Forio: Festa della donna al Centro di Ricerche Storiche d'Ambra, Cronaca della serata Stampa
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Ricerche Storiche D'Ambra - Ricerche Storiche
Scritto da Anna Maria Sepe   
Sabato 15 Marzo 2014 18:29

Forio: Festa della donna al Centro di Ricerche Storiche d'Ambra, Cronaca della serata

La celebrazione delle donne ischitane del passato dalla poetessa Vittoria Colonna alla preside Anna Baldino, presso la sede del Centro di Ricerche Storiche d'Ambra, si è aperta mettendo in evidenza, in via preliminare, i grandi valori umani e familiari della Casalinga.
Si è avuto un finale a sorpresa quando è stata rammentata la parte araba delle radici ischitane con una esibizione magistrale della danza del ventre offerta dalla ballerina Myriam d'Arabia (al secolo Miriam Forte). La serata è stata introdotta dal padrone di casa, avv.Nino d’Ambra, con il ricordo di amici scomparsi negli ultimi tempi: Pasquale Nonno, direttore de “Il Mattino”, professor Giovanni Castagna, letterato e segretario scientifico di Villa Arbusto ed il sindacalista Pasquale Mazzella. Sulle ali del valore eterno dell’amicizia che la poesia può tramandare nei secoli più di ogni altro mezzo di comunicazione, pensiero bene espresso da Ugo Foscolo e da Vincenzo Cardarelli con la sua poesia “Amicizia”. Si è poi passati al ricordo della tragedia della Prima Guerra Mondiale sintetizzata da Giuseppe Ungaretti (combattente del Carso) con la sua intensa e struggente poesia “San Martino del Carso”; oltre a ricordare le giornate ibseniane del 1956 a Casamicciola di cui, fra gli altri, fu principale protagonista Arnoldo Foà scomparso a circa 100 anni nel gennaio scorso; insegnò anche ai giovani ischitani dell’epoca la notissima poesia di Federico Garcìa Lorca  per la morte del torero Ignazio (“Alle cinque della sera”) che Nino d’Ambra ha recitato con grande partecipazione anche emotiva.
L'ambiente poi è stato poeticamente “riscaldato” con due brani musicali ben eseguiti al pianoforte dalla studentessa del Conservatorio San Pietro a Maiella di Napoli, Carmen Mazzella. Indi la dottoressa Anna Fermo, Presidente della Sezione Fidapa di Ischia, ha illustrato, con dovizia di particolari, l'evoluzione della donna nella società dal 1500 al 1948 allorché fu sancita la parità di diritti e il voto universale.
La figura di Vittoria Colonna (1490-1547) è stata affrescata con acume dalla giornalista dottoressa Isabella Marino che si è soffermata soprattutto sui trent’anni di permanenza ad Ischia della poetessa.
La bella figura di madre Maria Milanese in Regine è stata illustrata dall'avvocato Gianna Galasso. L'episodio risale alla metà del Settecento allorché marito e figlio di lei furono rapiti dai pirati islamici ed ai grandi sacrifici di Maria per poterli riscattare. La acuta relatrice ha ricordato che nella chiesa di Santa Candida a Ventotene vi è una statua della Madonna con ai piedi il marito Pasquale ed il figlio Vincenzo inginocchiati che offrono le catene a Santa Candida, catene della schiavitù spezzate dal pagamento del riscatto.
Di seguito la studentessa Rosa d'Ambra ha ricordato un commovente episodio del Risorgimento del 1859 quando emissari segreti filounitari collegavano i patrioti di Napoli con Luigi Settembrini, condannato all’ergastolo, detenuto nel carcere di Santo Stefano.
La suora foriana Clotilde Patalano (1845-1915) , in religione madre Sacramento, è stata lumeggiata dalla professoressa Maria Luisa Nonno. Bella figura di donna generosa, antesignana del progresso delle donne ischitane.
La figura dell'avvocatessa Rosa Castellano (1903-1980) è stata messa in evidenza dall'avvocato Apollonia Calise, che ha sottolineato il valore professionale dell'antica collega che, oltre ad essere apprezzata negli Anni Trenta come superba penalista, fu anche apprezzata per le sue attività collaterali come sportiva e come pittrice.
Della benefattrice Rita Scotti di Ischia ne ha parlato la professoressa Gemma d'Ambra illustrandone la silenziosa abnegazione verso il prossimo con l'aiutare poveri, malati e derelitti, e con il contribuire alla realizzazione del Don Orione a Casamicciola.
Con commozione e con la grande partecipazione emotiva di figlio, l'avvocato Giuseppe di Meglio ha illustrato la figura della madre, la mai dimenticata Preside, professoressa Anna Baldino di Meglio (1913-1987), prima donna laureata nell’Isola d’Ischia. Un'intera vita spesa per la Scuola e per la educazione sociale e culturale degli studenti dell'Isola di Ischia. Molti dei presenti all’incontro la ricordavano con stima, affetto e riconoscenza.
Al termine della serata sono stati offerti ai partecipanti dal Centro d’Ambra dei semi di gaggia provenienti da una pianta raccolta a Gerusalemme, fiore giallo che opportunamente concludeva il meeting sulle donne; ricordando che Napoleone diceva della gaggia: il fiore giallo più celestiale del mondo. Esso fu importato da Santo Domingo in Europa nel 1611.
Anna Maria Sepe