Al Centro di Ricerche Storiche d’Ambra, La storia della donna durante il ventennio Stampa
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Ricerche Storiche D'Ambra - Ricerche Storiche
Scritto da Alfredo Mazzella   
Sabato 24 Marzo 2012 18:15

Al Centro di Ricerche Storiche d’Ambra, La storia della donna durante il ventennio

Tre momenti importanti hanno cadenzato la giornata internazionale della donna presso il Centro di Ricerche Storiche d’Ambra. In primis i grandi meriti della Casalinga durante il periodo bellico (specie l’ultimo) la quale è riuscita, con alterne vicende, a far sopravvivere la Famiglia quando gli uomini di casa erano tutti lontani per fatti di guerra.

Il Centro d’Ambra, aveva allestito in primo piano, una poltrona che rappresentava idealmente il trono della Casalinga, ornata da tutti quegli oggetti quotidiani di uso consueto all’epoca. A tagliare il nastro tricolore è stata invitata Rita Di Meglio presidente della FIDAPA di Ischia, la più rilevante e fattiva associazione femminile dell’Isola d’Ischia. Un momento toccante che ha emotivamente coinvolto i presenti, seguito dalla perfetta lettura da parte di Rosa Genovino della poesia “La Casalinga, regina delle Isole” di Nino d’Ambra, pubblicata per la prima volta sul quotidiano “Il Golfo” del 23 dicembre 1990.
Ne è seguita la proiezione di alcuni filmati dell’epoca dell’Istituto Luce, realizzati durante il Ventennio in cui si   mettevano in risalto, secondo la visione del Regime, le caratteristiche salienti della donna  come madre, come sposa, come lavoratrice, sottolineandone la possibilità di grandi mète sociali , purché non si intestardisse ad operare delle scelte di vita, non a lei confacenti, come quella del diritto al voto, sulla scia di alcune donne europee.
Poi Nino d’Ambra ha sintetizzato, più  nella qualità di testimone che di storico, i ricordi tristi della sua Famiglia a cominciare dalle persecuzioni subite dal padre perché iscritto al Partito Socialista. In tempi più recenti lui ed i suoi familiari si salvarono per miracolo dal bombardamento su Forio nella notte tra l’8 e il 9 settembre 1943: alcune bombe caddero a pochi metri dalla sua casa! La promessa sposa di suo fratello Rocco d’Ambra (uno dei principali organizzatori delle “Quattro Giornate di Napoli”) fu uccisa da bomba tedesca. La sorella della madre dell’avv.d’Ambra, Angelina Abrogato, fu mitragliata con altri da aerei tedeschi: probabilmente nessun civile ischitano ebbe tanti lutti in famiglia a causa della guerra. Il tutto documentato fra i 130 reperti in mostra, comprese le cento testate giornalistiche dell’epoca, a partire dall’entrata in guerra dell’Italia all’entrata in vigore della Costituzione Italiana (1/1/1948).
D’altronde è stata solamente la sintesi di quanto lui scrisse  nel 1972 nella sua poesia autobiografica “Perché sono antifascista”, che si trova ancora su Internet, recitata dallo stesso Autore.
Infine c’e stata l’inaugurazione della Mostra con il taglio del nastro da parte di Ercolino Manzo, che fu agli inizi degli Anni Quaranta, il caposquadra degli alunni della scuola elementare di Forio “figli della lupa”. A distanza di oltre 70 anni, molti degli ex alunni elementari dell’epoca presenti, o si sono riconosciuti nelle foto esposte, oppure hanno identificato un loro parente o antenato. Nessuno è riuscito a trattenere momenti di commozione.
Ha concluso gli interventi l’avv. Michele Regine che ha illustrato, con chiarezza e competenza, i vari settori della Mostra a cominciare dalle circa cento testate giornalistiche nazionali (tutte tratte dall’Emeroteca dl Centro di Ricerche Storiche d’Ambra) che conducevano man mano l’ospite dall’entrata in guerra alla Liberazione. L’oratore metteva in luce altresì i vari giornali locali dell’epoca e soprattutto le foto esposte che rispecchiavano momenti di vita ischitana con le sedi del Partito Nazionale Fascista e diversi gruppi in camicia nera. Momenti passati che nessuno vorrebbe rivivere. Le case della zona di S.Vito a Forio sventrate dalle bombe e le immagini di tanti che persero la vita sotto le macerie. Molti degli intervenuti hanno rivisto in effige un loro antenato o un congiunto!
La serata si è conclusa con il solito momento di socializzazione:  in sottofondo le note della mai dimenticata “Bella ciao”.
La Mostra è visitabile liberamente previo appuntamento telefonico (081997117).
Alfredo Mazzella (Quotidiano “Il Golfo” del 22 marzo 2012,pag.19)