Modena: Ambiente Modena. Trattamento rifiuti vetrosi, Taruffi-Torre (SEL): nel comune di San Cesario sul Panaro a rischio la salute dei cittadini. Regione intervenga Stampa
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ModenaNews - Cronaca
Scritto da Online Information   
Venerdì 19 Giugno 2015 11:34

Modena: Ambiente Modena. Trattamento rifiuti vetrosi, Taruffi-Torre (SEL): nel comune di San Cesario sul Panaro a rischio la salute dei cittadini. Regione intervenga

“Avviare verifiche sui siti di stoccaggio dei rifiuti vetrosi per valutarne la piena corrispondenza alla normativa nazionale e comunitaria”. A chiederlo, in una interrogazione alla Giunta, sono Igor Taruffi e Yuri Torri di Sel.
“Nel parere disposto dall’Ausl di Modena dell’ottobre del 2012, conseguente alle indagini effettuate da Arpa- è scritto nel documento- si legge che le particelle presenti nell’aria in prossimità dei due stabilimenti della società che svolge nel comune di San Cesario sul Panaro (Modena) attività di raccolta, stoccaggio e trattamento di rifiuti vetrosi, sono risultate ascrivibili alle polveri di vetro, concludendo che ‘non si possono escludere potenziali rischi per la salute, in particolare per le categorie più sensibili quali bambini, anziani e soggetti naturalmente suscettibili’”.

Per queste ragioni, rilevano i consiglieri, “il 30 ottobre 2012 il Sindaco ha emanato un’ordinanza secondo la quale, entro 60 giorni dalla notifica, la ditta avrebbe dovuto ridurre i cumuli ad un’altezza inferiore rispetto alle reti di protezione, coprire tutti i cumuli di vetro con teloni, tamponare le aree coperte dove fossero presenti cumuli di vetro e rispettare altre prescrizioni sui rifiuti stoccati”. “I monitoraggi successivi- concludono- hanno accertato l’inottemperanza delle prescrizioni da parte della ditta, in particolare sull’altezza dei cumuli dei semilavorati”.
Taruffi e Torri chiedono alla Giunta “l’applicazione del principio di precauzione, fino ad ora mai rispettato, vista la vicinanza degli stabilimenti agli abitati”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(cr)
Prot. N. 1171/2015
Data 18/06/2015

Modena: Sisma. Interrogazione Ranieri (LN): ditte subappaltatrici di steda spa non ancora pagate, regione intervenga


Il mancato pagamento - nell’ambito del “Programma casa per la transazione e l’avvio della ricostruzione”, varato con ordinanza 23/2012 dal Commissario straordinario per il sisma - di diverse imprese che hanno effettuato lavori in subappalto per la Steda Spa, è oggetto di una interrogazione presentata da Fabio Rainieri (Ln).
Il Programma, ricorda il consigliere, “prevedeva l'installazione di moduli rimovibili quale soluzione temporanea alle abitazioni danneggiate o distrutte e la Regione, in qualità di stazione appaltante, ha assegnato a Steda S.p.A. - che si è avvalsa di diverse ditte subappaltatrici, di fatto esecutrici materiali delle opere previste - la realizzazione del lotto 13, per un importo superiore a 7 milioni di euro, oltre ad altri lavori per la collocazione di prefabbricati modulari in zone rurali, per circa altri 7 milioni, e ulteriori appalti per la realizzazione di scuole e impianti sportivi”. Inoltre, riporta sempre l’esponente Ln nell'interrogazione, “ultimate le opere nella primavera del 2013, con ulteriori lavori e costi aggiuntivi stabiliti in corso d’opera con la stazione appaltante, la Regione ha corrisposto a Steda Spa il 53% dell’importo totale dei lavori appaltati, senza, però, impegnare l’appaltatore al pagamento immediato, per quota parte, dei subappaltatori”. L’azienda, però, “non ha effettuato alcun pagamento ai subappaltatori e, manifestando uno stato di sofferenza finanziaria, ha proposto loro pagamenti a stralcio e saldo del 30% di quanto dovuto e ha stipulato, con alcuni di essi, accordi transattivi, delegando la stazione appaltante a saldare parte del dovuto direttamente a costoro”.
Rainieri chiede pertanto alla Giunta regionale “a quanto ammonti la somma ancora da corrispondere per saldare i lavori appaltati a Steda Spa e materialmente eseguiti dalle imprese subappaltatrici e se la Regione, con tale quota, non intenda pagare le imprese subappaltatrici”. Infine, domanda “se l’Ente ha valutato di eseguire il ristoro completo delle imprese appaltatrici, probabilmente danneggiate anche dalle omissioni contrattuali e nei controlli della stazione appaltante, con ulteriori fondi a disposizione della struttura commissariale per la ricostruzione”.
(Tutti gli atti consiliari – interrogazioni, interpellanze, risoluzioni, progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(lg)
Prot. N. 1183/2015
Data 19/06/2015

Modena: Fisco. Mirandola (MO), equitalia pone sotto fermo autocarro necessario per lavoro, difensore civico regionale: legge non lo consente e cittadino ha gia' avviato pagamenti


A Mirandola, in provincia di Modena, una società di riscossione crediti incaricata da Equitalia ha iscritto un fermo amministrativo su un autocarro perché intestato a una ditta individuale il cui titolare era destinatario di numerose cartelle di pagamento, ma tale provvedimento è in contrasto con la legge in materia, che prevede la cancellazione del fermo amministrativo su beni mobili strumentali all’attività di impresa o alla professione.
Lo segnala il Difensore civico della Regione Emilia-Romagna, Gianluca Gardini, che è intervenuto nella vicenda su richiesta del cittadino moroso. Esaminato il caso, la figura di garanzia dell’Assemblea legislativa ha chiesto a Equitalia di “applicare alla situazione debitoria le condizioni di miglior favore, tra cui la cancellazione del fermo amministrativo in oggetto”.
Gardini cita a proposito il decreto del Presidente della Repubblica sulle disposizioni sulla riscossione delle imposte sul reddito del 1973, che espressamente stabilisce i criteri di esecuzione del fermo “salvo che il debitore o i coobbligati dimostrino all’agente della riscossione che il bene mobile è strumentale all’attività di impresa o della professione”, e il mezzo in questione, riporta, “è strumentale all’esercizio dell’impresa comodataria d’uso dell’autocarro citato”. Inoltre, aggiunge, “l’accesso al pagamento dilazionato avrebbe già dovuto comportare la cancellazione del fermo amministrativo in oggetto”.
Il cittadino modenese ha segnalato all’ufficio del Difensore “di essere destinatario di numerose cartelle di pagamento, alcune delle quali già oggetto di un piano di rientro”, sottolineando che “la possibilità di far fronte al pagamento dei debiti contratti anche con soggetti privati, istituti bancari e finanziari, richiede un provvedimento di sospensione del pagamento degli importi dovuti”.
In risposta all’intervento del Difensore civico, che non sospende i termini per il pagamento e per l’eventuale impugnazione davanti alle autorità competenti, Equitalia ha invitato il signore a recarsi presso lo sportello della propria città per “concordare insieme un piano di rientro rateale, in virtù anche delle nuove opportunità offerte dalla recente normativa di settore” e si è impegnata a “assicurare la trasmissione della nota del Difensore civico all’Agente della riscossione competente”.
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Per ricevere informazioni, presentare un reclamo o fissare un appuntamento con il Difensore civico o con il personale dell'Ufficio è possibile:
- scrivere una lettera al Difensore civico, all’indirizzo Viale Aldo Moro, 50 – 40127 Bologna;
- compilare il form online all’indirizzo http://www.assemblea.emr.it/garanti/attivita-e-servizi/difensorecivico;
- telefonare al numero 051-5276382 o, in alternativa, al numero verde gratuito anche da rete mobile 800-515505;
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Il Difensore (servizio gratuito) risponde a tutte le istanze.
(jf)
Prot. N. 1184/2015
Data 19/06/2015

 

Ultimo aggiornamento Sabato 27 Giugno 2015 11:35