Modena: Servizi. Gestione di quello idrico, Gazzolo: valorizzeremo eccellenze nei comuni montani. Lega Nord: non basta, modificare la legge Stampa
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ModenaNews - Cronaca
Scritto da Online Information   
Martedì 10 Marzo 2015 10:04

Modena: Servizi. Gestione di quello idrico, Gazzolo: valorizzeremo eccellenze nei comuni montani. Lega Nord: non basta, modificare la legge

“Attivarsi presso il Governo e il Parlamento, perorando la richiesta dei Comuni, per modificare l’articolo 7 comma 2 bis della legge 11 novembre 2014, n. 164, e innalzare ad almeno 5.000 abitanti (attualmente fissato a 1.000) la soglia necessaria per la gestione ottimale del servizio idrico integrato nei comuni”. A chiederlo, in un’interrogazione in Aula a risposta immediata, è il Gruppo Lega Nord (primo firmatario dell'atto, Stefano Bargi).
“A seguito dell’entrata in vigore della Legge 164/2014- spiega Bargi in Aula- ad Atersir compete attuare gli adempimenti normativi previsti con specifico riferimento al servizio idrico e alla sua gestione integrata”. L'Agenzia territoriale dell'Emilia-Romagna per i servizi idrici e i rifuti "ha recentemente inviato una lettera ai Comuni di Fiumalbo, Montese, Fanano (Mo), Lizzano in Belvedere e Granaglione (Bo) affinché adottino i necessari provvedimenti atti a conformarsi alle disposizioni normative sopra richiamate e a concordare con la stessa Atersir e con i gestori del servizio pubblico i tempi e le modalità di attuazione”. Ma “i Comuni montani- rileva il Gruppo Ln- traggono dalla loro posizione di vicinanza con le fonti d’acqua vantaggi sia per i cittadini sia per gli enti territoriali stessi”, difficile dunque per loro rinunciare alla gestione diretta dei servizi idrici. L’ assessore alla Difesa del suolo e della costa, Paola Gazzolo, risponde in Aula e spiega come “il servizio idrico integrato deve avere, qualunque sia il modello, e anche nel caso di società pubblica, una gestione a carattere industriale al fine di garantire il raggiungimento dell’equilibrio economico finanziario e il rispetto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità”. Aggiunge che “l’affidamento della gestione del servizio idrico integrato e la definizione della relativa tariffa a livello di ambito territoriale ottimale gestionale è da considerare proprio a favore dei cittadini dei Comuni di dimensioni minori: la Giunta è volta a ricercare le modalità più efficaci di valorizzazione delle gestioni di eccellenza che molti territori montani hanno saputo dimostrare”. Infine, sulla richiesta della Lega nord di modifica la normativa, Gazzolo precisa: “E’ in corso la discussione sugli emendamenti presentati al collegato ambientale in sede di commissione Ambiente al Senato, sono in contatto con il relatore della legge per seguirne gli sviluppi”.
Nella replica, Bargi si dichiara “non soddisfatto”.
(cr)
Prot. N. 393/2015
Data 10/03/2015

Modena: Terre Matildiche. Scioglimento societa' Matilde di Canossa, assessore Corsini: fondi regione,ecco la situazione. Foti: sperpero denaro pubblico


“Appare gravissimo lo sperpero di soldi pubblici inutilmente impiegati dagli enti locali per finanziare la società Matilde di Canossa spa, poi derubricata in Matilde di Canossa srl e definitivamente scissa nelle società Montefalcone srl e Matilde di Canossa srl”. È quanto dichiara in Aula Tommaso Foti (Fdi), nell'illustrare una sua interpellanza sulla vicenda. Nel documentoFoti sollecita un giudizio su fatti che riguardano da una parte la società Matilde di Canossa srl, partecipata per il 50,24% dalla Provincia di Reggio Emilia, e sul cui scioglimento si è recentemente espresso in maniera favorevole il Consiglio provinciale, e dall’altra la società proprietaria dell’ex convento di Montefalcone, la Montefalcone srl (anch’essa controllata dalla Provincia di Reggio Emilia con l’82,52 % di quote), che il 18 dicembre scorso ha presentato istanza di fallimento in proprio al Tribunale di Reggio Emilia. “Il convento di Montefalcone - ricorda in proposito il consigliere- è oggi non utilizzabile e in stato di abbandono, esposto all’incuria, sicché i lavori realizzati rischiano di essere vanificati dai naturali danni del tempo”. L’esponente Fdi chiede dunque quale sia “il contributo economico complessivo che la Regione Emilia-Romagna ha versato a sostegno dell’iniziativa in questione, sia con riferimento a quanto disposto dalla legge regionale per la valorizzazione delle località matildiche (L.r. 44/1989), sia con riferimento ai fondi Por-Fesr 2007-2013”.
L’assessore al Turismo, Andrea Corsini, risponde in Aula: “In riferimento all’acquisto del compendio del citato ex convento francescano e alle successive opere di messa in sicurezza, si comunica che la Regione non ha erogato contributi riferibili ai fondi Por-Fesr 2007-2013”. La Regione, specifica l’assessore, "ha assegnato alla Provincia di Reggio Emilia un contributo pari a 600.000 euro destinato alle opere di demolizione dell’edificio denominato ‘porcilaia di Cavandola’, al recupero paesaggistico dell’area e alla conseguente rinaturalizzazione dei luoghi”.
Conclude Corsini: “La società Matilde di Canossa srl ha comunque avuto un ruolo significativo nella promozione dei luoghi canossiani, stipulando con il locale centro turistico una convenzione pluriennale che ha prodotto apprezzabili risultati in termini di accoglienza turistica (gestione del Castello di Canossa)”.
(cr)
Prot. N. 397/2015
Data 10/03/2015

Modena: Sanita' Modena. Da commissione via libera a ristrutturazione ospedale Castelfranco Emilia e realizzazione Hospice: intervento da 3,4 milioni


Via libera della commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli, all’intervento di ristrutturazione e miglioramento del complesso ospedaliero di Castelfranco Emilia (Mo), finalizzato al riassetto complessivo dei servizi sanitari destinati al territorio e alla realizzazione di un Hospice. La delibera, che modifica il quinto aggiornamento del programma regionale di investimenti in sanità del 2008, ha avuto il voto favorevole dei Gruppi di maggioranza; contraria la Lega nord; astenuto il Mov5stelle. L’intervento, che avrà un costo complessivo di 3.405.000 euro (1.999.750 euro provengono dallo Stato, 105.250 euro dalla Regione e 1.300.000 euro dall’azienda Usl di Modena) prevede la ristrutturazione di porzioni dell’Ospedale il cui corpo storico risale ai primi anni del secolo scorso, all’interno del quale sarà realizzata anche la sede di un Hospice di circa 14 posti letto. La funzione di Hospice, originariamente pensata presso il nuovo Ospedale di S. Agostino Estense di Baggiovara, può trovare, si legge nella delibera, "più consona ubicazione in una struttura quale l’Ospedale di Castelfranco Emilia, circondato da un parco, situato a pochi chilometri da Modena, anche in coerenza con le più recenti indicazioni ed indirizzi in tema di razionalizzazione della distribuzione dei posti letto ospedalieri e di realizzazione dei servizi integrati sul territorio".
Giudizio positivo da Luciana Serri (Pd): “Una rimodulazione che porta equilibrio ai servizi del territorio”. Lo stesso anche da Marcella Zappaterra (Pd) e dal presidente Zoffoli, per il quale si tratta di“un progetto coerente che avvicina i servizi ai cittadini”.
Perplessità sono state invece espresse da Daniele Marchetti (Ln):“E' una rimodulazione che andrà a penalizzare i servizi di Castelfranco Emilia”.
Per chiarimenti sui lavori di ristrutturazione dell’Ospedale è intervenuta Raffaella Sensoli (M5S).
Prot. N. 404/2015
Data 10/03/2015