Modena: Imprese Modena. Leoni: Continue chiusure, aziende in crisi. Servono meno tasse, meno burocrazia e accesso al credito. La Regione si attivi Stampa
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ModenaNews - Cronaca
Scritto da Il Consigliere regionale Dott. Andrea Leoni   
Mercoledì 30 Luglio 2014 09:37

Modena: Imprese Modena. Leoni: Continue chiusure, aziende in crisi. Servono meno tasse, meno burocrazia e accesso al credito. La Regione si attivi

Sarebbero “ben 591 le aziende modenesi del settore commerciale, turistico e dei servizi” chiuse nel primo semestre di quest’anno. Ne dà notizia il consigliere Andrea Leoni citando, in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale dell’Emilia Romagna, “i deprimenti risultati delle rilevazioni effettuate dall’Osservatorio di Confesercenti Modena”.
Leoni parla di un “tessuto produttivo da tempo in caduta libera” con “i consumi a picco”, una “domanda interna ferma” e “oneri troppo elevati”.
L’Italia, infatti, denuncia il consigliere, ha “una delle tassazioni più elevate d’Europa, unita a una burocrazia asfissiante e alla cronica difficoltà di accesso al credito”. Leoni chiede quindi alla Giunta quale giudizio esprima sull’"ennesima brutta notizia” che riguarda attività del modenese e se ritenga necessario rappresentare al governo Renzi la necessità di provvedimenti per abbassare la pressione fiscale sulle imprese, snellire la burocrazia e agevolare l’accesso al credito.
Di seguito l'interrogazione presentata alla Regione Emilia Romagna
Bologna, 30 luglio 2014

Al Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA


Il sottoscritto Andrea Leoni, Consigliere regionale,

premesso
che i deprimenti risultati delle rilevazioni effettuate dall’Osservatorio di Confesercenti Modena segnalano che sono ben 591 le aziende modenesi che hanno chiuso nel primo semestre di quest’anno del settore commerciale, turistico e dei servizi;

tenuto conto

che oramai tutto il tessuto produttivo è da tempo in caduta libera, che i consumi sono a picco, che la domanda interna è ferma, che gli oneri sono troppo elevati, che politiche mal calibrate hanno alimentano sfiducia e che la ripresa economico-finanziaria, tante volte sbandierata e data per certa, in realtà, non è arrivata;

considerato

che in Italia vi è una delle tassazioni più elevate d’Europa, unita ad una burocrazia asfissiante e alla cronica difficoltà di accesso al credito e che su tali tematiche il Governo Renzi, in continuità con gli esecutivi Monti e Letta, oltre ad una smisurata quantità di roboanti proclami, in realtà non ha realizzato assolutamente nulla per dare impulso alla crescita;

INTERROGA


la Giunta regionale dell’Emilia Romagna per sapere:

1) quale giudizio dia dell’ennesima brutta notizia che riguarda un numero molto elevato di aziende del settore commerciale, turistico e dei servizi che hanno chiuso i battenti nel modenese nei primi sei mesi dell’anno;
2) se non ritenga necessario rappresentare al Governo Renzi la necessità che l’esecutivo impieghi le proprie energie per mettere in campo provvedimenti che comprendano: l’abbassamento della pressione fiscale sulle imprese, l’alleggerimento della burocrazia che opprime le aziende e un più agevole accesso al credito;
3) visti i dati assolutamente desolanti che riguardano il tessuto produttivo della provincia di Modena, e più in generale dell’intero territorio regionale, se non ritenga necessario rivedere e cambiare radicalmente le politiche portate avanti fino ad oggi, che hanno dimostrato di non riuscire ad arginare la moria delle aziende e, per quanto di competenza, procedere al più presto alla riduzione della pressione fiscale sulle imprese, ad una rivisitazione e taglio della burocrazia regionale e al rafforzamento di politiche per l’accesso al credito.
Andrea Leoni

Modena. Turismo. Leoni: Bene cambio di rotta dell’assessorato regionale che abbraccia mia proposta. Ora costituire al più presto distretto dell’appennino tra Modena, Reggio Emilia e Bologna


“La Regione dica in quali tempi e con quali modalità intende avviare le procedure per dare il via al più presto all’istituzione del ‘distretto turistico dell’appennino’ comprendente i comuni montani delle province di Modena, Reggio Emilia e Bologna. Dopo il salutare cambio di rotta dell’assessorato al Turismo, che ha finalmente deciso di superare gli ostacoli normativi che mi erano stati opposti in precedenza quando avevo presentato in un’interrogazione con la richiesta di istituirlo. Non mi interessa di certo rivendicare la primogenitura della proposta, mi interessa invece che non si perda altro tempo e si lavori per la costituzione del distretto turistico dell’appennino. Sono quindi positive le recenti dichiarazioni dell’assessore regionale al Turismo, durante l’incontro dedicato al turismo che si è svolto venerdì 25 luglio 2014 a Pavullo, dove ha invece rilanciato, la mia proposta sulla creazione di un solo distretto turistico, per tutti i comuni montani dell’Appennino modenese, bolognese e reggiano. Mi auguro che queste parole non rimangano solo un auspicio. Quello che è stato fatto giustamente per la costa romagnola deve essere fatto anche per la nostra montagna”.  
A chiederlo alla Giunta regionale dell’Emilia Romagna, in una nuova interrogazione sul tema è Andrea Leoni dopo che aveva già presentato una richiesta di costituzione del distretto turistico per l’appennino sia con un’interrogazione nel febbraio scorso e sia con una risoluzione per impegnare la Regione in tal senso. 
“Come è stato costituito il distretto turistico della costa emiliano-romagnola, allo stesso modo, il settore turistico per l’appennino è decisivo per la vivibilità stessa di quei territori e che pertanto deve trovare da parte della Regione Emilia Romagna uguale attenzione a quella riservata legittimamente al turismo della costa. Il distretto può rilanciare l’offerta turistica, migliorare l’efficienza nell’organizzazione e nella produzione dei servizi e può servire per usufruire di agevolazioni fiscali, amministrative, finanziarie e per la ricerca e sviluppo, a partire da una ‘zona a burocrazia zero’, con conseguente applicazione delle speciali procedure di semplificazione amministrativa, così come previsti per il distretto turistico della costa emiliano”
Bologna, 30 luglio 2014

Al Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Il sottoscritto Andrea Leoni, Consigliere regionale,

considerato

- che è stato costituito il distretto turistico della costa emiliano romagnola e che l’Emilia Romagna, oltre al litorale, ha la grande fortuna di poter vantare anche di un meraviglioso territorio montano da frequentare sia nel periodo estivo, grazie alle bellezze naturali, e sia nella stagione invernale, in virtù di 15 stazioni e 300 km di piste da sci e con comprensori come quello del Cimone, in provincia di Modena, del Corno alle Scale, in provincia di Bologna, e Cerreto Laghi, in provincia di Reggio Emilia che dovrebbero trovare maggiore valorizzazione;
- che il settore turistico per l’appennino è decisivo per la vivibilità stessa di quei territori e che pertanto deve trovare da parte della Regione Emilia Romagna uguale attenzione a quella riservata legittimamente al turismo della costa;

visto

che a tal proposito il 5 febbraio 2014, lo scrivente ha presentato un’interrogazione alla Giunta regionale nella quale si chiedeva, così come è stato fatto per la costa romagnola, la costituzione di un ‘distretto turistico dell’appennino’ almeno per i territori dei tre comprensori sciistici del Cimone di Modena, del Corno alle Scale di Bologna e di Cerreto Laghi di Reggio Emilia ma anche da estendere a tutti comuni montani delle tre province, con l’obiettivo di riqualificare e rilanciare l’offerta turistica a livello nazionale e internazionale, migliorare l’efficienza nell’organizzazione e nella produzione dei servizi e poter così usufruire di agevolazioni fiscali, amministrative, finanziarie e per la ricerca e sviluppo e una “zona a burocrazia zero”, con conseguente applicazione delle speciali procedure di semplificazione amministrativa, così come previsti per il distretto turistico della costa emiliano;

tenuto conto

che, all’interrogazione presentata dallo scrivente, l’Assessore regionale al Turismo rispondeva, in data 10 marzo 2014, che mancano i presupposti normativi per poter costituire un distretto turistico dell’appennino come quello della costa;

alla luce

delle dichiarazioni dell’assessore regionale al Turismo durante l’incontro dedicato al turismo che si è svolto venerdì 25 luglio 2014 presso la sede dell’Unione dei Comuni a Pavullo nel Frignano, in provincia di Modena, dove ha invece rilanciato, anche a mezzo stampa, la proposta dello scrivente circa la creazione di un solo distretto turistico, per tutti i comuni montani dell’intero Appennino modenese, bolognese e reggiano;

preso atto

con soddisfazione del radicale cambio di rotta della Regione Emilia Romagna e della volontà dell’Assessorato di trovare le modalità per ‘superare’ gli ostacoli normativi e quindi di lavorare per la costituzione del ‘distretto turistico dell’appennino’ come avevo richiesto, oltre che in una interrogazione, anche in una risoluzione per impegnare la Giunta regionale in tal senso;

INTERROGA


la Giunta regionale dell’Emilia Romagna per sapere:

alla luce della nuova volontà dichiarata dall’Assessore regionale al Turismo di aderire alla mia proposta di costituzione di un ‘distretto turistico dell’appennino’, in quali tempi e con quali modalità si intendano avviare le procedure per dare il via al più presto all’istituzione del ‘distretto turistico dell’appennino’ comprendente i comuni montani delle province di Modena, Reggio Emilia e Bologna.
Andrea Leoni