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ModenaNews - Cronaca
Scritto da Il Consigliere regionale Dott. Fabio Filippi   
Giovedì 24 Luglio 2014 10:34

Modena: Iniquita' fiscale penalizza gli agriturismo

Il Consigliere Filippi interviene sull’errata applicazione della tassa rifiuti
Il Consigliere Filippi fa da eco all’associazione “Cia Turismo Verde”, la quale ha sollevato il problema dell’applicazione della Tassa sui rifiuti TARI alle aziende agricole che esercitano attività agrituristica. “Non ci pare equo – afferma il Consigliere di Forza Italia Fabio Filippi – applicare alle attività agrituristiche una tariffa assimilandola ad altre categorie solo in apparenza affini, quali, ad esempio, gli alberghi e i ristoranti. L’agriturismo in base alle normative vigenti è soggetto a regolamentazioni maggiormente vincolanti: condizioni di esercizio che impongono da un lato l’uso di edifici e locali preesistenti, dall’altro limiti alla capacità ricettiva.”
Le attività agrituristiche sono per legge, nazionale e regionale, attività che si effettuano in stretta connessione all’attività agricola svolta in maniera prevalente.
“Se le cose non cambieranno – conclude Filippi – diverse aziende agrituristiche saranno costrette a chiudere i battenti. Rischiamo di disperdere una pezzo del nostro patrimonio culturale. La Regione ha il dovere di intervenire al fine di garantire l’equità fiscali nei vari settori.”
Attraverso un interrogazione il Consigliere Filippi ha chiesto alla presidenza della Regione di sostenere l’applicazione, per le strutture agrituristiche, di tariffe differenziate per genere di attività o riduzioni percentuali sulle diverse attività ricettive che ciascuna azienda agrituristica svolge rispetto alle tariffe applicate al settore commerciale, anche in considerazione dell’attività stagionale.
Fabio Filippi
Gruppo Assembleare Forza Italia
Fabio Filippi
Bologna, 24/07/2014

Presidente dell’Assemblea Legislativa Palma Costi

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Il sottoscritto, Fabio Filippi, Consigliere regionale di Forza Italia;

Premesso
Che l’associazione “Cia Turismo Verde” ha posto l’attenzione sul problema dell’applicazione della Tassa sui rifiuti TARI alle aziende agricole che esercitano attività agrituristica;
Che in conseguenza della variabilità e dei vincoli normativi imposti si ritiene non corretto applicare alle attività agrituristiche una tariffa, meglio una tassa, assimilandola ad altre categorie di attività solo in apparenza affini, quali, ad esempio, gli alberghi e i ristoranti;
Che l’agriturismo in base alle normative di settore è soggetto a condizioni di esercizio che impongono da un lato l’uso di edifici e locali preesistenti, dall’altro limiti alla capacità ricettiva, mentre per la somministrazione di pasti si ha un limite di legge e di stagionalità, legato ad un numero massimo di pasti autorizzati dalla Regione;

Rilevato
Che è il singolo regolamento comunale a definire le modalità di attuazione di tale tassa TARI e la relativa entità;
Che le attività agrituristiche sono per legge, nazionale e regionale, attività che si effettuano in stretta connessione all’attività agricola svolta in maniera prevalente;
Che queste attività si concretizzano in diverse iniziative turistiche quali: ristorazione, alloggio, servizi ricreativi, culturali e campeggio, con varie combinazioni nelle singole aziende agricole;

Sottolineato
Che per numerose attività agrituristiche il mantenimento dell’attuale livello di imposizione rischia di metterne a rischio la stessa sopravvivenza, in particolare nelle zone marginali di montagna;

Interroga la Giunta per sapere
Se intenda intervenire al fine di garantire l’equità fiscale, relativamente al versamento di tasse e imposte, nei vari settori;
Se intenda sostenere l’applicazione, per le strutture agrituristiche, di tariffe differenziate per genere di attività o riduzioni percentuali sulle diverse attività ricettive che ciascuna azienda agrituristica svolge rispetto alle tariffe applicate al settore commerciale, anche in considerazione dell’attività stagionale.
Fabio Filippi