Festa di Santa Maria Maddalena: Liana rovente Stampa
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CasamicciolaNews - Religione
Scritto da Ida Trofa   
Giovedì 23 Luglio 2009 08:34

Festa di Santa Maria Maddalena: Liana rovente

Celebrazioni e tradizioni, fuoco e fiamme nella Cava Fontana.
Incidenti dopo li sparo dei classici fuochi pirotecnici in onore della Santa Protettrice di Casamicciola Terme. Paura per le case a ridosso della zona boschiva incendiatasi.
Liana fatale per l’inaugurazione dei festeggiamenti in onore di Santa Maria Maddalena. Gli spari tradizionali del mattino sono stati rovinati da un imprevisto inconveniente che ha causato un vasto incendio nella zona della Cava Fontana, tra Piazza Majo e Piazza Bagni.

Un cartone rovente ancora in fiamme è finito malauguratamente nella zona boschiva a ridosso della cava dove erano stati sistemati i mortai, dando vita ad un incendio di notevoli proporzioni. In roghi che in realtà ha colpito in gran parte le pareti del vallone estendendosi poi ai castagneti sovrastanti hanno messo subito in allerta il comitato organizzatore, il parroco Don Vincenzo e le squadre della Protezione civile che in breve hanno messo in moto una poderosa macchina pronta ad arginare le fiamme. Paura per l’abitato e le sparute case edificate in zona minacciate dall’incendio a più focolai. Sul posto si è reso necessario l’intervento di una squadra degli uomini della Protezione Civile antincendio per sovrintendere alle difficili manovre di spegnimento avvenute con l’ausilio di un elicottero dei vigili del fuoco dotato di vasca portacqua. Più di dieci i sorvoli utili al soffocamento dei focolai con relativi carichi d’acqua marina a largo delle coste casamicciolesi.  Una tradizione rovinata come rovinato l’umore di chi con dedizione e sacrificio si era prodigato per l’organizzazione del piccolo evento estivo in nome della Santa protettrice della cittadina termale. Un imprevisto non calcolato ed inatteso pur essendo divenuti gli incendi causa fuochi pirotecnici una prassi nelle zone collinari tra il Majo ed il Fango. Secondo alcuni anziani del posto, tra questi una quasi centenari che per ani ha vissuto e lavorato nelle montagne del Campomago, l’incidente sarebbe stato un volere diretto della Santa prodigatasi affinché  le antiche sorgenti della Cava ritornassero alla luce, riemergendo dalla selva arsa in tutto il loro splendore, così come quando decenni fa costituivano fonte di rifornimento idrico e sostentamento per la popolazione che ivi si recava per l’approvvigionamento necessario e per i carichi d’acqua ricca di bicarbonato eccellenti per cuocere i legumi e per curare determinate patologie dello stomaco e del’intestino. Sono ancora vivi e ricchi di gioia i ricordi di moli cinquantenni allora bambini che nelle fonti della sorgente si tuffano nei giorni d’estate, risalendo gli scaloni fin dove la selva non era buia,rinfrescandosi e trascorrendo le giornate. Una folla numerosa è accorsa per assistere al’incendio e alle lunghe manovre di spegnimento ed in tanti hanno sperato che questa pulizia inattesa riporti alle luce la fonte, magari permettendo nuove visite e riscoperte  di questa ineguagliabile ricchezza abbandonata e distrutta dal’antropizzazione e dal’incuria. L’elicottero ha lavorato sino alle 12.00 per sedare e fiamme e sventare ogni possibile pericolo, sospesi gli spettacoli e gli spari successivi.
Ultimo aggiornamento Giovedì 23 Luglio 2009 08:56