I QUATTRO ESEMPLARI TRASLOCATI NEL PIAZZALE A RIDOSSO DELL’EDIFICIO PRINCIPALE SONO MORTI Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Lunedì 10 Ottobre 2005 19:22

I grossi alberi pur se potati e puntellati “a mestiere2 ora dominano lo slargo che fu oggetto della interdizione da parte delle autorità competenti a seguito dei due incendi che la interessarono lo scorso anno,

quando grosse quantità di rifiuti e sterpaglie andarono in fiamme e dove prima di divenire discarica e deposito dei materiali residui dell’intero territorio cittadino, poi parcheggio, una fitta vegetazione composta da varie e pregiate specie è andata ugualmente distrutta. Dominano orami privi di vita, sostenuti dai puntelli realizzati ai giardinieri della azienda locale ncaricata.

Ripiantati a ridosso della grossa mole dell’edificio principale che domina la litoranea casamicciolese, i pini sradicati, contro ogni parere di autorità ed associazioni di categoria in occasione dell’allestimento della area mercatale adibita per ovvi motivi di opportunità ad arena e platea per manifestazioni ed eventi, quali sono stati i concerti di Venditti e Dalla. I grossi esemplari tipici della macchia mediterranea erano stati sistemati “a regola d’arte” e puntellati “ a mestiere”nell’area che lo scorso anno fu interessata da due vasti incendi propagatisi e diffusisi dalla combustione del materiale da risulta e dalle sterpaglie ivi presenti e allo scopo interdetta ad ogni uso, sin anche la sosta ed il parcheggio alla quale per lungo tempo la stessa è stata destinata dopo che si ebbe proceduto, analogamente a quanto accaduto per la pineta del versante est, alla eliminazione di talune specie arboree e piante tipiche che per decenni hanno dominato il vecchio complesso. I pini apparentemente erano apparsi in buono stato, potati al minimo e con poche fronde in stato di secchezza ed invece da qualche settimana la coracea natura di Pino li ha abbandonati destinadoli a quella morte che in realtà sin da subito era apparsa sicura. Dominavano e dominano pur se privi di vita il blocco un tempo ornata dagli eucalipti e dagli alberi del paradiso cosi come fu nel disegno originario del progettista, dominano soprattutto i mucchi di materiale da risulta che oramai hanno raggiunto il livello dei parapetti ai vani d’accesso. Speriamo solo che non si tratta di un immagine prospettica riproposizione di un realtà futura più ampia.
Il cancello distrutto resta orami perso per sempre ed il suo fascino, custode del tempo passato molto probabilmente non ci sarà mai più restituito…neppure simbolicamente.