Non ci abbandonate! Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Venerdì 13 Novembre 2009 11:18

Non ci abbandonate!

Sopraluoghi su tutto il territorio: Centinaia gli sfollati, intere zone del paese evacuate e dichiarate off limits. Casamicciola non è tranquilla, tanto è stato fatto ma tanto altro ancora attende.. La Giunta regionale della Campania ha deliberato la richiesta per lo stato di calamità naturale, stanziano un milione di euro per gli interventi di messa in sicurezza. Appaltati già i lavori per la frana di Via Mortito a Perrone con una procedura d’urgenza. La capitaneria di Porto blocca gli sversi dei materiali e dei detriti in mare: Necessaria una differenziazione. Attesa per oggi L’Arpac.

Intanto un altra notte è trascorsa, nessuno è tranquillo, si va avanti pensando e ripensando a quanto è stato spazzato via in 48 ore di pioggia. 700 litri su ogni metro cubo di superficie in un ora, estendetelo su tutto il territorio e per le ore di nubifragio  ed il dado è tratto.  Casamicciola non è tranquilla, tanto è stato fatto ma tanto altro ancora attende. All’indomani della tragedia, la Protezione civile ha avviato le attività di monitoraggio di tutta l’isola di per verificare la presenza di eventuali punti di crisi, e intervenire nelle zone a rischio smottamento. Ad effettuare i controlli squadre miste composte dai volontari della Protezione Civile, Vigili del Fuoco, geologi, che fanno riferimento all’Unità di crisi istituita per fronteggiare l’emergenza. Diverse le verifiche per infiltrazioni d’acqua effettuate in alcune abitazioni: lavori però, complicati dalla presenza di fango che impedisce alle idrovore di aspirare l’acqua. Gran parte degli, 58 famiglie dichiaratesi al centro operativo dell’Unità di Crisi, per più di 150 persone rimaste senza casa hanno trascorso la notte in strutture alberghiere dell’isola che hanno immediatamente dato la loro disponibilità a ospitare chi è rimasto senza un tetto sulla testa. L’Osiride, Il Tritone, L’oriente, L’Aragona Palace ed il Cristallo, hanno già alloggiato alcune famiglie e si lavora per verificare la possibilità di evacuare altre abitazioni. La Giunta regionale della Campania ha deliberato la richiesta per lo stato di calamità naturale, stanziano un milione di euro per gli interventi di messa in sicurezza, ma il timore di essere abbandonato e tanto. A Perrone nella zona del Mortito dove è franato il Monte Tabor è arrivato il sindaco e i primi volontari operano ma molti residenti che sono senza un tetto lamentano il ritardo dei soccorritori. «Solo oggi si è visto qualcuno tutti stavano dall’altra parte ma qui la situazione è tragica!» dicono. « Eravamo solo in sette quando è venuto giù tutto ed abbiamo lavorato fin’ora», dice Gianluca Capuano 14 anni che nel giorno delle disastro è sceso giù da Piazza Mio per aiutare la nonna e gli zii colpiti dalla frana « a mano con le pale e chiamando una ditta privata abbiamo lavorato per rimuovere tutto fino dietro le case della Gescal. Ma la terra il fango è incredibile quanta c’è ne è! Quando abbiamo cominciato era tutto lapilli ed acqua». Oggi proprio dalla zona colpita il sindaco D’Ambrosio ha rassicurato i cittadini dichiarando che si sta facendo il possibile per far rientrare l’emergenza. I fondi sono già stati stanziati ed è stato già individuata la ditta che dovrà eseguire i primi lavori di recupero che avverranno gradualmente dopo l’individuazione delle diverse criticità. La  procedura specifica è stata ordinata dal responsabile provinciale e regionale per l’emergenza. I palazzi e le case di via Mortito interessate dallo smottamento e ritenute in una condizione di possibile esposizione al riproporsi di eventuali fenomeni franosi è stata interdetta e dichiarata zona rossa con il presidio costante di Polizia e Carabinieri che vigilano anche su possibili fenomeni di sciacallaggio e ruberie negli stabili deserti ed abbandonati alla chetichella. Per le altre zone le situazioni sono in divenire. Già ieri era stato rimosso il materiale dalla Pera di Basso. Oggi è toccato alla Cava La Rita. Ancora Isolata la zona del Campomanno nella Cava Fontana di Basso. Quaranta le ordinanze di sgombero su tutto il territorio. Molti gli sgomberi a via Fasaniello. Per via Ombrasco e via Nizzola dietro le Terme Verde la situazione è ancora critica la massa di acqua e fango da rimuovere è ancora tanta. Preoccupano anche le condizioni dei sistemi fognari tutti intasati e dell’alveo del Baiono o Cava Pozzillo dove il materiale si è tutto ammassato dopo gli eventi del 10 novembre  ed ora rischiano di fare da tappo nell’eventualità di altre precipitazioni. A mare la Capitaneria di Porto ha bloccato gli sversi in acqua dei prodotti rimossi dalle zone colpite con il timore di possibili promiscuità di materiali che inquinino le acque. È stato così stabilito accumulo differenziato di quanto rimosso per consentire i dovuti controlli dell’Arpac che giungerà oggi sull’Isola per effettuare i test e stabilire se è possibile continuare a smaltire in mare il terriccio e la fanghiglia.  Stasera il consiglio comunale si è nuovamente riunito per fare il punto ella situazione e capire quali le nuove azioni da porre in essere nell’immediato per affrontare l meglio le nuove questioni che si propongono per riportare Casamicciola ad un livello almeno minimo di normalità.

Ultimo aggiornamento Sabato 14 Novembre 2009 21:19