L’immondezzaio comunale Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Martedì 26 Maggio 2009 20:44

L’immondezzaio comunale

Un deposito di materiali da risulta sul piazzale del Gradone
Il parcheggio a ridosso degl'insediamenti urbani di piazza Maio è un letamaio. Provincia e comune scaricano lo sfratto dei lavori in corso. La zona è in condizioni igieniche precarie.
Se il biglietto da visita di una località con velleità turistiche, come di una qualsiasi altra città che si possa definire tale, sono le periferie, quelle casamicciolesi non depongono a favore dell'azione amministrativa. L’indicatore arriva da via Celario dove sul piazzale del Gradone da mesi si depositano centinaia e centinai di metri cubi di sfratto oltre a rifiuti, pattume ed immondizie varie.

A lamentare l’insostenibile condizione della zona, i cittadini, alle prese con il continuo via vai di camion per lo sversamento di materiali da risulta. Materiali provenienti dai lavori di Provincia e comune sulle strade del centro che poi divengono veicolo per il deposito di pattume ed immondizie varie, lasciate li dai soliti noti che pur di non differenziare si tolgono l’ingombro da casa propria e lo lasciano in strada…l’atteggiamento tipico di chi nasconde l’immondizia sotto il tappeto del salotto! La situazione appare così paradossale visto che in pieno centro abitato è stata creata una discarica di prodotti e rifiuti speciali, proprio quando il dibattito su tutela  e salvaguardia della salute pubblica ha messo in evidenza la necessità di maggiore cura ed attenzione alle condizioni igieniche del territorio. Diverse le denunce presentate alle forze dell’ordine e all’ente locale senza che si riesca a cavare un ragno dal buco. Ora la situazione è divenuta insostenibile sopratutto all’avanzare della calura. Il parcheggio pubblico del Gradone come l'intera zona del Celario sono in un totale stato di abbandono e di degrado. Non si è mai vista la presenza di un solo vigile urbano, solo operatori ed operai che scaricano i vari prodotti senza che nessuno sappia spiegare perché scaricare tutto tra le case. «Noi "poveri" cittadini siamo vittime inermi di una situazione assurda»- spiega il Maresciallo Specchia - Siamo costretti a vivere in una discarica a cielo aperto, tra cessi, poltrone e queste montagne di sfratto polveroso.
A questo punto verrebbe da chiedersi, ma le ditte incaricata di scaricare nel piazzale sono in possesso di tutti i regolari permessi per svolgere queste attività in loco? Se sì, chi ha concesso i relativi permessi? A che titolo esercita la sua azione? L'uso del parcheggio, come nucleo e deposito dei materiali da discarica è forse illecito? L’unica cosa che è data sapere  che parte dello sfratto è di pertinenza comunale, cioè scaricato li per i lavori comunali e parte della Provincia che sta eseguendo lavori in più parti del comune. L'aumento dell'inquinamento, il progresso degli agenti allergizzanti e il crescente sviluppo di condizioni igieniche precarie: questi i componenti di un cocktail micidiale che "avvelena" i cittadini e fa da movente alle loro richieste. Gli abitanti di via Celario esigono un interlocutore disposto a dare voce alle loro proteste, che sia in grado di fornire risposte chiare ed esaurienti senza ulteriori ed inconcludenti tempi d'attesa. Qualcuno che trovi una soluzione, insomma. Un altro problema evidenziato sul piazzale che domina l'intera cittadina termale è quello della possibile presenza di materiali ferrosi quali eternite od amianto (materiali considerati altamente nocivi per l'uomo il cui uso è ora proibiti dalla legge) all'interno dei due grossi contenitori di metallo utilizzati come deposito dalla ditta per la raccolta dei rifiuti. "L'igiene diffusa, la sicurezza per gli utenti dei servizi resi, nonché la qualità dell'ambiente e della vita non sono argomenti di polemica politica fine a se stessa, né possono essere trattate come materie riservate agli addetti ai lavori, lasciando ai cittadini il ruolo passivo di semplici spettatori."- Recita uno dei documenti redatti dai responsabili del Progetto Integrato a Tutela dei Diritti e non ci stancheremo mai di ricordarlo.