Forio: Un "Movimento di pensiero"
Una seria analisi sull’impegno civile e politico nell’ambito di questa società Di una donna che ha scelto di interessarsi da vicino alla politica del suo paese Spesso mi soffermo a pensare al fenomeno, purtroppo attuale, del disinteresse generale alla politica per quanto riguarda la maggioranza della gente. Un po’ per la "sindrome dell'insegnante" che mi affligge, un po’ perché in questo preciso momento storico della mia vita di cittadina da poco coinvolta attivamente nella vita politica del mio paese, sento la necessità di mettere su carta i miei pensieri analitici. Che la grande maggioranza dei giovani di questa società siano quasi del tutto estranei alla dimensione della politica, interessati unicamente a coltivare il territorio dei propri bisogni, è noto a tutti.
Li si vede sempre pronti ad aggregarsi quando si tratta di tifare per una squadra di calcio o per la frequentazione di pub e discoteche, a condividere una dimensione, ludica e deresponsabilizzata che, senza alcun dubbio , è una necessità che va soddisfatta. Quando, però, si tratta di coinvolgimento che necessita di impegno costante quale la dimensione della politica ecco che trionfa la latitanza. Questa riflessione vale anche per la maggioranza dei cosiddetti "adulti" che vivono la politica come luogo di scambio di reciproche utilità con il fine di accrescere il benessere materiale delle proprie sfere individuali. Questo perché coloro che fanno politica da sempre ci insegnano, con i loro comportamenti concreti, che non serve a nulla avere ideali, che la cultura è una dimensione distante dalla politica e che, quindi, i fatti e le idee sono due dimensioni opposte. Ma i "fatti", spogliati della componente "ideali" non hanno nessuna valenza educativa! Ecco che allora si vede chiaramente una minoranza operosa e una maggioranza silenziosa, inerte, che subisce le decisioni dall'alto. Tra le due parti non c'è condivisione e si giunge, ovviamente, al logoramento delle Istituzioni. Si sente troppo spesso dire "Tanto non c'è niente da fare, funziona così e io mi adatto, devo pur campare". Ecco che subentra l'estraniamento dalla politica. Quando non c'è vero dialogo tra le parti succitate vengono a mancare i punti di riferimento che sono gli "educatori", "i maestri"; non esistono più "mentori" ai quali ispirarsi e non solo ci si allontana dalla politica ma si comincia a perdere la stima di se stessi. Abbiamo tutti bisogno di persone che ci aiutino a coltivare le nostre radici comuni che sono i VALORI. Io ho avuto una grande fortuna, nella mia esistenza ho fruito di due grandi educatori che sono stati i miei genitori e altri buoni educatori che hanno contribuito notevolmente al mio percorso di crescita e all'acquisizione della parte più profonda di me stessa. Non sono più giovane per condizione anagrafica, ma sono giovane in quanto mente aperta a ciò che è il futuro da scrivere. Questa è una condizione naturale nei giovani per condizione anagrafica e la società attuale non fa altro che soffocarla. Altra grande fortuna è far parte del movimento Forio Viva che è innanzitutto un "movimento di pensiero", una fucina di idee, un tentativo per dimostrare che c'è ancora spazio per coltivare il naturale sentimento della politica che alberga principalmente nei giovani. Sarebbe veramente bello che altri, tanti, giovani foriani ne entrassero a far parte, come quelli che già contribuiscono attivamente al progetto, che ci fanno brillare gli occhi e che alimentano le speranze di tutti noi . Giovani che credono in una rinascita dei valori, della cultura e di una politica nuova che sia chiara, semplice ed essenziale. Giovani che possono fruire dell'esperienza di vita, della saggezza e degli slanci dei "giovani di spirito". Assunta della Volpe
|