Caro amico sen. Valenzi, di Nicola Lamonica |
ForioNews - Politica | |||
Scritto da Nicola Lamonica | |||
Mercoledì 24 Giugno 2009 20:33 | |||
Caro amico sen. Valenzi, di Nicola Lamonica la triste notizia della tua morte a pochi mesi dal traguardo dei cento anni, da tutti tanto attesi per poterTi essere vicino e godere ancora una volta della Tua saggezza e della Tua cultura, mi ha rattristato profondamente e così , ne sono sicuro, anche tutti i tuoi amici, prima ancora che compagni, di Forio. Ti conobbi nel lontano1969 quando con Vito Mattera, Gino Coppa e Cesare Longo, …. mi accogliesti tra i compagni della sezione del PCI di Forio allora a guida totalmente operaia tra i quali ricordo Gennaro Savio, Vito Della Speranza, Nicolino D’Ambra, Salvatore Ricchetti, Salvatore Mattera, Giuseppe Matarese, Nicola Savio, Pietro Notturno, Giovanni Verde, Franchino Savio, ..… e mi tenesti a battesimo in una difficile campagna elettorale amministrativa con “ la Colomba” in cui un Comizio elettorale a piazza S. Gaetano mi vedeva anche “ a stretto gomito” con Giorgio Napolitano, oggi Presidente della Repubblica, una carica così alta ed un onore che allora nessuno del Partito giammai poteva immaginare.Nella mia memoria tanti i ricordi di quegli anni in cui Ti trattenevi nella storica Libreria di Vito Mattera e ci accoglievi nella Tua casa foriana dove potemmo apprezzare la signorilità della tua compagna di vita e dei tuoi adorati figli Marco e Lucia; e lì ci parlavi della Tua vita politica e introducevi me nel Tuo mondo ricco artistico e culturale. Di quelle “ lezioni” , di vita e di politica , Ti sono stato sempre riconoscente; ma il ricordo politico più bello lo conservo soprattutto quando mi portavi con Te nei giri che insieme facemmo in alcuni vicoli di Forio, in campagna elettorale, insegnandomi ad ascoltare piuttosto che dire, a comunicare la sintesi di un progetto a lungo respiro piuttosto che favorire illusioni, a dare a tutti una speranza nell’auspicabile riscatto collettivo: un impegno politico individuale perché il problema specifico venisse inserito in un più ampio programma di proposte e di realizzazioni che non turbassero comunque il progetto complessivo che andavamo a proporre e le aspettative legittime degli altri. Grazie, ed ancora grazie per la serenità di “ combattente” che ci hai trasfuso; che mi hai dato e che certamente ha segnato in positivo la mia vita politica anche se caratterizzata da tanti risultati elettorali numericamente deludenti, ma mai da sconfitte sulle idee che a distanza di tanti anni ritengo siano ancora valide in quanto indirizzi di moralizzazione, di democrazia, di uguaglianza di cui tanto bisogno c’è oggi soprattutto anche a sinistra, ormai contaminata ( e per fortuna solo in parte ) da quei abominevoli “ vizi” di un centro che Tu mi hai insegnato a combattere con tutte le forze e con le alleanze possibili, sia pure temporanee. Così al tuo indirizzo pensammo di scriverti nel giorno del Tuo 96° anno di vita, uno scritto che molto probabilmente è restato nelle nostre intenzioni e che oggi mi piace qui richiamare perché esprime quella positività che ha dato senso e valore alla Tua ed alla nostra vita. Rileggiamolo insieme: Caro Senatore,
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 24 Giugno 2009 21:04 |