Roma: Lettera al Papa ...

Santità, abbiamo molto apprezzato che un membro di un Ordine, da sempre considerato l’Intellighenzia della Chiesa, abbia scelto il nome di Francesco che si batteva in difesa degli umili e dei deboli.
Sicuramente, da Buon Pastore, Lei si metterà in cerca delle Sue pecorelle smarrite e quante ne troverebbe se ci facesse l’onore di venirci a trovare nel carcere di Rebibbia.

Troverebbe tanti argentini, ma anche tutte le razze e tutti i popoli.
Il penitenziarioè una sorta di ONU con detenuti di 77 diverse nazionalità.
A riceverLaDon Sandro e Don Roberto, che da decenni sono al nostro fianco e che mai ci lasceranno.
Le scrive un innocente, che però sa ben discernere tra la Giustizia terrena, spesso fallace, e quella Divina, infallibile, i cui tortuosi percorsi spesso non riusciremmo a discernere se non cì sorreggesse una fede incrollabile.
La aspettiamo: non ci deluda
Achille della Ragione