Napoli: Pomigliano, Fiat Pomigliano piani esistenti solo nella pubblicità Stampa
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NapoliNews - Cronaca
Scritto da Slai Cobas   
Martedì 01 Aprile 2014 18:39

Napoli: Pomigliano, Fiat Pomigliano piani esistenti solo nella pubblicità

QUESTI CONTRATTI DI SOLIDARIETA’ SONO SOLO UNA ‘FOGLIA DI FICO’ E  GLI “SCHIAVI DANZANTI” DI MELFI UNA STRUMENTALIZZAZIONE FIAT

Sono passati sei anni e, con la “cura Marchionne”  la Fiat di Pomigliano  (col WCL di Nola, l’ex Ergom e l’insieme delle aziende dell’indotto) permane strategicamente dimezzata sia nella produzione che nei livelli occupazionali: “punta d’iceberg” di un oggettivo disastro industriale e sociale annunciato e che si profila a medio termine in conseguenza delle strategie aziendali che in questi anni hanno cacciato la fabbrica in un cul de sac senza alcuna realistica prospettiva di rilancio rendendola “diseconomica” con un  “effetto trascinamento” che si sta da tempo riflettendo sull’intera e economia regionale!  
Basta ricordare che, rispetto alla produzione originaria di 1.000 Alfa Romeo al giorno, e considerato che il rapporto Alfa Romeo/Panda è di 1 a 3 (riferito ai profitti nonché agli addetti), oggi basterebbe una produzione di appena 300 Alfa Romeo al giorni su 2 turni lavorative in 5 giorni settimanali per rendere l’equivalente economico ed occupazionale delle quantità produttive all’epoca annunciate da Marchionne: le 280.000 Panda all’anno - mai realizzate - necessarie a far lavorare i 5.000 addetti. Ma in base a questi calcoli nemmeno la produzione delle 280.000 Panda consentirebbe significative assunzioni).
In questo contesto i “contratti di solidarietà”  rappresentano l’ulteriore e temporanea “foglia di fico” per nascondere le reali scelte di deindustrializzazione e delocalizzazione della multinazionale Fiat Chrysler Automobiles (ormai e tra l’altro con nuova sede legale Olanda e, quella fiscale in Inghilterra) e che sono la “vera questione” che nessuno ha la volontà o il coraggio di affrontare.
La beffa finale degli “schiavi danzanti  della Fiat di Melfi”, festosi e sorridenti e mostrati negli indegni spot propagandistici di questi giorni la dicono lunga su quanto la Fiat, e l’intero sistema politico-sindacale ed istituzionale, tengono in considerazione la vita ed il futuro degli operai e delle loro famiglie. Basta ricordare che appena un mese fa moriva suicida un operaio della Fiat Nola in cigs da anni e poi un piccolo commerciante di Pomigliano strangolato dalla crisi economica che si riflette sul territorio. In tutto questo lo spot-Fiat di simulata idiozia operaia (?!) di una decina di addetti che nel reparto ballerebbero festosi e sorridenti per la cancellazione dei loro diritti rappresenta una pagina vergognosa e significativa della cinica strumentalizzazione aziendale (ma qualcuno può veramente pensare che di questi tempi, nei reparti della Fiat, dove è vietata ogni ripresa video e foto, i lavoratori hanno la possibilità , la libertà e la voglia di ballare e poi riprendersi in video?). Ma, altro che operai… a danzare nel reparto Fiat, tra l’altro in spregio ad ogni normativa antinfortunistica, tra i “ballerini” dello Spot vi  è il sig. Sebastiano Garofalo, già direttore dello stabilimento Fiat di Pomigliano ed oggi direttore di quello della SATA di Melfi.  
Slai cobas Fiat Alfa Romeo e terziarizzate - Pomigliano d’Arco, 28/3/2014