Napoli: Guerriero Luvo Arzano, Luciana Lauro ritrova le vecchie compagne “Una gioia tornare qui, dobbiamo rinsaldare subito il gruppo” Stampa
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NapoliNews - Sport
Scritto da Roberto Esse   
Mercoledì 16 Luglio 2014 11:05

Napoli: Guerriero Luvo Arzano, Luciana Lauro ritrova le vecchie compagne “Una gioia tornare qui, dobbiamo rinsaldare subito il gruppo”

ARZANO –  Un lieto ritorno in casa Guerriero Luvo Arzano. Nella prossima stagione Luciana Lauro indosserà nuovamente la maglietta della squadra della famiglia Piscopo. In panchina troverà Nello Caliendo che siederà sulla panchina arzanese anche nella prossima stagione. Un ritorno importante in un gruppo che grazie anche al suo apporto riuscì a fare meraviglie. Nella stagione 2012/13 la Lauro è stata uno dei perni fondamentali del sestetto di Antonio Piscopo. Voluta oggi fortemente dalla società e dall’allenatore per ridare carica al gruppo dopo la delusione della stagione appena conclusa. Lei comunque non ha dubbi e lo dice senza peli sulla lingua: “La Guerriero Luvo Arzano è una squadra fortissima – ammette Luciana -. Sono molto contenta di essere tornata, perché due stagioni fa mi sono trovata molto bene. Sono convinta che se ci fossi stata anche l'anno scorso mi sarei trovata bene ugualmente”.
Tanta forza e determinazione per un ritorno che potrebbe segnare una svolta nella formazione di Caliendo: “Spero di riuscire a reintegrarmi bene in questo fantastico gruppo. E’ la prima cosa che conta, perché la pallavolo è un gioco di squadra e prima di tutto viene il collettivo”.  
Luciana Lauro parla anche di una squadra forte, nonostante i problemi già evidenziati in precedenza da Caliendo. “Difficoltà contro le piccole? Questo non vuol dire che la squadra sia scarsa – commenta Luciana -. Sicuramente dovremo impegnarci per cercare la continuità che il coach ci chiede, e lavoreremo per questo”.
Sugli obiettivi freno a mano tirato proprio come la guida tecnica. Da giocatrice esperta la Lauro non fa proclami: “Sicuramente dobbiamo puntare in alto perché abbiamo la qualità per farlo”.
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Roberto Esse
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