Modena: Regione. Riconoscimento personalita' giuridica fondazione Adolfo Simonini di Castelvetro (MO), Gibertoni (M5S): giunta riveda le proprie determinazioni Stampa
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ModenaNews - Cronaca
Scritto da Online Information   
Lunedì 31 Agosto 2015 10:27

Modena: Regione. Riconoscimento personalita' giuridica fondazione Adolfo Simonini di Castelvetro (MO), Gibertoni (M5S): giunta riveda le proprie determinazioni

La consigliera chiede anche quale valutazione sia stata data all'attività patrimoniale della Fondazione e alla sua coerenza con il raggiungimento della finalità statutarie e se sia stata effettuata una reale valutazione del rispetto dello scopo sociale della Fondazione ai fini del riconoscimento
La “Fondazione Adolfo Simonini”, con sede a Castelvetro (Modena), è nuovamente al centro di un’interrogazione della consigliera Giulia Gibertoni (M5s), dove si segnala che questo ente “ha attivato il procedimento per l’acquisizione della personalità giuridica solo 15 anni dopo l’atto costitutivo” e che, il 24 giugno 2008, la Prefettura di Modena avrebbe “comunicato alla Regione e trasferito la documentazione della Fondazione ben 8 anni dopo di giacenza nei cassetti prefettizi”. Nello stesso giugno 2008, la Regione, secondo la consigliera, avrebbe formulato la richiesta di dati alla Fondazione, “senza ricevere risposta se non parziale”, con la pratica che “si è arenata per altri 6 anni”. Di norma- spiega Gibertoni- il procedimento di riconoscimento della personalità giuridica privata di un ente è avviato, in Regione, dalla data di ricevimento dell'istanza e si conclude entro 45 giorni, salvo i tempi necessari per richiedere e acquisire documentazione integrativa. L’iter della richiesta della Fondazione, al contrario,avrebbe dovuto configurareil silenzio-rifiuto: la mancanza di un provvedimento di riconoscimento in tutti questi anni, infatti, non avrebbe potuto essere interpretato se non come “un rifiuto/rigetto dell’istanza come inidonea attraverso l’istituto del silenzio-rifiuto”.
C’è poi da considerare- aggiunge la consigliera- che dovrebbe essere “preminente nelle fondazioni la volontà del fondatore” e che non ci sarebbe nello statuto di questa Fondazione alcuna volontà manifesta del fondatore di azionare il procedimento per il riconoscimento della personalità giuridica, anzi, dalla sua lettura, si desume la volontà diametralmente opposta di responsabilizzazione delle persone che compongono il CdA”.
Nel concludere l’istruttoria sul riconoscimento della personalità giuridica, inoltre, la Regione- specifica ancora Gibertoni- non può prescindere dalla volontà statutaria e da quella del fondatore.
Si aggiunga il fatto- segnala l’esponente del M5s- che la richiesta di riconoscimento indirizzata alla pubblica amministrazione che sia priva dei requisiti in allegato e, in questo caso in particolare, dei requisiti di legittimazione a procedere all’istanza, non sarebbe “conforme alla fattispecie legale di ‘istanza di riconoscimento’, visto che il fondatore, unico legittimato all’atto della recezione della istanza da parte della Regione, nel 2008, non era in vita da circa un anno.
Ne consegue- spiega la consigliera- l’impossibilità di identificare come “istanza di riconoscimento l’atto proposto da un soggetto diverso dal fondatore, conseguentemente, la comunicazione della Regione, inoltrata alla Fondazione nel 2008, non si può che configurare come un atto di diniego a cui è seguita un’ulteriore richiesta di riconoscimento priva di uno dei requisiti fondamentali: la legittimazione ad agire”.
In ogni caso, -sottolinea- qualunque sia il punto di osservazione, non si potrebbe arrivare a conclusioni diverse: tra l’altro, “le ulteriori richieste di riconoscimento inoltrate oltre la morte del fondatore non potevano essere valutate dalla Regione per mancanza di legittimazione da parte del proponente, considerato che l’unico legittimato non era in vita dopo il primo rigetto effettuato dalla Regione”.
La Fondazione, tuttavia, viene iscritta nel Registro regionale delle persone giuridiche nel 2014, ma da atti- evidenzia Gibertoni- risultano dichiarazioni del suo presidente precedenti l’iscrizione circa la sussistenza di tale iscrizione nel registro delle persone giuridiche presso la Prefettura di Modena, che, il 21 giugno 2015, avrebbe dichiarato, al contrario, che l’ente “non è mai stato iscritto” in questo registro, ma in quello istituito presso il tribunale di Modena.
La Regione, inoltre, a parere della consigliera, nel valutare l’iscrizione e la permanenza nel Registro delle persone giuridiche, dovrebbe verificare la congruità della situazione finanziaria e patrimoniale al perseguimento dello scopo dell’ente.
A questo proposito, l’esponente del M5s riferisce che il presidente dell’ente avrebbe affermato sui media “di non aver ottemperato in questi 15 anni allo statuto per carenza di liquidità, circostanza che non appare dai bilanci presentati alla Regione per la registrazione del 2014”.
Da queste e da altre valutazioni, Gibertoni rivolge una serie di domande alla Giunta per sapere se non ritenga opportuno rivedere le proprie determinazioni in merito al riconoscimento della personalità giuridica della Fondazione e valutare l’aperta violazione del principio di legalità, che sembra essere stata operata in varie circostanze.
La consigliera chiede anche quale valutazione sia stata data all’attività patrimoniale della Fondazione e alla sua coerenza con il raggiungimento della finalità statutarie e se sia stata effettuata una reale valutazione del rispetto dello scopo sociale della Fondazione, ai fini del riconoscimento, scopo che sembrerebbe non emergere dalle reali attività dell’ente.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(ac)
Prot. N. 1693/2015
Data 31/08/2015

Modena: Ambiente. Provincia di Modena esclusa da progetto Ue per prevenzione rischio alluvioni, Gibertoni (M5S) chiama in causa la regione


L'Emilia-Romagna, capofila del progetto, apra a modifiche e valuti risorse aggiuntive
L’esclusione della zona della provincia di Modena colpita dall’alluvione del 2014 dal "progetto Life denominato Primes", destinato a prevenire il rischio di alluvioni rendendo le comunità resilienti, di cui è capofila la Regione, è oggetto di un’interrogazione presentata da Giulia Gibertoni (M5s).
Il progetto Primes, spiega la capogruppo, “ha come obiettivo la riduzione dei danni subiti dalle popolazioni colpite da esondazioni, mareggiate e piene, dispone di risorse importanti (2,3 milioni di euro) e, in Italia, sarà realizzato in alcune aree dell’Emilia-Romagna, delle Marche e dell’Abruzzo”. I comuni modenesi, però, “nonostante il livello di rischio del nodo fluviale e idraulico del territorio provinciale, non sono stati inseriti nel progetto”.
Gibertoni, pertanto, chiede alla Giunta regionale “il motivo dell’esclusione e se intenda valutare l’opportunità di procedere a modifiche del progetto, da concordare con la Commissione europea, eventualmente integrando con fondi propri le risorse stanziate”.
La consigliera domanda, infine, “quali rapporti intercorrano tra il progetto Primes e piani locali, quali quelli del Comune di Bomporto (Mo), diretti a sostenere soluzioni di resilienza in caso di alluvioni e come intenda favorire l’adozione di progetti in grado di sviluppare l’intervento attivo delle comunità locali appena comunicato il rischio di alluvione”.
(Tutti gli atti consiliari – interrogazioni, interpellanze, risoluzioni, progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(lg)
Prot. N. 1701/2015
Data 01/09/2015