Caino al teatro Palladium opera somma di Cesare Ronconi Stampa
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ItaliaNews - Eventi
Scritto da Antonella Caione   
Sabato 16 Aprile 2011 17:38

Caino al teatro Palladium opera somma di Cesare Ronconi

Caino è il meraviglioso lavoro che ieri sera ha debuttato al Teatro Ariosto di Reggio Emilia, di Cesare Ronconi regista  della compagnia Valdoca, reinterpretazione degli avvenimenti storici che hanno avuto atto per opera dell’uomo contemporaneo. L’attualità del soggetto, Caino, è un elemento chiave che viene messo in scena dagli attori integrandolo come messaggio di risveglio per un pianeta in moto verso l’autodistruzione.

Il testo scritto da Mariangela Gualtieri è ispirato alla storia della Genesi, Caino e Abele, racconto dell’omicidio del fratello onesto, per mano del suo stesso antenato, invidioso della sua pazienza e amore per la terra.  Caino sarà il centro del mondo, inventore e costruttore della città , della tecnologia nella quale si rifugerà e troverà conforto, aspirando ad un alienazione per soffocare il dolore del proprio delitto.  L’opera Caino è un traguardo di due anni di intenso e duro lavoro che i giovani attori assieme al regista e alla straordinaria presenza di artisti  tra i quali Raffaella Giordano, Danio Manfredi, Mariangela Gualtieri, Leonardo Delogue hanno intrapreso, realizzando un’ indagine profonda su se stessi dell’eterna lotta tra bene e male, tra la scelta e l’indifferenza: la chiave attuale per una riappropriazione della libertà  che ruota intorno alla perdita della spontaneità del bambino. In scena il caos delle sculture e degli oggetti di decoro funzionali alla rappresentazione degli attori sono un’immagine forte per lo spettatore che dimentica il teatro per immergersi in una dimensione più sottile nel quale potersi lasciar raccontare un antico mito. Il nucleo dell’opera della Compagnia Valdoca, sono i giovani attori che hanno intrapreso un processo di apprendimento della propria intima visione dell’archetipo Caino, il simbolo del rifiuto della storia,  distruggendo il luogo comune del diverso come il mostro e l’insignificante per sé. Susanna Dimitri, Giacomo Garraffoni, Sara Leghissa, Isabella Macchi, Silvia Mai, Daria Menichetti, Mila Vanzini, Enrico Malatesta e Alice Berni, completano quello che al pubblico appare un organismo unito con le persone che osservano il palcoscenico domandandosi la differenza tra teatro e realtà. Ciò che accade è un mistero, un’ identificazione del tempo che chiama l’individuo alla presa di posizione, sottolineata dall’appello di Mariangela Gualtieri per la difesa della cultura in Italia.  La presenza dell’ascolto delle persone crea un momento di connessione nei respiri che iniziano una crescita per creare una storia più saggia, meno crudele, per riflettere sulla condizione delle  moltitudini di uomini e donne, in cammino sulla terra. La narrazione è intrecciata con la visione attuale e la compresenza di un passato che viene esplicitato nella preghiera di mani, di corpi, di menti di voci che chiedono all’umanità di non temere e di proseguire il proprio cammino con consapevolezza. Multiforme e complessa l’opera di Cesare Ronconi, si presenta in un aspetto che richiama la bellezza del sentire umano, Caino, ospitato dal 13 al 14 Aprile all’interno del  Teatro  Ariosto di Reggio Emilia.
Antonella Caione
http://www.teatrovaldoca.org/

Ultimo aggiornamento Domenica 17 Aprile 2011 18:04