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ItaliaNews - Cronaca
Scritto da Nicola Lamonica   
Domenica 22 Febbraio 2009 19:46

Lettera aperta All'Onorevole Marco Rizzo

Forio 27 febbraio 2009
Circa la privatizzazione del gruppo Tirrenia
 
Lettera aperta
All’on. Marco Rizzo
Europarlamentare Caro Marco,
attraverso le parole espresse dal Sen. Altero Mattioli, Ministro per le Infrastrutture e dei Trasporti, durante la Question Time del 19/02/2009, è del tutto evidente che  il Governo sta procedendo alla privatizzazione dell’ intero gruppo Tirrenia  senza che siano ancora definiti criteri e risposte adeguate per garantire la continuità territoriale delle isole ai sensi della 169/75.

Così in sintesi Mattioli fonte Teleischia di giovedì 19 febbr. 2009:
Per la privatizzazione di Tirrenia non è possibile "spezzettare", perché non lo consente l'Unione europea, ma "se ci sono Regioni interessate vedremo come fare".
Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture lo ha spiegato in Senato, rispondendo ad una interrogazione in Aula sulla privatizzazione di Tirrena e riferendosi, in particolare, al confronto con le Regioni interessate al futuro delle flotte del gruppo per i collegamenti locali: Siremar in Sicila, Toremar in Toscana, Caremar in Campania, e Saremar in Sardegna. Dopo il confronto già avviato con le quattro Regioni per l'eventuale cessione della gestione, oggi "non possiamo fare una trattativa", dice Matteoli, perché Bruxelles "non lo consente", e anche "perché dopo i colloqui in Europa" la possibilità di una proroga a fine 2009 come termine per la privatizzazione "ci è stata data a voce, ancora non abbiamo una lettera ufficiale in mano".
La posizione delle quattro Regioni è diversa, ricorda Matteoli: "C'é un interesse della Sicilia ad alcune condizioni. Ed un interesse ancora più forte in Sardegna, dove però è cambiata l'amministrazione. La Toscana non è interessata a fare l'armatore. Ed in Campania c'é stato un colloquio molto interlocutorio". Intanto per garantire i collegamenti locali c'é la "necessità di 46 milioni di euro": su questo fronte c'é "un tavolo aperto anche con le Regioni".
"Mentre noi parliamo - ha aggiunto il ministro - c'é in gioco la vita di 3.800 dipendenti che meritano dal Parlamento e dal Governo una attenzione particolare".
Il procedimento di privatizzazione è, dunque, a dire del Ministro obbligato perché la C.E. così vuole e quindi nessun “spezzettamento”, neanche se una delle Regioni interessate si fa avanti, così come ha fatto la Campania ai sensi del decreto-legge n. 112 del 25 giugno 2008 all’art. 57, comma 3, che consentiva  su “ richiesta delle regioni interessate” il trasferimento a titolo gratuito dell’intera partecipazione detenuta dalla Società Tirrenia di Navigazione SpA nelle società cosiddette regionali  alle rispettive Regione; e per la Regione Lazio e la Regione Puglia pari opportunità per società da definire a loro interamente partecipate.
Oggi quel comma  è stato abrogato dalla legge “ anticrisi” approvata in data 27/01/ ’09  ed i privati “ sono pronti a sacrificarsi” , vedi recente inchiesta de LA7 su Tirrenia e consociate.
Che ne pensi? E’ così? è possibile scorporare le regionali e venderle, non dico offrirle, alle Regioni?  il comportamento governativo nasconde una seconda Alitalia? Cosa possiamo fare?
Intanto il 31 dic. 2009 è prossimo e lo scenario possibile vede sempre più la  privatizzazione di tutto il gruppo Tirrenia con affidamento dei servizi essenziali nazionali e regionali ai nuovi padroni; senza che sia stato possibile dare vita e contenuti alle auspicate  Co.Re.Mar. ( Compagnie Regionali Marittima, laddove c’è stata richiesta o interlocuzione.
Non ritieni, caro Marco, che sia il caso  di  dar vita ad una serie di Tue iniziative istituzionali a livello europeo? Interrogazioni, intese con altri europarlamentari, delegazione dal Ministro, …. per capirne di più ed anche per orientare la fase attuale, dal momento che il passato ci insegna che là dove viene a mancare il controllo della politica è facile che attecchiscano la favola che il privato è bello e gli affari per pochi, ai danni del servizio pubblico. Mi riferisco alla Decisione della Commissione delle Comunità Europee del 16/03/2004 relativa ai cosiddetti aiuti di stato emessa “ a seguito dei numerosi esposti pervenuti “ da privati prima dell’agosto 1999. Una fase istruttoria europea che trova un’accelerazione negli atti del 2003 ( l’Ass. Cascetta era già in servizio! ) che si conclude con una Decisione CEE sostenuta da presupposti errati in cui sono evidenti palesi interessi politici  tra il centrosinistra campano ed il centrodestra nazionale; una decisione che ha inciso sull’utenza e danneggiato economicamente la Caremar, consentendo ai privati del Golfo di Napoli, già ampiamente uniti in cartello, di fare affari aggiuntivi su Capri e su Ischia.
Aspetto, anzi aspettiamo cortese risposta comprensiva delle iniziative che la Tua esperienza di europarlamentare e la Tua capacità di “ lottatore”- per il trionfo della  verità, della giustizia e dell’uguaglianza - saprà suggerirTi. Grazie di cuore.
Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 12:22