Ischia: Basta a tutte le porcherie Stampa
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IschiaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Venerdì 19 Dicembre 2008 17:00

Ischia: Basta a tutte le porcherie

Quando anche una iniziativa di alto valore civile viene vilmente strumentalizzata ben poca speranza rimane

Una giusta e sacrosanta battaglia viene trasformata nell’ennesima occasione di sola squallida spartizione di soldi pubblici. Un’idea del Comune di Ischia che ha coinvolto anche altre comunità solo in termini economici, mentre la organizzazione e la spartizione dei fondi se la fa da solo. Quando una mia amica mi ha chiesto cosa pensassi del Sussurri e Grida di Domenico del 25/11/08, sono rimasto perplesso perché per onore della verità non lo avevo letto.

Mi sono quindi collegato alla edizione on line del giornale e mi sono affrettato a leggere quanto scritto e denunciato dall’amico fraterno Domenico. Una lucida lezione di stile di vita, questo il mio primo giudizio che ho subito voluto partecipare a Domenico. L’ennesimo attacco alla credibilità delle istituzioni pubbliche che, grazie ai soliti “politici” che le governano, riescono a speculare anche quando organizzano iniziative di alto spessore morale e umanitario. Proprio dalla lettura del pezzo di Domenico è scaturita la mia necessità a saperne di più.
La violenza sulle donne - fenomeno in crescente e preoccupante espansione - è divenuto ancor più manifesto in questo periodo storico peraltro caratterizzato dalle conquiste per l’emancipazione, con la conseguente presa di coscienza da parte dei fondamentali diritti nella valorizzazione della dignità personale all’interno della società e della famiglia. In tale ambito il fenomeno della violenza, per lungo tempo occultato o considerato di importanza minore, sta emergendo in tutta la sua gravità. Il progetto si focalizza in particolar modo sulla violenza domestica: la forma di violenza che più difficilmente e solo in maniera tardiva si riconosce e, eventualmente, si combatte.
Questo è quello che è scritto, condivisibile o meno, nella presentazione del progetto. Ripeto, una iniziativa di alto spessore civile e morale, che avrebbe dovuto ricevere solo complimenti e che invece come per tante altre iniziative pubbliche tutto diventa buono fin quando si riesce a trovare vantaggi anche per il proprio tornaconto.
Andiamo nello specifico: sulla brochure e sui manifesti affissi sulle mura di tutta l’isola, stilisticamente perfetti ci sono tanti visi di uomini donne e bambini con la bocca aperta che gridano BASTA. In prima pagina della brochure in alto a sinistra c’è il logo della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento delle Pari Opportunità: quello della Carfagna e subito sotto lo stemma della Città di Ischia, un bel BASTA! Stilizzato e la scritta BAttaglie Senza TAcere. Relegati all’ultima pagina della Brochure ci sono i loghi di tutti i partner che partecipano al progetto. La cosa che balza subito agli occhi è la mancanza dei loghi dei Comuni di Serrara Fontana e Forio; da una mia piccola indagine è venuto fuori che probabilmente non sono stati messi perché non hanno partecipato economicamente al progetto, pur avendo dato il patrocinio morale ed espressa la volontà di mettere a disposizione gratuitamente proprio personale per l’organizzazione e lo svolgimento del progetto. Ciò non è bastato a vedere pubblicato sulla Brochure anche il loro logo mentre compaiono molti loghi di associazioni e organi di informazione che, sicuramente, trarranno benefici economici nello svolgimento di questo progetto.
Vedete, difficilmente, il direttore di questo quotidiano si arrabbia e dal suo articolo del 25 u.s. lo si capisce chiaramente.
Certo quasi 100 mila euro di finanziamento pubblico fanno gola a molti soprattutto ai soliti amici e agli amici degli amici. Se poi questo doveva essere un progetto che doveva interessare le due isole Ischia e Procida finanziato per circa 60 mila euro dal Ministero delle pari opportunità non riesco proprio a capire come e chi ha deciso di tagliare i loghi dei Comuni di Serrara e Forio. Sarebbe poi davvero interessante sapere se gli altri partner che emergono dalla brochure partecipano anch’essi con propri fondi.  Come e da chi sono stati scelti i partner? È stato, forse, espletato un bando pubblico per la loro individuazione? Quali sono stati i criteri che hanno determinato tale scelta? Sono state contattate anche le altre meritorie realtà isolane che lavorano nello specifico?
Sinceramente questo non l’ho letto nella delibera pubblicata sul sito istituzionale del Comune di Ischia; perché da quest’ultima emergono solo le cifre che hanno cacciato i comuni di Ischia (3.600), Barano (2.000), Procida (2.000), Casamicciola (1.000) e Lacco Ameno (1.000). Coinvolti anche ben tre organi di informazione, i cui loghi sono ben visibili sulla Brochure e a cui dovrebbero essere destinati 12 mila euro previsti nel progetto,  per la divulgazione e la pubblicizzazione dell’iniziativa.

Ultimo aggiornamento Giovedì 25 Aprile 2013 13:54