Purga economica per quattro ex Sindaci, chiesta la sospensiva sulla notifica di pagamento Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Venerdì 04 Aprile 2008 12:39

Questione ex Hotel Napoleon: ricevuta la Condanna in Appello, Angelo Manzi, Giuseppe Conte, Parisio Iacono e Abramo De Siano chiedono di non pagare

Purga economica per quattro ex sindaci, chiesta la sospensiva sulla notifica di pagamento

La proposta di bloccare il procedimento per il recupero da parte dell’ente delle somme dovute in attesa di un possibile ricorso in Cassazione o della Revocazione.
Oltre 200mila euro con la compensazione delle spese dopo un ventennio di cause per porre la parola fine sulla vicenda che portò all’acquisizione dell’attuale sede comunale.

Illecita occupazione ex Hotel Napoleon: la Corte dei Conti condanna in appello quattro ex sindaci ed i quattro ex sindaci in attesa di un possibile ricorso in cassazione o della revocazione chiedono di non pagare le somme imputategli.
«La “Colpa Grave” degli amministratori avvicendatisi rispettivamente alla guida di Casamicciola Terme dall’1985 al 1991 sulla questione “esproprio ex Hotel Napoleon”, non era conoscibile, a farla emergere, fu solo un debito fuori bilancio, riconosciuto dallo stesso Consiglio Comunale e liquidato in via transattiva dalla commissione straordinaria di liquidazione per le passività pregresse, le stesse passività che furono poi la causa del dissesto finanziario del Comune…».
È questo l’assunto con cui la Seconda Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti ha rigettato la formula di difesa degli appellanti alla sentenza di primo grado nella qualità di Sindaci, chiamati in giudizio dal Pubblico Ministero Regionale. In realtà più che i fatti ha decretare la sentenza è stato un dato di fatto, ovvero l’avvocato della difesa, il professore Palma, non si è presentato all’udienza prevista, lasciando che tutto andasse come doveva andare. Condanna al pagamento di Euro 77.468,00 per Manzi Angelo, per Conte Giuseppe e Iacono Parisio ad Euro 51.645,00 e per De Siano Abramo ad Euro 25.822,00, oltre gli interessi legali e le spese processuali. Ora lo stesso De Palma avuta la nota del segretario comunale che per conto del primo cittadino D’Ambrosio deve recuperare le somme dovute scrive che « Il procedimento giurisdizionale a carico dei patrocinati non si è ancora concluso, essendo gli stessi in procinto di presentare, da un lato ricorso per revocazione presso la stessa Corte dei Conti…da un altro ricorso innanzi alla Corte di Cassazione essendo da poco giunti a conoscenza di alcuni atti che hanno posto in evidenza il difetto di giurisdizione del giudice contabile ». inoltre sempre stando alle convinzioni della difesa motivo in più per non pagare le somme richieste per il danno subito dall’ente locale in riferimento alla vicenda c’è una situazione sempre di natura giurisdizionale e penale legata alla vicenda ed a carico di altre persone coinvolte nella cessione dell’ex Albergo “Napoleon”, la prossima conclusione del quale potrebbe far cambiare l’esito del giudizio di condanna pronunciato.
La vicenda trae origine dal fatto che il Comune di Casamicciola Terme, decise di acquistare il complesso immobiliare ex Hotel Napoleon per destinarlo a nuova sede municipale, allo scopo attivò l’espropriazione per motivi di pubblica utilità e dispose l’occupazione del bene.
Il decreto di acquisizione temporanea fu impugnato dai proprietari dinanzi al TAR della Campania che ne sospese l’efficacia in sede cautelare. Nel contempo vi fu anche la richiesta di un risarcimento dinanzi al Giudice Ordinario che si concluse con la condanna dell’Ente locale, così come in sede amministrativa vi furono esiti negativi in primo ed  in secondo grado sempre in riferimento alla iniziativa dei proprietari.
Una successione di fatti e circostanze protrattesi per oltre un ventennio, a partire da importi dovuti per indennità e risarcimenti da occupazione, passando attraverso valutazioni immobiliari e pareri di congruità tariffaria diversi e rilasciati anche a distanza di brevissimo periodo l’una dall’altra per arrivare alla tanto agognata acquisizione del bene nel patrimonio comunale. Una acquisizione giunta addirittura a procrastinarsi tra acredini e veleni, con reciproci scambi di accuse, querelle tra singoli protagonisti della vicenda e sindaci di nuova generazione, in sede di ultimo Collegio con il rigetto dell’appello proposto dai primi cittadini Manzi, Conte, Iacono e De Siano condannati per Colpa Grave in relazione ai danni subiti per “l’illecita occupazione dell’immobile” proprio quando tutto sembrava potersi concludersi addirittura con l’assoluzione o il versamento di pochi euro.
Dunque l’ipotesi incompatibilità per quattro degli esponenti politici più autorevoli del paese si fa sempre più seria vista la volontà di non versare quanto richiesto dall’Ente locale e dunque possibile motivo dell’insorgere di contenziosi. Motivo di decadimento di uno degli esponenti di spicco dell’attuale minoranza consiliare, Giuseppe Conte e le future velleità degli altri tre. La revocazione o il Ricorso in Cassazione sono ora le due ipotesi della nuova fase per una vicenda che non mancherà in quanto a colpi di scena e che di certo non è conclusa ne in tribunale ne tra i banchi della politica. Infatti Giuseppe Conte come Rutelli, condannato in sede di giustizia amministrativa continuerà ad essere a capo dell’opposizione di governo vista l’attuale insussistenza di condizioni di incompatibilità e se, nel caso non dovesse saldare il debito imputatogli, solo allora  andrebbe a trovarsi nella situazione di dover abbandonare la sua posizione di consigliere. Tutte ipotesi che l’iter procedurale della giurisprudenza attuale posticipa ad una prossima data.
Per Manzi , Conte, Iacono e De Siano resta almeno la consolazione della compensazione delle spese per una situazione che ha davvero dell’incredibile e dell’increscioso, nebulosa e poco chiara persino per uno studio legale di comprovata fama come quello del Prof. Palma. Male che vada ci si può sempre rivalere sul legale per cattivo patrocinio, nel caso venga acclarato l’errore interno o ricominciando con la Corte dei Conti se è stata quest’ultima a non effettuare la notifica, l’ultima spiaggia resta sempre la Cassazione.
In ragione di ciò, gli stessi ex primo cittadino, con propria firma chiedono la sospensione del procedimento di esecuzione della sentenza  della Corte dei Conti, la quale come evidenziato da dottor Palma non è ancora passata in giudicato, pendendo avverso la stessa le procedure Revocazione e Ricorso in Cassazione. una sospensiva che il segretario comunale sembra avere accolto con la procedura del silenzio assenso ma che nella forma e nella sostanza sembra non essere valida e frutto di una forzatura. Questo anche in considerazione della diversa procedura attuata dallo stesso municipio di Casamicciola Terme, riguardo le richieste analoghe di risarcimento fatte dai proprietari dell’ex Hotel Napoleon. Procedure giudiziarie decretate attraverso ingiunzione legale di pagamento. Un pagamento che il comune non ha però potuto scongiurare in attesa della proclamazione dell’ultima sentenza della Cassazione come invece cercano di fare gli ex primi cittadini.
Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 19:02