Napoli: Savoldi a Radio Club91: “Insigne migliore in campo contro la Lazio. Sarri? Ha dato sicurezza ai giocatori” Stampa
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NapoliNews - Cronaca
Scritto da Francesca Cicatelli   
Giovedì 24 Settembre 2015 13:28

Napoli: Savoldi a Radio Club91: “Insigne migliore in campo contro la Lazio. Sarri? Ha dato sicurezza ai giocatori”

Beppe Savoldi è intervenuto a Radio Club91, ai microfoni di Samuele Ciambriello e Sonia Sodano durante il programma Globuli Azzurri: “Napoli ha giocato perfettamente – commenta Savoldi -, Insigne ha giocato ottimamente e si è confermato come leader di questa squadra che quando accende la lampadina non è secondo a nessuno. Inventava giocate superbe ed intelligenti per i compagni. Higuain? E’ uno dei numeri 9, un attaccante vero, tra i migliori dieci al mondo che rientrano in questa categoria. E’ facile dire che l’allenatore da il 101% quando i giocatori danno il 100%. Il 4-3-3 funziona perché funzionano i giocatori, dipende sempre da chi va in campo secondo le loro caratteristiche. Certo è che c’è stata più compattezza grazie a questo schema, ma è chiaro che se i giocatori stanno bene allora è ovvio che, a seconda del loro ruolo, si possono provare tante soluzioni”. Francesca Cicatelli
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Napoli: Gigi Pavarese a Radio Club91: ”Napoli ancora non al 100% fisicamente. Sarri? E’ migliorato nella comunicazione

Gigi Pavarese a Radio Club91: ”Napoli ancora non al 100% fisicamente. Sarri? Mi è piaciuta la sua analisi in conferenza Stampa”
Gigi Pavarese è intervenuto a Radio Club91, durante il programma Globuli Azzurri condotto da Samuele Ciambriello e Sonia Sodano durante il programma Globuli Azzurri: “Da un punto di vista fisico non è il miglior Napoli, secondo me – ammette Pavarese -. Le prime partite avevano denotato questo calo, avevamo visto il vero Napoli a pezzetti nelle precedenti partite, ora finalmente lo abbiamo visto per 90 minuti. L’analisi di Sarri mi ha fatto piacere, perché ha dato merito ai suoi giocatori e si è assunto tutte le responsabilità della falsa partenza. Con Koulibaly ha ammesso gli errori pubblicamente perché la partita è andata in un certo modo, ma per il resto lo ha elogiato con grande enfasi. A centrocampo, con l’apporto degli esterni d’attacco, è riuscito a creare superiorità numerica e schiacciare così la Lazio.
Francesca Cicatelli
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Napoli: "Finché siamo stelle va tutto bene ma la musica é effimera e la mia vita é incertezza

"Finché siamo stelle va tutto bene ma la musica é effimera e la mia vita é incertezza". Intanto "Confesso i miei fan" Ma non chiamatela miss perfezione, "sono solo meticolosa" e "combatto l' ansia del futuro spaccandomi in quattro con i sogni da realizzare. Rivoluziono il mondo pacificamente come Gandhi". Dolcenera ai microfoni di Radio Club 91 nel programma "91MilaBaci" rivela come l'incontro con il pubblico sia sempre molto viscerale, "sono colloqui lunghissimi" in cui le piace capire chi ha "di fronte. Sono curiosa - dice l'artista che sarà alla Feltrinelli di piazza Garibaldi a Napoli domani 23 settembre -  di scoprire con chi sto comunicando, chi sono i miei fan, con quale parte dell'Italia sto interagendo".
E in tour ha ritmi da vera stacanovista se afferma che avrà "una medaglia d'oro alla resistenza". La musica la diverte è "un mondo da esplorare - dice - si può sempre imparare a sorprenderci. Mai adagiarsi. Combatto l'ansia del futuro con l'impegno, i sogni da realizzare spaccandomi in 4 per raggiungere gli obiettivi"
Professa la non violenza e vorrebbe cambiare il mondo "con una rivoluzione pacifica come Gandhi". In campo musicale non smette di cercare l' ispirazione. La musica è per Dolcenera un "mondo colorato e edulcorato, ma non sono una totale accentratrice, non faccio tutto da sola nel lavoro accanto a me ci sono dei musicisti capaci. Comincio a essere insopportabile quando mi atteggio a signorina maestrina ma non sono perfetta, solo meticolosa".
Universale, l'ultima traccia del suo nuovo album è "un testamento: contorta come me".E sui talent: "Se fossi un giudice sarei molto severo. Potrei raccontare ai giovani tutto quello che so sulla musica
andando oltre l'interpretazione vocale".
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Napoli: Franco Pepe, il maestro pizzaiolo di "Pepe in Grani" e consulente del Ministero dell'agricoltura a Radio Club 91 ai microfoni di "Sapori di Sera" con Roberto Esse

Franco Pepe, il maestro pizzaiolo di "Pepe in Grani" e consulente del Ministero dell'agricoltura a Radio Club 91 ai microfoni di "Sapori di Sera" con Roberto Esse: "non allontanatevi dalla pizza per paura di non digerirla. La pizza non deve essere solo buona ma sana. Con i ministri Martina e Giannini abbiamo pensato di creare una scuola seria di pizzaioli. Con un corso di tremila euro in 15 giorni non si forma un pizzaiolo. L'alberghiero dà molto alla cucina, agli chef anche se molte volte le competenze apprese a scuola sono obsolete e abbiamo bisogno di una vera scuola di pizzaioli. Attualmente gli chef e i pizzaioli non possono attingere a nessuna scuola. E' importante dare dignità a questa categoria con qualifiche specifiche, farla erudire ed elevare. E la formazione non può essere solo un corso tecnico che insegna come fare la pizza ma occorre insegnare anche altre materie. E non è detto che si esca pizzaioli da una scuola ad hoc. Io ad esempio ho un diploma Isef e una specializzazione di sostegno"
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Napoli: "Era meglio quando eravamo poveri: la mia famiglia si è disgregata per i soldi

"Era meglio quando eravamo poveri: la mia famiglia si è disgregata per i soldi. Ella Jane Fitzgerald mi chiede un autografo per suo figlio. Se fossi nata in Inghilterra sarei dama oggi. La pigrizia mentale è una malattia latina. Mi sono allontanata dalle scene perché c'è gente che non ti lascia crescere. Le radio non hanno trasmesso la nuova Pavone ma prima o poi. Per Napoli provo affetto dal 1963, è una fede che dura da una vita. Non mi ha mai delusa in qualsiasi cosa sia al teatro che ai concerti, è una città che mi adoro".
Così Rita Pavone ai microfoni di Radio Club 91 nel programma I Radioattivi con Ettore Petraroli che racconta: "ebbi la gioia di ascoltare la Fitzgerald  una mattina durante alcune prove mentre martirizzava un fazzoletto bianco tra le mani e dopo la diretta alla sera Ella è venuta bussare alla mia porta e mi ha chiesto l'autografo per il figlio 15enne". E rimpiange l'America che l'avrebbe "preparata diversamente. Lì hanno il musical nelle vene, come noi abbiamo il melodramma. Inoltre non se la tirano e sono professionali".
La cantante dopo un periodo iniziale legato ai successi che l'hanno resa icona pop si è quasi ritirata dalle scene per poi tornare nel 2013 con Masters e si sfoga: "E' inutile avere un capolavoro in un cassetto se non te lo fanno aprire. Solo Enrico Ruggeri mi ha invogliato a scrivere e mi ha detto che sono brava".
La Pavone che ha avuto momenti di silenzio e allontanamento dalle scene spiega che le radio non l'hanno agevolata: "se nessuno passa i toui pezzi nessuno può conoscerli. E' stato un momento difficile me ne sono fatta una ragione, non ci ho pianto ma con il tempo queste perle verranno alla luce e potranno essere determinanti per capire anche cosa ho fatto in questi anni di silenzi. C'è gente che non ti lascia crescere".
E' legata all'ultimo album che ha decretato il ritorno sulle scene nel 2013. "Masters mi ha permesso di dimostrare che Rita Pavone non è solo Geghegè che era quello che gli altri volevano e si aspettavano da me"
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Napoli: Mister Eugenio Fascetti ai microfoni di Sonia Sodano e Pasquale Ciambriello in Globuli Azzurri su Radio Club 91

Mister Eugenio Fascetti ai microfoni di Sonia Sodano e Pasquale Ciambriello in Globuli Azzurri su Radio Club 91: "Il pareggio Carpi Napoli? Il Napoli non può perder tempo. Squadra che vince non si cambia. La partita con la Lazio è stata stupenda non capisco perché per recuperare Valdifiori si debba perdere un giocatore come Jorginho. Non capisco il filo logico dei cambiamenti di Sarri. Valdifiori? Sarri lo conosce meglio di tutti. Ma una cosa è giocare nell'Empoli, un'altra a Napoli. E il Valdifiori di oggi è l'ombra di quello dell'Empoli.
Il Napoli ha cali di tensione. Il Carpi è una squadra ostica e il Napoli ha giocato in 20 metri quadri. E' dipeso anche dall'avversario non c'era lo spazio per giocare. La difesa del Carpi è a ultracatenaccio".
Mister Fascetti è preoccupato per il prossimo match Juve -Napoli di sabato. "Entrambe le squadre - dice - sono state fermate dalle squadre piccole. Lo scontro prossimo lascia prevedere una patita difficile e tattica. Sarà una partita a scacchi, guai a chi subisce il primo gol. Se la Juve perdesse sabato napoli Juventus potrebbe essere un dramma la juve non può permettersi di perdere".  
Francesca Cicatelli
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Napoli: Il procuratore Franco Zavaglia ai microfoni di Radio Club 91 nel programma Globuli Azzurri con  Sonia Sodano e Pasquale Ciambriello

Il procuratore Franco Zavaglia ai microfoni di Radio Club 91 nel programma Globuli Azzurri con  Sonia Sodano e Pasquale Ciambriello commenta il Napoli di Sarri dopo le 5 partite di campionato:  "la maggior parte delle squadre che hanno cambiato allenatore ad eccezione dell'Inter hanno una fase di assestamento. Qualcosa che non va.
Serve qualche giornata di rodaggio e poi faranno la loro figura il loro campionato.
Il Pipita Higuain dà sempre un apporto al Napoli nella maggior parte delle azioni offensive.
La squadra si è difesa anche con un certo ordine.
Aquilani tra gli azzurri?
Di vero c'era ben poco altrimenti non sarebbe andato in Portogallo.  
Evidentemente i calciatori di origine italiana cominciano ad avere qualche problema in italia
questo per le norme che frenano la crescita dei calciatori italiani.
Ebbi mandato dalla Juve per portare Neymar in Italia nella primavera 2010 ma poi il padre di oppose e chiuse con il Barcellona.
Il match di sabato prossimo Napoli - Juve? Viste le difficoltà delle due squadre hanno incontrato nella fase iniziale del campionato sarà una partita interessante auguriamoci che ci sia uno spettacolo vero per il calcio italiano e che facciano una bella figura a livello europeo
mi auguro che sia una partita di grande intensità che onora il blasone delle due squadre".   
FRANCESCA CICATELLI
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Napoli: Ritorna il cantante Paolo Vallesi: "Non ho cambiato voce per colpa del fumo

Ritorna il cantante Paolo Vallesi: "Non ho cambiato voce per colpa del fumo. Ma perché sono cresciuto. D'altronde per Baglioni è stato lo stesso. Non so se ha fumato l'impossibile" e lancia un appello a Conti "fiorentino come me: l'anno prossimo vorrei partecipare a Sanremo. Fare la spesa è diventato un incubo. La mia battaglia quotidiana è il supermarcket. Mi chiedono: ma canti ancora?  Se non ti vedono in televisione non esisti. In realtà ho fatto tante cose: ho scritto colonne sonore e prodotto emergenti. Io sex symbol? Arricchite gli ottici, arrivo esimo dal punto di vista estetico. Ma ho il grigiore in testa che piace alle ragazze e miglioro come il vino". Così Paolo Vallesi ai microfoni di Radio Club 91 nel programma I Radioattivi con Ettore Petraroli che scherza su età e beltà e parla dei suo tour in Europa. In oltre un decennio di assenza dalle scene ha continuato a suonare in giro per il mondo e messo su famiglia. "Non si esiste solo in tv - dice - o al Festival di Sanremo anche se lo conduce un fiorentino come Carlo Conti". E proprio al conduttore conterraneo fa un appello: "il prossimo anno vorrei andare al Festival - si augura - così potrei rispondere a tutti quelli che non mi vedono". L'artista esce con il nuovo singolo "Il Bello che c'è" che anticipa un album che uscirà il 28 ottobre con 12 nuove canzoni e dichiara di non sentirsi un sex symbol anzi di "non esserlo mai stato ma - scherza - negli anni 90 gli ottici hanno fatto affari d'oro: chi mi vedeva bello, come chi mi vede bello ora, ha qualche problema di vista. Spero piuttosto di essere considerato più per le canzoni e altro, perché arrivavo esimo dal punto di vista estetico. Adesso sono migliorato come il vino che crescendo migliora. Ho il giusto di capelli bianchi, quel grigio scuro che tanto piace alle ragazze". E confessa il vizio del fumo anche se "è un vizio che voglio togliere. Mio figlio quotidianamente mi fa sentire in colpa. Ma il mio nuovo vocione non è dovuto al fumo quanto piuttosto alla maturazione professionale ed umana. Anche se ascolti la voce di Baglioni  è diversa da un tempo, non so se abbia fumato l'impossibile ma credo sia dovuto alla crescita".
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Napoli: Facchetti a Radio Club91: “Napoli – Juve partita di cartello. Papà? Avrebbe voluto giocare a Napoli”


Gianfelice Facchetti, figlio del compianto Giacinto Facchetti, ex bandiera dell’Inter degli anni ’60, è intervenuto ai microfoni di Radio Club 91, durante il programma Globuli Azzurri condotto da Samuele Ciambriello e Sonia Sodano : “Napoli - Juve è sempre una partita molto calda – commenta Facchetti-. La piazza ovviamente risponde a certe partite sempre presente, al Napoli finora è mancata un po’ di continuità e questa è l’occasione migliore per tornare a correre e dimostrare molto. Difronte c’è la squadra che ha rischiato di vincere la Champions e che ha dominato in Italia per 4 anni, quindi non è una partita semplice al di là del momento. Se i vari Hamsik e Callejon faranno la loro parte allora il Napoli avrà buone chance di portare a casa un risultato positivo”.  Gianfelice ha parlato anche del padre, Giacinto Facchetti:  “Tra mio padre ed il Napoli c’è stato sempre un filo speciale – ammette Facchetti-. Lui diceva sempre che se ci fosse stata un’altra squadra in cui avrebbe voluto giocare sarebbe stato il Napoli. Visse una delle serate più bella della sua vita in semifinale all’Europeo del 1968 con il lancio della monetina che decretò il passaggio in finale dell’Italia, proprio a Napoli”.
Pavan a Radio Club91: “In campo Buffon e Morata. Hamsik? Alla Juve sarebbe divenuto l’erede di Nedved”
Massimo Pavan, vicedirettore della testata giornalistica TuttoJuve.com, è intervenuto ai microfoni di Radio Club 91, durante il programma Globuli Azzurri condotto da Samuele Ciambriello e Sonia Sodano: “C’è sempre grande attesa per Napoli –Juve, anche se in questo momento non è una partita da vertice. C’è sempre una grande rivalità che è nata negli anni, l’anno scorso c’era la sfida nella sfida tra Tevez ed Higuain. Domani in campo Buffon, mentre potrebbe rientrare Evra in campo al posto di Alex Sandro ed al posto di Lichtsteiner dovrebbe essere adattato Padoin. In attacco Dybala e Morata, al massimo giocherà Pereyra.
Pensavo che la Juve potesse vivere la svolta dopo la partita contro il Manchester. Questa della Juve è una rosa altamente competitiva e, non ha nulla in meno dell’anno scorso, eppure con il Frosinone si sono visti passi indietro. Hamsik? E’ stata una trattativa in gran segreto. Marek poteva essere un grande erede di Nedved e sarebbe stato utile, ma lui è una bandiera ed è giusto che resti a Napoli”.       
Mazzola a Radio Club91: “Al Napoli serve un leader che sblocchi le partite. Napoli – Juventus? La Juventus ha più pressioni”
Sandro Mazzola, ex bandiera dell’Inter, è intervenuto ai microfoni di Radio Club 91, durante il programma Globuli Azzurri condotto da Samuele Ciambriello e Sonia Sodano: “ Difficile trovare il cammino giusto – ammette Mazzola -. Il Napoli sta facendo un ottimo campionato, in queste ultime partite è mancato l’uomo che si caricasse la squadra sulle spalle. Il Napoli ha i giocatori per rendere impenetrabile la difesa, ed anche quelli per sfondare le difese schierate. In questo momento per i calciatori d’attacco c’è forse un momento di appannamento, e mi riferisco all’ultima partita con il Carpi. Trovare un leader non è semplice ma sono in molti i candidati. Inter? In questo momento ha compattezza e determinazione che non ha mai avuto.  La grande squadra dev’essere così, cinica e forte, soprattutto sanno non prendere gol. Napoli – Juventus? E’ una partita importantissima per la Juve che se domani non fa risultato è un dramma. La responsabilità del risultato è tutta dei bianconeri”
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