Napoli: Vertenza legale nazionale degli addetti ai call center Stampa
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NapoliNews - Cronaca
Scritto da Slai Cobas   
Lunedì 13 Luglio 2015 08:51

Napoli: Vertenza legale nazionale degli addetti ai call center

Napoli - Vertenza legale nazionale degli addetti ai call center: impugnate dai lavoratori continuano ad essere  riformate in Corte di Appello le sentenze che in primo grado avevano dato ragione all’azienda.
NUOVA CONDANNA DI VODAFONE–OMNITEL DALLA CORTE DI APPELLO DI NAPOLI CHE DISPONE IL REINTEGRO DI ALTRE DUE ADDETTE AI COLL CENTER PRECEDENTEMENTE TERZIARIZZATE  
Con dispositivo di sentenza emesso lo scorso 7 luglio 2015 e su ricorso dell’avv. Arcangelo Fele per l’ufficio legale dello Slai cobas,  la Corte di Appello del Tribunale di Napoli ha accolto la domanda di reintegra al lavoro presso la “casa madre” presentata da Rita Del Peschio e Tiziana Esposito, già addette ai call center del colosso delle comunicazioni di Vodafone-Omnitel e successivamente terziarizzate a Comdata srl in seguito all’accordo di settore siglato nel novembre 2007 tra Vodafone, sindacati confederali e Ministro del lavoro, accordo poi impugnato dagli addetti ai call center.  La sentenza dello scorso 7 luglio segue quella di analogo tenore ancora decisa a favore della reintegra di altri due lavoratori dei call center all’epoca terziarizzati da Vodafone - Omnitel a Comdata ed emessa dal Tribunale di Napoli in Corte di Appello il 13 maggio 2014. La decisone della Corte: “in accoglimento dell’appello ed in parziale riforma dell’impugnata sentenza, dichiara l’inefficacia, nei confronti delle odierne appellanti, del contratto di cessione di ramo d’azienda intervenuto tra Vodafone Omnitel N.V. e la società Comdata Care spa, già Comdata srl e, per l’effetto, dichiara la sussistenza dei rapporti di lavoro subordinato tra Del Peschio Rita ed Esposito Tiziana e la società Vodafone Omnitel  appellata ed ordina alla stessa di ripristinare la concreta funzionalità di tali rapporti con mansione equivalenti al livello di inquadramento rivestito prima del trasferimento;”.
“Queste sentenze della Corte di Appello di Napoli fanno finalmente giustizia su trasferimenti illegittimi e strumentali dei lavoratori in aziende create ah hoc per abbattere i costi con la precarizzazione dei contratti di lavoro funzionale alla successiva espulsione dal ciclo produttivo”… dichiara l’avv. Arcangelo Fele… “basti pensare che da subito, dopo il trasferimento, gli addetti ai call center hanno continuato ad utilizzare gli stessi programmi e lo stesso software in uso in Vodafone e pertanto l’oggetto della cessione non è mai stato funzionalmente autonomo come è invece previsto per l’istituto del trasferimento di ramo d’azienda disciplinato dall’art. 32 Dl 10 settembre 2003 n 2761”.
“Queste importanti sentenze portano un nuovo e forte impulso” dichiara lo Slai cobas … ”al vasto contenzioso giudiziale che è di fatto divenuto una sorta di “vertenza nazionale degli addetti ai call center ex Vodafone-Omnitel” avviata negli anni scorsi dai lavoratori all’indomani delle esternalizzazioni del settore con ricorsi al giudice del lavoro presentati nei tribunali di tutta Italia. Intanto siamo in attesa di altre sentenze in appello già fissate a Napoli ed in altre città per gli ex addetti ai call center di Vodafone-Omnitel: il ns obiettivo è arrivare forti di numerose sentenze positive all’ultimo grado di giudizio in  Corte di Cassazione!”.  
Slai cobas - coordinamento provinciale di Napoli - Pomigliano d’Arco, 13 luglio 2015
Sindacato dei Lavoratori Autorganizzati Intercategoriale  
S.L.A.I. cobas
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