Napoli: Lettera al Presidente Napolitano ... Stampa
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NapoliNews - Cronaca
Scritto da Nicola Lamonica   
Mercoledì 22 Ottobre 2014 11:10

Napoli: Lettera al Presidente Napolitano ...

Lettera all’Ill.mo Presidente della Repubblica, On Giorgio Napolitano
Il Presidente Sandro Pertini starebbe oggi facendo le barricate per bloccare sblocca italia
Ill.mo Sig. Presidente,  Giorgio Napolitano, ho avuto il piacere di stringere la mano del Presidente Pertini, nel cuore del cratere del terremoto del novembre dell’80 dove ero accorso quale volontario coordinatore dei tanti lavoratori volontari dell’Enel della Campania e della distribuzione delle molte  risorse di ogni natura, alimentare, sanitaria, materiale tecnico, che  in soli due giorni avevamo raccolto.

L’amato Presidente Pertini  ci disse che mai più vi  sarebbe dovuto essere lo sfascio della Stato come si era verificato per quel terremoto e inviò  al Paese  un messaggio di infinita valenza coniugando indissolubilmente prevenzione e protezione dei cittadini e delle future generazioni, e beni e  valori naturalistici, storici  e culturali del Paese.
Il decreto Sblocca italia  costituisce purtroppo per la gran parte dei suoi contenuti,  un terremoto
molto più devastante del terremoto dell’Irpinia per le catastrofiche conseguenze che avrà se convertito in legge.  
Ormai i tempi per la salvezza del Paese si riducono sempre di più ed io, la rete di cui sono il Presidente,  come penso la grandissima  moltitudine di cittadini e di associazioni mobilitate  per bloccare lo sblocca Italia  vorremmo  che  riflettese direttamente, con esperti e consiglieri di grande onestà intellettuale sulla portata nefasta degli articoli Artt. 7 . 8. 17, 25, 26, 33,  34,  35,  36, 37, 38 e 39: violenze incaccellabili e soprattutto irriversibili sì da convicerla ad intervenire per bloccare il decreto.
Il presidente Sandro Pertini oggi sarebbe  sulle barricate per salvare il Paese e siamo certi che da Presidente della Repubblica  non avrebbe mai  promulgato tale decreto.
Come potrà Ella parlare in futuro di democrazia e partecipazione quando si cancella ogni volontà popolare e territoriale  come per il caso dell’acqua bene comune, dell’inceneritore di Napoli EST, del  futuro di Bagnoli?  Come potrà parlare , di ambiente, natura. paesaggio, storia e  cultura, di lavoro e sviluppo sostenibili   quando con il decreto si autorizzano ricerca e  perforazione  per la estrazione di petrolio e più in generale di idrocaburi  in  incomparabili mari e coste fino Golfi di Venezia, delle Isole Egadi, di Napoli e Salerno?
Questa,  Sig. Presidente,  è la realtà di oggi; non la si può ignorare o fingere di non conoscere; chiunque la sostiene ne è consapevole e pienamente corresponsabile.
Con i più ossequiosi saluti
Antonio D’Acunto, Presidente Rete Campana Civiltà del Sole e della Biodiversità.
Napoli 22, Ottobre 2014


 

Ultimo aggiornamento Domenica 26 Ottobre 2014 11:32