Bologna: Riconoscimento adozione bimba a coppia di lesbiche: attentato alla democrazia! Stampa
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BolognaNews - Cronaca
Scritto da Il Consigliere regionale Dott. Fabio Filippi   
Lunedì 01 Settembre 2014 09:38

Bologna: Riconoscimento adozione bimba a coppia di lesbiche: attentato alla democrazia!

Per la prima volta in Italia, attraverso il Tribunale per i Minorenni di Roma, è stata riconosciuta l'adozione di una bambina che vive con una coppia omosessuale formata da due lesbiche italiane che si erano sposate all'estero. La bimba è figlia biologica di una sola delle due donne, avuta sempre all'estero anni fa tramite la procreazione assistita eterologa. Le lobby omosessuali esultano, è questo il grave errore che più ci rattrista.Un’adozione del genere anche se fatta per estrema necessità, non è certamente da sbandierare ai quattro venti, noi cattolici, il sottoscritto e gli italiani che si riconoscono nella Costituzione Italiana siamo seriamente preoccupati, è stato creato un precedente gravissimo, un'assurda fuga in avanti e una pericolosa forma di anti-democrazia contro la famiglia autentica.
Il Giudice ha codificato una scelta etica e bioetica molto discutibile, sostituendosi al legislatore e ignorando il volere del popolo che elegge i propri rappresentanti i quali solamente hanno la titolarità per indirizzare il legislatore su temi così delicati. Non va dimenticato che in Italia, fortunatamente, giustizia e politica sono due poteri indipendenti e separati; non dovrebbero mai verificarsi ingerenze fra i due sistemi.
Oggi non esiste alcuna legge italiana che preveda l'adozione di bambini da parte di coppie omosessuali: è assurdo che un Giudice un giorno si alzi la mattina e sancisca che invece è possibile attraverso una Sentenza. E' stata quindi una decisione che corrisponde ad un attentato alla democrazia!
Non vorrei che si creasse la prassi di Sentenze usate come clave per scardinare l'etica e la biotica italiana. I Giudici facciano il loro mestiere seriamente.
I giudici applichino le leggi, senza inventarne delle nuove,lascino certe scelte alla politica scelta dal popolo.
Ai nascituri e a tutti i bambini italiani va garantito il diritto di poter chiamare “mamma” e “papà” i propri genitori all'interno di una famiglia naturale, costituzionalmente intesa, formata da un uomo e da una donne, senza creare confusioni nemmeno di nomi. La famiglia è una e una soltanto: quella formata dall’unione di un uomo ed una donna, le altre non sono famiglie ma unioni di diverso tipo che non devono assolutamente confondere i cittadini e tantomeno i bambini,
Fabio FILIPPI
Gruppo Assembleare Forza Italia
Fabio Filippi
Bologna, 02/09/2014