Forio: Commento Foriano, Sorridi alla vita che la vita sorriderà a te, che tristezza, operai evi 10 - 0 Stampa
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ForioNews - Cronaca
Scritto da Peppe D'Ambra   
Martedì 09 Luglio 2013 16:50

Commento Foriano, di Peppe D'Ambra

Sorridi alla vita che la vita sorriderà a te

CHE TRISTEZZA
Solo figuracce alla prima uscita per Francesco III
Le previsioni c’erano tutte e, come per quelle meteorologiche, mai precise come in questi giorni, così è stato anche per la corazzata di Francesco III. La prima seduta di Consiglio Comunale è stata una vera e propria Waterloo per il vecchio democristiano circondato da tanti neofiti di belle speranze che nulla hanno saputo controbattere ai tanti rilievi precisi dei due membri dell’opposizione. L’unica certezza che rimane e che di sedute pubbliche del civico consesso ce ne saranno davvero poche, solo quelle previste dalla legge.

Troppa differenza, a livello politico, fra i due dell’opposizione e la quasi maggioranza dei consiglieri comunali di maggioranza, che,al di la di qualche sorrisino di compiacenza o di qualche stupida battutina, sui lunghi intervento dei due consiglieri di opposizione, nulla hanno saputo dire sulle tragiche condizioni in cui versa il paese. Eppure molte erano le speranze che, il folto pubblico presente lunedì sera, aveva riposto nella nuova maggioranza; dire che se ne sono tornati nelle loro case insoddisfatti è davvero un eufemismo, ma solo gli stupidi potevano pensare che ci sarebbe stato un repentino cambiamento di rotta rispetto al passato. Il puntiglioso intervento del Consigliere di opposizione Savio ne ha messo in risalto moltissime di cose che non vanno, mentre i consiglieri di maggioranza ascoltavano senza capirne l’importanza. Cosa intende fare Francesco III e la sua ciurma davvero non si è capito ne prima ne dopo, solo aria fritta, come è sempre stato da parte dei vecchi democristiani, sorrisini, battutine soprattutto quando si accusava il colpo durante i lunghi interventi dei due dell’opposizione. Certo arrivare a minacciare i due consiglieri di opposizione si è davvero toccato il fondo; togliere finanche la parola, dopo che già non possono contare nulla nella gestione della cosa pubblica, è una offesa alla democrazia partecipativa. Per il momento ripeto nulla di nuovo all’orizzonte solo una continuazione con il passato, in un momento di forte congiuntura che si apprestano a vivere tantissimi foriani, continuare a spendere oltre 120 mila euro di denaro pubblico, all’anno solo per il gabinetto di segreteria del Sindaco rappresenta un ulteriore schiaffo ai tanti giovani foriani che stanno aspettando da tempo una occasione di lavoro. Invece solo atteggiamenti degni della Democrazia Cristiana del passato, fatti di bugie palesi e di prese in giro dell’avversario quando non si potevano confutare le loro tesi. Sarà davvero duro per Forio uscire fuori dalla crisi in cui l’hanno lasciata, con la certezza che questi che li hanno sostituiti ce li faranno presto rimpiangere: il che è dire tutto. Ma torniamo alle nostre quotidiane miserie, che viviamo sulla nostra pelle mentre camminiamo per le strade del paese.

OPERAI EVI VIGILI 10 – 0
Durante la mia quotidiana passeggiata, m’imbatto in una delle solite problematiche, che rendono tale sport personale una vera e propria corsa agli ostacoli;m’imbatto, lungo la strada, in un tombino delle fogne da cui fuoriesce un copioso flusso di liquido maleodorante. Mi metto alla ricerca di qualche responsabile per segnalare il fatto, giacché per quella stradina di campagna sono davvero tanti i turisti che transitano quotidianamente a piedi. Incontro prima due vigili che sentita la mia denuncia, mi pregano di portarmi presso il comando di Polizia Municipale, dove avrei trovato il graduato responsabile a cui avrei potuto segnalare il fatto. Pazientemente mi porto verso il comando e sono fortunato perché trovo il graduato indicatomi dai due marescialli, che non mi fa nemmeno aprire bocca e mi comunica che non è più lui il responsabile, perché il Comandante ha vocato a se l’ecologia. Benissimo dico io, ma non può avvisarlo di questo inconveniente e chiedere di prendere i provvedimenti che il caso richiede. La risposta secca, fallo tu sta al piano di sopra; scusa, ribatto, mi puoi far fare una telefonata, no! Da questo numero no! E nemmeno dal numero di quell’altra scrivania, no!Pazientemente faccio le scale e per fortuna m’imbatto, seduto dietro un’altra scrivania nel maresciallo addetto all’ecologia cui faccio presente il caso, la prima cosa che mi chiede se la fogna appartiene al Comune o al Cafi, io rispondo e se non lo sa lei, lo posso mai sapere io, la zona ha capito qual è deve solo segnalare il guasto e chiedere un intervento immediato. No! devo fare prima un sopralluogo e solo dopo chiederò l’intervento. Me ne vado con la consapevolezza che nulla succederà nel breve tempo, anzi sicuramente ci vorranno diversi giorni prima di un possibile intervento riparatorio. Sconsolato mi avvio per la mia strada, quando nei pressi nella Fontana becco addirittura due automezzi dell’Evi sui quali alcuni operai stanno sistemando i loro ferri. Decido di fare loro presente il problema e conpiacere, per prima cosa, vengo ringraziato per la segnalazione, con la promessa che entro la mattina del giorno dopo sarebbe stato risolto il problema. Felice mi riavvio verso casa e ripasso, dopo poco tempo, per la stessa zona, dove mi imbatto nella squadra dell’Evi che aveva deciso, prima di ritornare in sede, di fare un sopralluogo in loco. Aperto il chiusino ci troviamo di fronte ad una montagna di escrementi, che con piacere avrei buttato addosso ai miei interlocutori comunali, che erano la causa della fuoriuscita copiosa di liquido maleodorante; falliti i primi tentativi con i miseri attrezzi in dotazione sul furgone, il chiusino veniva richiuso, con la garanzia che il giorno dopo sarebbero ritornati con gli attrezzi adeguati. Non mi hanno voluto dire il loro nome, li ho fotografati di nascosto, ma sono persone umili, che, al di la del loro lavoro, hanno dimostrato di avere a cuore l’immagine turistica della nostra isola, li ringrazio pubblicamente, perché mi hanno ricordato che su questo scoglio ci sono anche dipendenti pubblici che fanno con onore il loro lavoro, alla faccia di chi seduto dietro una scrivania non ha voluto nemmeno alzare il telefono che noi paghiamo per segnalare l’inconveniente, Francesco III controlla anche questo perché ne va della nostra immagine.