Via Borbonica lato Forio, strada ad alto rischio Stampa
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ForioNews - Cronaca
Scritto da Genny Ferrandino   
Venerdì 05 Maggio 2006 20:00

Via Borbonica lato Forio, strada ad alto rischio

Il primo pomeriggio di martedì u.s. la strada Borbonica lato Forio a poche decine di metri dal luogo dove avvenne il tragico investimento del piccolo Emanuele, ragazzino di Casamicciola che perse la sua giovanissima vita, è stata testimone di un ennesimo incidente stradale che ha visto coinvolto una moto di grossa cilindrata una Honda CDR 600 di colore blu e un motofurgone.

La dinamica dell’incidente è stata di una semplicità unica e non sarà difficile stabilire le colpe atteso che la moto di grossa cilindrata è andata a sbattere sul lato posteriore del motofurgone, che stava entrando nel parco Spadara. Spaventatissimo il conducente del motofurgone che non si era accorto di nulla, altrettanto spaventato il giovane centauro che superato il primo attimo di spavento e constatato che non aveva subito danni fisici rilevanti, si è subito preoccupato delle condizioni della moto, che appariva alquanto malridotta e fra lo sbigottimento dei presenti balbettava e ora chi me l’aggiusta? E chiedeva all’allibito conducente del motofurgone di fargli una lettera dell’assicurazione, ricevendo un netto rifiuto in quanto le colpe dell’incidente sarebbero state proprie le sue. Questo incidente si è verificato, guarda caso e come detto precedentemente, a poche decine di metri da dove un’altra moto provocò un altro incidente in cui perse la vita il piccolo Emanuele.
Alcuni testimoni, abitanti della zona, hanno voluto gridare forte la loro rabbia perché in quel tratto di strada sempre più spesso si notano centauri che l’attraversano a velocità sempre più sostenuta, incuranti dei varchi presenti e delle persone che camminano a piedi.
Un’altra curiosità di questo incidente è rappresentata dal fatto che il giovane centauro, rampollo di una famiglia benestante da poco giunta a Forio per intraprendere un’attività commerciale, pochi mesi fa insieme ad altri amici è stato partecipe di un altro gravissimo incidente, accaduto sul lungomare foriano nel quale una ragazzina di 8 anni corse il serio rischio di perdere la vita e fu salvata solo grazie al prodigioso intervento di un vigile urbano presente che le praticò la respirazione artificiale e un massaggio cardiaco.
Anche in quell’occasione la velocità dei centauri era notevolissima e la povera bambina, a fianco del padre, fu sbalzata molto distante dal luogo dell’impatto. Anche in quella occasione i testimoni presenti dichiararono di aver udito solo il fragoroso rumore delle moto in folle corsa arrestarsi all’improvviso, tragico segnale di un qualcosa di grave, molto grave che sarebbe potuto accadere.
Siamo certi che anche questa volta il giovane centauro troverà facilmente la risposta al suo problema principale di chi gli aggiusterà la moto accidentata. Difficilmente, anche se sarebbe secondo noi utile e necessario, la famiglia gli saprà dire di no!
Noi, nonostante tutto, gli auguriamo e, soprattutto, ci auguriamo ed infine auguriamo anche ai suoi genitori che anche per la prossima volta continui ad esserci una soluzione positiva.
Rimane comunque l’amarezza per il riverificarsi di simili incidenti senza che si senta la necessità di dire a questo giovane di moderare la velocità su strade, quelle isolane, in cui molto facilmente si possono verificare tragici incidenti, come la storia purtroppo insegna.
Ultimo aggiornamento Sabato 04 Aprile 2009 13:57