Calcio, a san Giorgio il Lacco Ameno non riesce l'impresa Stampa
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LaccoNews - Sport
Scritto da Ida Trofa   
Domenica 26 Febbraio 2006 22:29

Calcio, a san Giorgio il Lacco Ameno non riesce l'impresa

In campo domina l’effetto del clima di tensioni e veleni della settimana trascorsa tra polemiche e attacchi reciproci. A pagarne le spese i meno esperti e cinici “padroni di casa”. Soddisfatta comunque la tifoseria attaccata ad un gruppo espressione di un calcio genuino e sano che non ha affatto tradito le aspettative nonostante il risultato.

Disdicevole ed indegno l’atteggiamento della tifoseria avversaria che ha fatto oggetto di sassaiola e lancio di bottiglie di vetro le gradinate retro porta destinate ai supporters lacchesi che con signorilità avevano ceduto la tribuna centrale a chi poi non ha voluto neppure pagare il biglietto d’ingresso.

Eppure la ben augurante coincidenza con la ricorrenza della Santa Patrona aveva trascinato allo stadio, in terraferma, sul campo neutro oltre 500 tifosi lacchesi, più che nel derby d’andata, per un fatto storico epocale, carica di significato. Eppure l’astio e l’interesse ha saputo rovinare tutto, tutto quanto poteva esserci di buono in una grande giornata di sport. Intanto tra una nonna ed un ragazzino sbarbato che rimane a casa per il timore di possibili conseguenze violente resta notabile la presenza sulle gradinate rossonere dei rappresentai delle tifoserie e della società di squadre come l’Ercolanese, il Succivo, la Puteolana ed il San Giorgio stesso, passando poi per il Forio di Mister Iovine di ritorno dal match mattutino. La sconfitta non frena l’entusiasmo dei supporter, comunque soddisfatti della prova e dello spirito dei propri beniamini, plauditi ed incitati al termine della gara. Resta il rammarico per gli ingiusti ed incivili attacchi della tifoseria avversaria che prima di forzare i cancelli di accesso sono stati autori di sassaiole e lanci di bottiglie di vetro ai danni degli spettatori sistemati nella parte più angusta del campo, dietro la porta, per consentire alla tifoseria dell’Ischia di stare più comodi e sicuri.
Davvero una grande immagine resa al pubblico di terraferma da parte di chi con una grande “corazzata” voleva portare alto il nome dell’Isola d’Ischia. Assurdo ed innammissibile l’atteggiamento degli ultras, più una baby gang che altro in verità che non volendo pagare il biglietto d’accesso, 20 euro di cui 5 devoluti in beneficenza sin a qualche minuto dopo l’inizio dell’incontro ha causato disordini e difficoltà alle forze del servizio d’ordine tanto da determinare l’accesso libero alla tribuna laterale per motivi di ordine pubblico. E per fortuna che L’Ischia a vinto altrimenti ben altre sarebbero stati gli esiti utili a placare la violenza e la barbarie degli “ischitani” che sin dall’inizio hanno dato prova del loro grado d’inciviltà. Un tifoso dell’Ercolanese ha così commentato le scene e le rimostranze: « Dovunque vadano collezionano figuracce, mostrando un astio ed una violenza assurda ed inaudita che da sola pur non giustificando richiama altra violenza ». Certo i giocatori in campo, alcuni per l’amor di Dio, non danno il buon esempio come il giocatore con la fascia in testa che dopo la prima rete dell’Ischia B&S che dopo il gol esulta verso i tifosi portando il dito medio alla bocca, con indiscusso richiamo fallico, indicando la direzione degli avversari, complimenti, questa è l’immagine d’Ischia che va esportata! Particolare questo che dopo la pretesa di assistere alla partita senza pagare a differenza di quanto fecero i lacchesi all’andata versando la quota di 15 euro, di cui nulla andò in beneficenza, mostra il grado di presunzione e arroganza che di sicuro non porterà da nessuna parte. L’astio e l’invidia per un presidente che con poca spesa si diletta ancora con grande soddisfazione nello sport ha oscuratolo sport stesso, frenato gli entusiasmi di una squadra, una comunità che ha conquistato sul campo l’Eccellenza senza beneficiare di compravendite notarili, e che tutt’ora l’ha dimostrato, cerca di dare spazio alle giovani speranze locali senza badare troppo al riscontro eppure raccogliendo frutti eccellenti. Dispiace ma la sconfitta del “Presidente Ricco” che voleva proiettarci nel calcio che conta viene dal clima e dall’ambiente che le gravita intorno, inviso ai più e che delle poca tranquillità di spirito fa aggressività e violenza. Dott.Basentini, e questa è un opinione personale deve dimettersi, la sua sconfitta è morale! Il progetto in relazione all’impegno di spesa assunto è decaduto, il bottino racimolato è molto, molto magro soprattutto per chi attirando l’attenzione della folla sottolineò che il suo intento era portare alto lo sport, per farne biglietto da visita per il rilancio turistico dell’isola. Per tutte le figuracce domenicalmente raccolte forse la comunità farebbe bene a chiedere il risarcimento dei danni, per la costante e continua dimostrazione d’inciviltà che si accompagna al nome Ischia ad ogni nuovo incontro e non solo. Il dottor Basentini che comunque ha dato dimostrazione di esser grande imprenditore e signore, darebbe un ulteriore prova, risarcendo il presidente Monti per il mancato incasso causato dalle intemperanze dei suoi tifosi. Così hanno commentato gli spettatori vittime delle intemperanze che ovviamente ai fatti hanno risposto con cori e canti:« Vergognoso ed incivile il loro comportamento nei confronti dei tifosi del Lacco che nonostante si siano sacrificati per garantire il comfort all’Ischia ospite, accomodandosi nella parte più angusta del campo, pagando la quota che gli altri non hanno voluto pagare, sono stati fatti oggetto di ripetuti attacchi incivili», continuando ancora col sottolineare, che addirittura, « pur volendo salutare e plaudire al termine dell’incontro i propri beniamini hanno dovuto lasciare il campo prima del fischi finale seguendo le indicazioni delle forze dell’ordine». I POLIZIOTTI: « i Guai ve li togliete da Ischia e li portate a noi». LE TIFOSERIE DELLE SQUADRE CONCORRENTI: « Il Capri si è una vera squadre di signorilità, professionalità e correttezza, soprattutto degli uomini che la compongono in campo e sugli spalti». Dunque tutti a tifare Lacco che li ha sempre accolti mostrando il vero senso dell’ospitalità che dovrebbe essere consona a chi vorrebbe rappresentare la culla del turismo. Il Lacco sul piano del giocosa pagato lo scotto di essere una matricola. Sfortunato e vittima delle pressioni psicologiche e del duro colpo inferto al morale del gruppo con la interdizione alle gare del Patalano con tutte le successive polemiche.

Ultimo aggiornamento Martedì 05 Gennaio 2010 18:13