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ForioNews - Cronaca
Scritto da Peppe D'Ambra   
Sabato 03 Dicembre 2005 18:35

Forio: Wordfly traduzioni quando le parole spiccano il volo 

Quando, negli anni ’80, prese il via il progetto “Wordfly Traduzioni”, la comunicazione era ancora agli albori della rivoluzione internet, che si sarebbe imposta con incredibile forza del decennio successivo. Il computer era uno strumento ancora poco diffuso, utilizzato al più dalle multinazionali e dai grandi magnate, mentre la maggior parte di noi si riteneva già all’avanguardia nel possedere e usare una macchina da scrivere elettrica.

Occorse molta lungimiranza e intuito per prevedere già allora la strabiliante evoluzione a cui saremmo andati incontro e focalizzare il ruolo rilevante che le traduzioni e l’interpretariato – la comunicazione par excellence – avrebbero rivestito negli anni successivi. Gli obiettivi furono chiari sin dal principio: mettere le proprie competenze linguistiche e comunicazionali al servizio del futuro, cercando di acquisire una solida esperienza che gradualmente mettesse sempre più al riparo da (seppur umani e sempre in agguato) errori.
“Traduttore, traditore” è il titolo di ciò che sarebbe diventato il motto di Tina Taliercio, titolare di Wordfly Traduzioni (www.wordfly.it, con nuova sede a Forio), che recita quanto segue:
“...Nondimeno, anche un traduttore nel senso comune del termine (l’individuo addestrato a trasporre significato da una lingua a un’altra), ha bisogno di sapere molto di più che semplicemente le lingue. Tradurre è un’arte, tanto che persino un cattivo traduttore umano è tuttavia preferibile alla migliore macchina traduttrice esistente.
Ma è un’arte frustrante, poiché anche la migliore traduzione comporta una perdita,
forse non tanto di informazioni oggettive, quanto di quell’essenza intangibile di qualsiasi lingua: la sua bellezza, le sue immagini, le metafore e parecchio altro...” L’autore è Paul Watzlawick – uno dei più grandi psicoterapeuti ed esperti di comunicazione del XX secolo, ricercatore al Mental Research Institute di Palo Alto in California – il quale, in uno dei suoi straordinari volumi, “La Realtà della Realtà (Comunicazione, Disinformazione, Confusione)”, Casa Editrice Astrolabio, focalizza l’attenzione proprio sulla estrema delicatezza e tortuosa difficoltà della professione del traduttore. Il rischio di passare per “traditore” ha anche un precedente storico: durante la seduta finale della conferenza di Ginevra sulla Corea nel 1954, un interprete udì una parola in francese in realtà diversa da quella pronunciata (dal suono molto simile ma dal significato ben diverso) e, temendo che il senso della frase da lui erroneamente interpretata fosse troppo vago per i destinatari della sua traduzione, in un eccesso di zelo aggiunse di sua iniziativa una precisazione, che si rivelò un ordigno di eccezionale potenza e scatenò un notevole effetto domino e conseguenti incidenti diplomatici, poiché tutti i presenti non potevano certo immaginare che l’oratore non avesse pronunciato quelle parole. La confusione che ne derivò fu il chiaro segno del filo di lama su cui scorre la professione del traduttore, rappresentando un rischio mai trascurabile, di cui Wordfly Traduzioni è ben consapevole, al punto che uno dei suoi obiettivi è proprio quello di ridurre quanto più umanamente possibile quella “…perdita di essenza intangibile di ciascuna lingua…”, cercando di donare ad ogni traduzione un po’ della bellezza e delle immagini trasmesse dal testo di origine, senza alternarne i contenuti, nel pieno rispetto della lingua di arrivo (ossia quella in cui il testo viene tradotto).
Fu così che, con molta cautela e cercando di non fare mai il passo più lungo della gamba, cominciò il delicato cammino verso il futuro. La sua lungimiranza e passione sono state però premiate: la rivoluzione della comunicazione umana – attraverso internet e la telefonia cellulare – sono state lo stimolo costante su cui Wordfly Traduzioni si è basata, acquisendo nel tempo un portafoglio clienti sempre più vasto e fedele e circondandosi di esperti, qualificati collaboratori (residenti spesso a migliaia di chilometri da Ischia) per un numero notevole di lingue europee ed extraeuropee, alcune delle quali appartenenti al gruppo delle lingue rare.
Oggi, grazie al web e a costanti, mirate campagne di mailing elettronico, la clientela di Wordfly Traduzioni, un tempo residente esclusivamente ad Ischia o nel migliore dei casi a Napoli, proviene da ogni parte del mondo, grazie alla possibilità di curare ogni fase del rapporto, fino alla consegna del lavoro finale, mediante internet e la telefonia mobile e fissa. Trattandosi peraltro di una clientela molto varia, il ventaglio dei settori di specializzazione appare decisamente ampio: traduzioni commerciali, di siti web, scientifiche, giuridiche, pubblicitarie, turistiche, letterarie, storiche, copywriting, revisioni, giuramenti, trascrizioni, analisi del testo. Ciascuna richiesta trova di volta in volta il suo traduttore specializzato in quella branca, che, al termine del suo lavoro, affida il testo tradotto ad un collega, sempre madrelingua, per il cosiddetto “proofreading”, la revisione della traduzione svolta, per un ulteriore garanzia di qualità e fedeltà.
Sarà stata l’umiltà, sarà stata la passione per le lingue, la comunicazione e la scrittura, sarà stato il desiderio di diventare, nel suo piccolo, “un’eco fedele”, come il Professor Ekvall, interprete esperto di lingue orientali, definì il traduttore/interprete, fatto sta che Wordfly Traduzioni continua il suo volo a distanza di vent’anni, dando a Tina Taliercio lo sprone per altre nuove, coinvolgenti attività – basate sempre sulla comunicazione e sulla scrittura – come quella di pubblicista per diverse testate, tra cui il nostro “Il Golfo”.

Ultimo aggiornamento Domenica 26 Agosto 2012 17:16