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ForioNews - Cronaca
Scritto da Peppe D'Ambra   
Domenica 01 Maggio 2005 12:23

Forio: Terriccio buttato nel porto di Forio 

Non sono un tecnico, ma un attento osservatore di tutto quello che accade su quest’isola, e la mia storia giornalistica ne è la piena testimonianza. La maggior parte dei miei dubbi sono comuni a tantissima gente, anche molto più capace di me, che mi spinge a chiedere delucidazioni pubblicamente dalle pagine di questo giornale. Di una cosa si deve essere certi, e i tantissimi anni di collaborazione gratuita con questo giornale ne sono la prova più lampante, non ho mai utilizzato questi spazi per rancori personali nei confronti di nessuno, tantomeno con persone che non conosco e che, alla luce di questi ultimi avvenimenti, non voglio avere nemmeno il piacere di conoscere.

Da quando ero bambino ho iniziato ad ascoltare notizie a riguardo la costruzione del porto di Forio; da oltre quarant’anni nel e sul porto di Forio sono stati fatti progetti e ingenti investimenti di denaro pubblico con miseri e scandalosi risultati che sono sotto gli occhi di tutti, anche di persone incompetenti come il sottoscritto. Proprio per queste ragioni non dovrebbe fare scandalo più di tanto l’articolo che voleva essere solo una richiesta di delucidazioni per quanto stava e sta riaccadendo nel porto foriano. L’isterica risposta di chi dovrebbe ben sapere cosa e come è stato fatto fin ad oggi nel porto foriano non trova nessuna spiegazione logica. Tutti i lavori effettuati fino ad oggi nel porto Foriano, anche un incompetente come il sottoscritto ha gli occhi per rendersene conto, sono risultati completamente sbagliati per i risultati che hanno raggiunto:
1) Il braccio costruito alle spalle dell’antico molo, a seguito di una misera mareggiata, è stato spazzato via e si sono dovuti fare altri interventi con altri investimenti pubblici;
2) Quella specie di banchina (!!!) costruita alla base della strada che porta a Forio, non si riesce a capire come e per cosa potrebbe essere utilizzata; una volta hanno tentato di utilizzarla come posto vendita del pescato fresco, ma non è stato possibile utilizzarla a tale scopo perché le barche non potevano attraccare alla banchina; oggi viene utilizzata dagli studenti di architettura per la costruzione di una spirale a volta. Anche qui una misera mareggiata fece saltare tutta la pavimentazione e si dovette prevedere un ulteriore intervento di ripristino;
3) L’insabbiamento costante di tutta l’area portuale, oltre a denunciare una palese incapacità progettuale, richiede già da domani un intervento di asporto della sabbia in eccesso per evitare che finanche gli aliscafi si insabbino.
Basterebbero solo questi tre ultimi esempi a giustificare le preoccupazioni di chi ha solo la colpa di osservare quello che gli accade intorno senza nessun altro fine. Mi voglio augurare e spero che il dottor ingegnere Massimo Tiscione mi voglia dare una analoga spiegazione tecnica anche su questi tre casi, atteso che lo hanno visto, come anche in questo caso, principale attore di tutti i lavori eseguiti fino ad oggi nel porto foriano. Si rassicura di non provare proprio nessun rancore o astio nei suoi confronti, non conoscendolo e non avendo avuto mai neanche l’opportunità di scambiare due parole con lui. Per quanto riguarda poi la mia deontologia professionale, preferisco che la valutino quei quattro gatti dei miei lettori; con loro si che accetto volentieri il confronto. A lui il compito di spiegare e rassicurare i pescatori foriani sulla sicurezza del porto.

Ultimo aggiornamento Domenica 26 Agosto 2012 19:19