Riccardo Cioffi si dimette dalla carica di Assessore Stampa
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CasamicciolaNews - Politica
Scritto da Ida Trofa   
Sabato 02 Febbraio 2008 11:38

Bufera PD sull’amministrazione D’Ambrosio

Riccardo Cioffi si dimette dalla carica di Assessore

La decisone giunta intorno alle 18.00 di ieri al termine di una concitata riunione posta quale termine per una auspicata verifica di governo e governabilità.
Sarà un nuovo caso Mastella in chiave Casamicciolese?
Determinante la comparsa di uno scritto “pezzottato” dove parte della coalizione imputava al PD i problemi “politici” del gruppo. Secondo indiscrezione la scintilla sarebbe stata ancora una volta l’assunzione di nuovi esperti e consulenti non in quota democratici.

È giunta forse quando meno ce lo si aspettava è giunta quando forse a destare più preoccupazione non era la tenuta della coalizione bensì quella dei conti eppure colpo di scena, l’assessore Riccardo Cioffi del PD si è dimesso dalla carica di delegato alla risorsa mare. Le dimissioni intorno alle 18.00 di ieri affidate alle poche righe di uno scritto a mano protocollato al numero 1642 del 31 gennaio 2008.
«Da questo momento rassegno le mie dimissioni irrevocabili dalla carica..» questa la serafica dichiarazione di Cioffi al termine dell’ennesima concitata riunione di governo. L’incontro doveva essere il termine ultimo di una verifica interna per la governabilità e il riassetto dello schieramento apertasi diverse settimane fa ed alla fine è stata l’occasione per chiudere definitivamente ogni vincolo politico tra fazioni di un gruppo segnato da profonde diversità partitiche e così si vuol chiamarle…
Secondo indiscrezioni trapelate da fonti ufficiali a far scattare la scintilla sarebbe stata il nuovo inserimento di consulenti esterni reclutati tra conoscenti e familiari e senza palesi capacità e titoli oggettivi ed ovviamente non in quota PD oltre alla comparsa di un pepato e tendenzioso documento definito “pezzotto” in cui frange della coalizione dichiaravano che attesa la verifica di governo aperta ed in corso i consiglieri ed assessori intendevano rimettere le deleghe ma non certo gli assessorati imputando al gruppo PD di Cioffi e all’atteggiamento ostativo dei suoi membri le problematiche del lavoro amministrativo e politico Casamicciolese. Sara il nuovo caso Mastella in chiave locale? E quali e sorti del paese nell’immediato futuro? Esiste ancora il presupposto di un governo di maggioranza visti i fatti? Tutto molto complicato stando alle dichiarazioni del dimissionario Assessore.
-Assessore perchè questa decisione così drastica ed insieme equivoca in questa particolare congiuntura amministrativa?
« In accordo con il mio partito a Casamicciola ma anche a livello isolano ho deciso di rassegnare le dimissioni dall’incarico di assessore e non da consigliere perché reputo vano il mio mandato a causa di talune posizioni interne al gruppo non condivise sin dall’inizio di questo percorso comune»
-Certo ma perché proprio ora?
« La mia scelta fa seguito alla mancata verifica amministrativa più volte richiesta e necessaria in merito alla gestione attuale dell’Ente. Necessaria affinché l’ente riparta dopo questi mesi d’imperdonabile stallo. Pertanto ritenendo di non poter più condividere e avvallare tale gestione ho lasciato l’esecutivo riservandomi il solo ruolo di consigliere sempre in quota maggioranza. D’ora in avanti io ed il mio gruppo agiremo secondo coscienza e con senso di responsabilità senza più sentirci obbligati alla logica della coalizione e alle sue linee direttive, potendo così finalmente operare anche in un ottica politica »
-Attualmente esiste una maggioranza di governo a Casamicciola, se si quale?
« I numeri dicono di no!penso per questo che il sindaco dovrebbe prenderne atto ed agire di conseguenza»
-Quali ora le sorti del paese? Il suo sarà in piccolo un nuovo caso Mastella?
«Assolutamente no! Mia moglie non è agli arresti domiciliari ed io non intendo far cadere il governo…il mio è stato un passo molto difficile ma necessario per dare una scossa al sistema politico nostrano. È fondamentale che anche ai nostri livelli si torni a far politica e a considerare il municipio, il paese come un bene pubblico e non personale e personalmente spendibile. Abbiamo degli obblighi morali verso la cittadinanza. Da cinque mesi la nostra coalizione è organica a questa maggioranza con il sindaco D’Ambrosio e Sirabella a capo. Anche se dotati di un certo peso e valore in chiave voto e di relativo apporto, dopo l’uscita voluta dal gruppo di Rinascita del consigliere Pirulli noi del PD non abbiamo mai fatto pesare le nostre posizioni ed il nostro stato elettorale, anzi con devozione e spirito di servizio abbiamo sempre ed in ogni occasione sostenuto fortemente la coalizione. Noi a questo punto rivendichiamo anche per una questione di ruoli il diritto alla pari dignità di governo con l’ovvia ed implicita necessità che ci si renda partecipi delle decisioni e delle linee operative assunte. Con questo mio atto non voglio mandare a casa l’amministrazione ma voglio spingere ad una svolta necessaria. Il mio a livello personale è stato un grande sacrificio che spero sblocchi definitivamente questo stato di cose. Il cammino che abbiamo davanti è lungo e tortuoso, ci aspettano quattro anni e mezzo di governo che non risulti sterile e vano ma ricco di contenuti »
-Ritornerà sui suoi passi?
« Io non sono attaccato alla poltrona, non ho problemi a lavorare organicamente alla maggioranza pur non avendo particolari incarichi, quel che resta importante è avere la facoltà e la capacità di assumere decisioni anche politiche purchè mirate all’interesse della collettività e del paese» .
Insomma si apre lo scenario di una nuova frangia di opposizione che non è opposizione, ma minoranza con una maggioranza che non è maggioranza ma minoranza al governo e una opposizione che tra le tante resta pur sempre in minoranza! Infatti in rinascita si contano ben quattro frange interne tra le quali solo quella facente capo al sindaco e all’assessore alle finanze pare avere poteri decisionali, per le altre si parla di ruolo a sostegno variabile, mentre tra le fila dell’opposizione votata dagli elettori sotto il segno di Uniti per Casamcciola si conta tra i cinque candidati la formazione di ben quattro gruppi differenti.
Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 19:25