Fitoterapie e rimedi naturali, l'essenza di un arte antica reinterpretata dalla cultura moderna Stampa
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CasamicciolaNews - Cultura
Scritto da Ida Trofa   
Mercoledì 16 Gennaio 2008 11:28

La Verbena la bottega di una giovane “alchimista”

Fitoterapie e rimedi naturali, l'essenza di un arte antica reinterpretata dalla cultura moderna

Nel centro che fu culla delle terapie naturali per antonomasia il lavoro e l'opera di un giovane tecnico erboristico. La Dott. Francesca Di Meglio che ha voluto fare dell'altruismo e della medicina officinale  un mestiere ed uno stile di vita. Sin dalla notte dei tempi le erbe venivano raccolte e preparate per sostenere il benessere e la salute dell'uomo.

Inoltre, la loro presenza all'interno di antiche tombe è un indizio che a loro venivano attribuiti poteri magici e soprannaturali:  ancor oggi gli sciamani dell'Amazzonia e i guaritori della Steppa assumono costantemente allucinogeni  preparano decotti, impacchi, unguenti e pozioni per curare i malati. La conoscenza riguardo i trattamenti era trasmessa da una generazione all'altra. Fu nel 3.000 a. C. che comparvero i primi scritti; il più antico è il Papiro Ebers che elenca molte piante, consigli per un loro utilizzo adatto, incantesimi e magie. Nel quarto secolo a.C. Aristotele sosteneva che le piante possedevano un'anima; fu con Ippocrate che la scienza cominciò a separarsi dalla magia. Col passare dei secoli il fiorire del commercio portò la ricchezza di nuovi studi e nuove conoscenze. Questo patrimonio culturale, iniziato con l'uso sperimentale delle piante da parte delle popolazioni primitive, è utilizzato dalla scienza moderna che, con i suoi mezzi di ricerca atti ad isolare i principi attivi e ad individuare i meccanismi d'azione delle erbe, ha determinato la nascita di una "nuova erboristeria". Oggi abbiamo esempi di grandi tradizioni fitoterapiche anche sulla nostra isola. In particolare a Piazza Bagni culla della medicina e delle terapie naturali da qualche tempo offre al pubblico i suoi servigi una piccola alchimista con tanto di laurea in Tecniche Erboristiche. Si tratta di Francesca Di Meglio che ha voluto fare del suo altruismo e del suo particolare senso di responsabilità verso gli altri un mestiere. Francesca così nel suo laboratorio casamicciolese prepara tisane, infusi e consiglia rimedi naturali alla sua clientela che le si rivolge fiduciosa e convinta di poter trovare un ottima alternativa alle terapie farmacologiche classiche. La giovane dottoressa ha infatti in gestione una bottega erboristica a cui ha voluto dare il nome di Verbena, forse quasi ha richiamare le caratteristiche e le proprietà di una pianta dagli antichi ritenuta la regina delle piante officinali con le sue molteplici peculiarità e funzioni, addirittura considerata magica. Magica come anche l'atmosfera di cordialità ed accoglienza che si respira nella bottega di Francesca che di volta in volta riesce a rispondere alle esigenze ed alle necessità dei suoi pazienti e clienti, a cui riserva la preparazione particolareggiata ed artigianale di tisane, infusi, fiori di bach, essenze e profumi.
Così abbiamo chiesto alla dott. Di Meglio il perchè di questa scelta e come si collega il suo lavoro alle tante iniziative benefiche a cui la stessa partecipa come è ad esempio la raccolta di doni natalizi per i le famiglie meno abbienti e la sua risposta è apparsa quasi scontata e semplice per lei che da sempre ha sognato di potersi dedicare e rendere utile al prossimo.
«Mi sono laureata in Tecniche Erboristiche perchè da sempre è stato un mio sogno. Dopo la Laurea ho lavorato per qualche tempo presso un laboratorio ed il lavoro e la pratica mi ha spinto poi a volermi imbarcare in questa avventura di una bottega tutta mia. Il mio vuole essere un modo come un altro per coltivare la mia vocazione di essere a disposizione di chi ha bisogno di aiuto... di venire incontro alle esigenze degli altri». Chissà che la Bottega de La Verbena non racchiuda anch'essa in se tutte le proprietà e le leggende proprie della pinta sacra scoperta sul monte del Calvario, dove fu usata per cicatrizzare le ferite del Salvatore crocefisso che come Francesca volle mettersi a disposizione degli uomini e della gente.
Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 19:30