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Newsflash Napoli

Napoli: Serie b2 maschile girone g

Esordio vincente per il Rione Terra Pozzuoli Volley che espugna il campo della Virtus Tricase Volley nella prima di campionato di serie B2. La squadra di coach Costantino Cirillo è stata fin dall'inizio attenta e non ha lasciato scampo agli avversari determinata di centrare il successo. L'1-3 come risultato finale lascia ben intendere cosa i gialloblù hanno speso sul parquet in terra pugliese. Il primo set è equilibrato con il Rione Terra che riesce a mettere a terra nel finale i punti decisivi vincendolo per 21-25.

Newsflash Ischia

Ischia: Per la prima volta all'isola d'ischia il servizio di Ischiawifi internet e telefonia Voip 24/24. Call Center 19301328

Ischia Wifi è un servizio di connettività Internet e telefonia VoIP, messo a disposizione dell’utenza tramite WADSL (Wireless ADSL). L'azienda nasce da un accurato studio ed esperienza del mercato wireless in tutti i suoi aspetti più ragionevolmente conosciuti come la diffusione di Internet ad alta velocità (banda larga) in ambienti circoscritti che siano aperti, come valli, comuni o intere città, oppure per ambiti più ristretti come piazze, locali, attività ricettive e commerciali fino ad arrivare a fornire un servizio di tipo residenziale con inclusa telefonia VoIP.

Newsflash Capri

Capri: Capri watch, domani a Napoli cocktail con Veronica Maya per Millefiori triplo brindisi per il brand che inaugura cosi' il primo flagship store partenopeo

Triplo brindisi per Capri Watch domani sera a Napoli con Veronica Maya, testimonial femminile del brand e madrina dell’evento con cui l’azienda di orologeria glamour in un colpo solo festeggerà con i suoi fedelissimi il Natale ormai alle porte, certo, ma anche due eventi molto attesi da tutti i suoi fan: l’inaugurazione del primo flagship store partenopeo, in piena via Filangieri, e la presentazione in anteprima della nuovissima collezione “Millefiori” con cui l’azienda intende accompagnare le ore dei trend addicted internazionali per tutto il 2015.

Newsflash Casamicciola

Casamicciola: Sabato 5 luglio 2014 alle ore 11 al Capricho de Calise in Piazza Marina di Casamicciola Terme, su invito del Sindaco Giovan Battista Castagna

si incontreranno i Sindaci dei Comuni delle isole Ischia,Procida e Capri
ed il Sindaco di Napoli, nella qualità di prossimo Sindaco dell’Area Metropolitana,
per confrontarsi sul da farsi per dare assetto e dignità al trasporto marittimo.

Newsflash Roma

Roma: Vasto Film Fest XX edizione

Mercoledì 5 agosto 2015 – ore 11
Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale
Via Tuscolana 1524, 00173 Roma
Interverranno:
Luciano Lapenna – Sindaco Comune di Vasto
Vincenzo Sputore - Vice sindaco e Assessore con delega al turismo e cultura Comune di Vasto
Michele D’Annunzio – Dirigente settore turismo e cultura Comune di Vasto
Marcello Foti - Direttore Generale del Centro Sperimentale di Cinematografia
Gabriele Antinolfi - Direttore Cineteca Nazionale
Daniela Poggi – Conduttrice Vasto Film Fest
Stefano Sabelli – Direttore artistico Vasto Film Fest

Isola News

Siamo nel bel mezzo di una guerra Atomica ??? No Pandemica ... Covid19

Siamo nel bel mezzo di una guerra Atomica ??? No Pandemica ... Covid19

Piu' passa il tempo piu' ci si rende conto della situazione tragica, un'altra tipo di guerra e' scoppiata possiamo definirla "quella batteriologica denominata Covid19", c'era da aspettarselo. Dopo le prime due guerre mondiali che ci hanno colpito e' arrivata una pandemia mai immaginabile con copertura totale del mondo. Mi domando e dico dove andremo a finire. Partito dalla lontana Cina si e' sparsa in un batter d'occhio ovunque nel mondo.

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Cronaca
Cronaca

Rinvenuta un'antica cisterna nel cuore di Perrone a Casamicciola PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Sabato 20 Novembre 2004 17:34

Rinvenuta  un'antica cisterna nel cuore di Perrone a Casamicciola

Stando alle ricostruzioni degli anziani del paese la stessa sarebbe una delle due realizzate nel popoloso borgo all’indomani del tragico terremoto del luglio 1883.
L’incredibile scoperta nel corso dell’esecuzione dei lavori per la ripavimentazione di p.zza V. Emanuele.
Il grosso involucro rettangolare coperto da una volta a botte convogliava le acque pluviali e costituiva una importantissima riserva idrica per il fabbisogno dell’intero centro abitato, sconosciuta al locale ufficio tecnico era invece impiagata come fognatura da alcuni residenti.

Ultimo aggiornamento Lunedì 11 Maggio 2009 06:40
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Assunto sui pontili anche il cugino dell'assessore al traffico Silvitelli PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Sabato 19 Giugno 2004 17:33

Assunto sui pontili anche il cugino dell'assessore al traffico Silvitelli

Nella cittadina termale ingaggi ed incarichi privatistici a tutto spiano.
Nessun freno allo strapotere dell’enturage di governo… nulla di nuovo dunque, tutto si sapeva già! Alcune operazione algebriche hanno la matematica capacità di ritornare al punto di partenza e così a risoluzione del quesito si è soliti scrivere C.V.D. ovvero come volevasi dimostrare.

Ultimo aggiornamento Lunedì 11 Maggio 2009 06:55
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Ogni minimo spostamento puo' trasformarsi in tragedia ... PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Martedì 25 Maggio 2004 17:31

Ogni minimo spostamento puo' trasformarsi in tragedia ...

Costretti ad infrangere la legge per evitare danni irreparabili. Mettere a rischio la propria carriera, la propria vita pur di continuare a lavorare, stancamente tentare di guadagnarsi il pane, senza contare che si sta svolgendo un servizio importantissimo per l'intera comunità.
Venerdì notte il Pasqualina Catania impegnata in una delicata operazione di spostamento si è schiantata contro i pontili galleggianti a largo del secondo scalo portuale isolano danneggiando seriamente alcuni natanti e solo per miracolo lasciando illesi gli otto passeggeri che occupavano la Viseteur One
Sabato notte qualcosa di grave è accaduto o poteva accadere, qualcuno ha rischiato grosso, ogni cosa si è però svolta secondo i piani…

Ultimo aggiornamento Lunedì 11 Maggio 2009 07:05
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KAMASUTRA TEST: DI SOPRA O DI SOTTO? PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Giovedì 20 Maggio 2004 17:12

Dalla sveltina “Napoleonica” al salto dall’armadio, la personalità del partner svelata in 64 posizioni.
Per provare nuove sensazioni e trarre il massimo piacere da ogni angolazione. Ignorata e censurata per anni la componente erotica dell’uomo moderno assume forme ed (ab)usi dal carattere ossessivo.

Che gran cosa è quel salottino all’ingresso, si che gran cosa è la sala di attesa del tuo parrucchiere. Puoi partecipare o semplicemente ascoltare le conversazioni più eclettiche e profonde, più bizzarre ed asfissianti, le più subdole, ma anche quelle più ossessionanti.
Ovviamente tema cardine, principe delle giornate tutto phon e messa in piega: sua maestà il SESSO.
Il sesso ai giorni nostri, il sesso ai tempi degli Egizi… il sesso che fatica e soprattutto che “ossessione”!!!
Ovviamente alla fine gira e rigira, dal Papiro agli splendidi affreschi di Pompei ed Ercolano e al Kamasutra, che da almeno 1700 anni circola sui comodini di tutte le camere da letto, le tematiche sono sempre le stesse: l’eros, la virilità, l’inibizione ed, in primo luogo, LA POSIZIONE.
Rassegnandosi poi a dover ammettere che l’uomo, ogni uomo ignora le presunte regole ed i suggerimenti e continua a fare l’amore o sesso, se ritenete, nella posizione preferita. PIGRIZIA O MANCANZA DI CREATIVITÀ ?
Non necessariamente! Pare che ci sia una stretta relazione tra la scelta della posizione e la personalità. Insomma le preferenze in fatto di “angolazioni” rivelano molto del carattere.
Così eccitante e di sicuro interesse diviene leggere, figuratevi se fatto ad alta voce dinanzi ad una platea di donne esterrefatte e a bocca aperte, la spiegazione degli esperti che hanno analizzato le sei posizioni classiche anche per provare nuove sensazioni, insieme, WOW!!! E trarre (tè pareva) dalla posizione-angolazione il massimo piacere. Sempre se lui preferisce…
Da qui passiamo a leggere che, all’epoca dei Faraoni, le rappresentazioni erotiche sono piuttosto rare. Ma si sa che spesso non stavano solo a guardare quando avevano deciso di “passare un’ora felice” tra striptease, afrodisiaci, adulteri e viagra. La posizione sessuale preferita dagli Egizi? “QUELLA DA TERGO!!! soprattutto per questioni di comodità. Il letto fu inventato secoli dopo…”. Mentre parafrasando ed attualizzando il tutto alla luce dei fatti: le rappresentazioni erotiche risalenti all’epoca contemporanea sono tutt’altro che rare. Ma sappiamo che spesso stiamo solo a guardare!
E nel caso, passando ai fatti:

LUI SOPRA LEI SOTTO.
La tanto bistrattata posizione del missionario, una delle più intime e romantiche: ci si guarda, ci si bacia, ci si accarezza.. anvedi!!! Interessante, in teoria.
CHE TIPO È?
Un maschilista nell’accezione positiva del termine. Non vuole confusione di ruoli. Privo d’incertezze, decisionista, ma anche tenero, affettuoso e attento. Per la sua donna vuole essere un porto sicuro, un appoggio, un compagno di vita su cui contare sempre.

LUI SOTTO LEI SOPRA.
Posizione ideale, pare, per la stimolazione del clitoride, meglio nota come la posizione dell’amazzone… MNNBE!! Ottimo lo stimolo visivo per il partner maschile che davanti si trova una cavallerizza a torso nudo con le zinne al vento. Gli uomini ricordiamolo sono creature visive. GUARDONI!!!
CHE TIPO È?
Molto sicuro di se. Non ha bisogno di dimostrare nulla. Lui virile lo è comunque anche in posizione passiva. È affettuoso, premuroso e sensibile. L’amore di una donna rappresenta per lui il massimo valore, il bene più prezioso: quando s’innamora tende a porre la sua partner su di un piedistallo, circondandola di 1000 attenzioni.

DA DIETRO.
È la posizione più primitiva, molto rappresentativa del mondo animale direi. Non c’è possibilità di incontro di sguardi, né di labbra.
CHE TIPO È?
Un uomo smanioso di provare emozioni forti. La sua ansia di vivere travolge, rendendolo affascinante e per certi versi unico. Ma è anche un uomo volubile, refrattario all’attesa. Vuole tutto e subito in ogni ambito. Possibilmente senza impegnarsi troppo. Insofferente nei confronti delle regole, tende a mettere se stesso al centro dell’universo senza molto preoccuparsi delle esigenze e dei sentimenti altrui. È un uomo che va stupito: la noia è la sua grande nemica, contro cui combatte rincorrendo esperienze che possono scuoterlo fino a stordirlo. Eroticamente vizioso al punto da amare guardarsi allo specchio MENTRE domina la sua donna. MHII!!! DA PAURA! Ars Amnadi? E Come!

IN PIEDI.
È la classica sveltina, difficile da effettuare ma praticabile anche in spazi angusti.
CHE TIPO È?
Per lui fare sesso è un bisogno fisiologico, improvviso, irrefrenabile e intenso. Ama il sesso veloce, da consumare appena spunta il desiderio (magari contro un muro, senza spogliarsi). Narcisista, adora parlare di sé e quel che cerca, in fondo, è una platea che si dimostri affascinata dalle sue performance. È probabile che sia un tipo a cui piacciono avventure e storie sentimentali senza complicazioni. Insomma è un Peter Pan che non vuole crescere. Ha il terrore delle responsabilità e dei rapporti stabili e quindi si fa rincorrere, risultando spesso inafferrabile oltre che inaffidabile. Il paradosso è che pur non volendo sentirsi soffocare ha sete di coccole e rassicurazioni, che non esita a reclamare in ogni modo.

DI FIANCO
Favorisce il senso di intimità, baciarsi ed abbracciarsi è inevitabile…
ASSAFÀ A MARONN!!!, però come ci viene spiegato è anche riposante perché non consente troppi MOVIMENTI. Eh! Ma allora scusate, come funziona??? Boh!!
CHE TIPO È?
Appartiene alla categoria del “mazzo”. Appassionato, affettuoso, romantico, disponibile. Pronto al perdono, tollerante al massimo, grato alla vita per la possibilità concessogli di accudire la sua donna. Si fa in 4 per rendersi indispensabile. È fedele, sincero e si dà con generosità. Unico neo (mica si può avere tutto… figurarsi!) può essere un po’ troppo soffocante e un filino noioso. A letto preferisce la tenerezza e il dialogo. E si addormenta placido e soddisfatto, ancora allacciato alla sua compagna, stringendole il seno con un braccio.

SEDUTI.
Nel Tao questa posizione si chiama “valle dell’orgasmo”. È estremamente intima e avvolgente… L’idea della valle mi fa impazzire, fa tanto mistico ed intrigante, ancora… ancora!!!
CHE TIPO È?
Piuttosto timido e di poche parole. Teme sempre di non essere all’altezza delle aspettative della compagna e ha bisogno di essere rassicurato… piccolino!
E io che mi ero lasciata impressionare dall’apparenza. UFF!!!
Sensibilissimo, dolce ed affidabile, può apparire sfuggente perché il timore del confronto e la paura di essere respinto gli suggeriscono atteggiamenti distaccati. Vive il sesso come uno scambio dolce, lento, delicato e ricco di tenerezze. Fatto di tempi lunghi. Si! Ora si RAGIONA. Mi piace, mi piace il tempo lungo.

IN CONCLUSIONE.
La posizione ideale è quella che vi fa sentire bene. Ma và? È quella migliore per l’amplesso cambia a secondo del partner.
Appunto … il Sesso che fatica?

Ultimo aggiornamento Domenica 28 Dicembre 2008 17:31
 
IL RISPETTO PER GLI AMMALATI NON ABITA PIU' QUI': ALLARME PIAGHE DA DECUBITO AD ISCHIA PDF Stampa E-mail
CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Lunedì 10 Maggio 2004 17:10

Strutture non ancora efficienti, addetti e responsabili del servizio autoelevatosi sul piedistallo del “lei non sa chi sono io”, fanno orecchie da mercante dinanzi ai continui disagi ed alle difficoltà a cui vanno in contro quotidianamente gli utenti, senza il minimo rispetto per le necessità e le esigenze dei pazienti, quasi tutti anziani.
Il problema sarebbe riconducibile all’assenza di materassi antidecubito, alla mancata mobilitazione degli ammalati e una volta riscontrata la comparsa della piaga all’incapacità di trattarla. Anche l’incapacità di utilizzo di materiale all’avanguardia ha concorso ad aggravare la situazione, addirittura sono stati dimessi pazienti con ustioni a tre strati di pelle provocati dal nitrato di argento contenuto nello spray nebulizzato a distanza ravvicinata.


Un tempo le cronache erano all’insegna del disimpegno, o al massimo di qualche assurdo caso di cronaca nera violenta. Ora, ad ogni cambio di stagione, salgono alla ribalta gli ennesimi scandali della cosiddetta "malasanità". Che la sanità necessiti di una riforma è ovvio, ma la strada statalista scelta da chi svolge il suo compito non per effettivamente risolvere il grave o poco grave problema di salute, ma solo per prendere lo stipendio a fine mese, non mi sembra proprio la soluzione più efficace, Con una legge sarà possibile garantire il diritto alla salute?
E soprattutto sarà possibile farlo se manca il vero valore del proprio compito e del proprio ruolo?
Così eccoci qua a prospettare il nuovo caso della saga infinita. Sette pazienti anziani su dieci al Rizzoli hanno riportato piaghe da decubito e lacerazioni in più parti del corpo e poi, dopo essere stati dimessi nel caso si fosse riusciti a sopravvivere al continuo avanzamento della piaga e alla relativa infezione, una volta a casa l’incapacità delle varie organizzazioni e del personale a questo addetto di trattare la ferita. Pochi i casi, una goccia nel mare, di anziani recuperati, diverse invece le segnalazioni di decessi avvenute per il sopraggiungere di setticemie e gravi forme debilitanti. Sono molti i medici, liberi professionisti ed operanti anche presso i servizi d’emergenza che denunciano il totale fallimento della struttura sanitaria lacchese nel trattamento dei pazienti anziani, perché provocare ed aggravare piaghe da decubito in un ospedale è fallire, alcuni che hanno potuto verificare sui propri cari uno stato di cose a dir poco indecente, addirittura persone con lacerazioni estese dall’osso sacrale fin su le spalle e nella zona dei talloni dopo settimane di degenza niente po po di meno che nel reparto di rianimazione, pochi i fortunati che avendo i tessuti più resistenti sono riusciti a scampare il pericolo. In molti casi si è addirittura riscontrata l’ustione a tre strati di pelle provocata dalla nebulizzazione a distanza ridotta ed inadeguata di uno spray, che per motivi di opportunità evitiamo di riportare, con la confezione color argento, a base di nitrato d’argento. Si tratterebbe per l’appunto di un prodotto all’avanguardia, ottimo, ma dannoso e disastroso nelle mani di persone e personale incompetente. Infatti sarebbe proprio questa sostanza che anche dopo un solo uso provocherebbe, la bruciatura e dunque una necrosi, visibile con una macchia scura comparsa nella zona di nebulizzazione sotto la quale si alimenta l’infezione. Una volta rimossa chirurgicamente la necrosi, rimane solo una dolorosissima ed infetta ferita, difficile da gestire e con tempi di recupero nel caso si sia in grado di farlo che vanno dai sei mesi ed oltre. In più oltre a questo particolare fattore contingente si aggiungerebbe l’assenza di materassi da decubito nella struttura lacchese, la mancata mobilitazione dei pazienti infermi e troppo stabili sulla stessa posizione e l’incapacità di trattamento della piaga stessa. Un vero e proprio allarme, che non riesce a farsi rientrare anche per l’atteggiamento tenuto dal personale addetto dai medici in primo luogo che invece di occuparsi dei pazienti pensano alle beghe alle mire di potere ed ai contrasti interni e al personale paramedico che prendendo esempio dai superiori si pongono con il paziente in maniera disinteressata e demotivata svolgendo giusto il servizio minimo ed indispensabile.
Alla comparsa della piaga, una volta dimessi e ritornati a casa si presenta il problema della cura, il più delle volte affidata per gli anziani ad associazioni di categoria che si affidano all’utilizzo di un prodotto, l’idrocolloide, spacciato per sostanza miracolosa, mentre nella realtà dei casi si dimostra un catalizzatore dell’infezione che ne decuplica il processo di avanzamento e a breve il sopraggiungere della setticemia e dunque la morte. Si tratta di una lacerazione dolorossissima ed insopportabile che annienta l’infermo, consumandolo lentamente. È capitato di vistare persone che tale era lo stato di avanzamento del male che addirittura si sentiva il puzzo di marcio l’avanzato stato di decomposizione del tessuto epidermico. Una vicenda inaccettabile e disdicevole a cui nessuno organo competente cerca di porre rimedio. Cerato cosa fa? Dorme? Chi controlla l’ospedale Rizzoli e il suo andamento o lo fa addobbandolo e ripulendolo per il dì di festa e dell’inaugurazione. La verità è che si combatte contro i mulini a vento non c’è un tribunale del malato serio che porti avanti un inchiesta per cercare di arginare una vicenda e uno stato di cose in primis schifoso non confacente persino ad uno stato “ incivile”, ove mai noi fossimo la società civile. Un trattamento del malato alla stregua dei lazzaretti del malato e pensare che per evitare una piaga basterebbe semplicemente muovere molto il paziente invece che lasciarlo a marcire nel proprio letto.
Sono afflitta soprattutto dal tono tragico con cui bisogna annunciare le notizie di malasanità. Un tono usato per incutere sorpresa e raccapriccio nel pubblico degli utenti massmediali, un tono che non potrebbe essere diverso se davvero si vuol destare l’attenzione dell’opinione pubblica in un mondo dove persino gli addetti ai lavori, chi ha fatto una scelta di vita che dovrebbe essere più che un impiego una missione a favore del prossimo sono totalmente disinteressati e negligenti. Ma di che cosa dovremmo stupirci? Del disinteresse dell’egoismo e del disprezzo di chi soffre, perché essere superficiali e svogliati è egoismo.La stessa enfasi stucchevole è usata specularmente, in occasioni scelte ad arte, per avvertirci che è accaduto qualche episodio di buona sanità. E la notizia consiste nel fatto che un ammalato è stato curato. Incredibile!
Davvero, di che cosa dovremmo stupirci? Ma a quale filone di pensiero dobbiamo affiliarci? A quello di quei superbi malafedosi che, con un po’ di stampa compiacente, dicono a più riprese che la scienza medica italiana "non ha nulla da invidiare" a quella espressa dai più evoluti paesi occidentali, pubblicizzando, come eccezionali, interventi chirurgici o terapie farmacologiche che nella maggior parte dei casi non acquistano la dignità di una pubblicazione scientifica? Oppure a quello dei denigratori che strumentalmente, per convenienze elettorali o giornalistiche, ci scandalizzano con dubbi che solitamente neppure i NAS possono risolvere? Eppure è tutto così semplice. La sanità rispecchia fedelmente l’impalcatura socio-economico-politico-etico-ecc. dell’Italia. Difficilmente si sa chi fa cosa, perché, quando. Ma, soprattutto, nessuno sa come. Non viene risparmiato né l’aspetto economico, né quello strettamente medico. Il controllo di qualità è abolito per principio.
Correnti di "pensiero scientifico" guidate dalle piazze. Dettami "clinici" imposti da magistrati. Finanziamenti per ospedali abbinati alle lotterie, soldi per la ricerca "tirati su" con partite di pallone, garanzie per handicappati richieste e ottenute da ballerine in tutù e cantanti rap in maratone televisive dove qualche baffuto o glabro demagogo fa da anfitrione. Finanziamenti non utilizzati, tenuti nel cassetto per rimpinguare, con gli interessi, chissà quali conti. Polemiche tra università e ospedali. Confusione tra prestazioni sanitarie offerte in cliniche universitarie, ospedali pubblici e ospedali privati accreditati come se le malattie fossero differenti se curate in un posto o in un altro. Lobbies con trasversalità di potere tanto influenti da neutralizzare la buona volontà di qualsiasi ministro della Sanità. Panorama ridicolo.
Vedrete! La conclusione di questa vicenda sarà, come al solito, nascosta. Nessuno degli indagati sarà giudicato responsabile per almeno vent’anni. Verrà presto dimenticato addirittura di quale responsabilità si stava parlando, così come abbiamo già perso la memoria dello scandalo dei topi in corsia o di chi è ricoverato in un reparto per malattie infettive perché si è cuccato la scabbia quando era operato per una semplice appendice, perché ha perso la vista a causa di mancanza di igiene.
Nel frattempo tranches di trenta miliardi alla volta, non si sa per quante volte, serviranno a rammendare qualche telino chirurgico, a pulire con il Sidol qualche bisturi, a sponsorizzare qualche convegno scientifico durante il quale verranno proposti programmi che necessiteranno dell’approvazione parlamentare.
Ma va’ … strano. E allora giù a ristrutturare ciò che non è ristrutturabile. Da tempo, le analisi degli addetti ai lavori hanno dimostrato quanto sia antieconomico il tentativo di cambiare l’aspetto dei vecchi ospedali rispetto al loro completo smantellamento e all’impegno in costruzioni nuove. Ma anche le logiche più facili vengono distorte dai poteri di sottobosco. Meglio allora tenersi gli ospedali pubblici, ridotti al livello di lazzaretti manzoniani, piuttosto che riorganizzare il sistema sanitario nazionale secondo la logica dell’efficienza.
ricordo sempre una frase che per me non aveva alcun senso. Adesso so che cosa significa: "Non è difficile governare l’Italia. E’ inutile! Come capisco ora che davvero le idee, come i pensieri ed il senso dell’opportuno, camminano sulle gambe degli uomini.

Ultimo aggiornamento Domenica 28 Dicembre 2008 17:31
 
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