Arnaldo Ferrandino lascia la carica di presidente dei Revisori Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Lunedì 04 Dicembre 2006 17:44

Arnaldo Ferrandino lascia la carica di presidente dei Revisori

Nuovamente dimissionario l’ex sindaco della cittadina termale che dopo la breve parentesi quale massimo responsabile alla tutela economica e patrimoniale dell’Ente.
Si congeda alla vigilia delle approvazione di bilancio lasciando pesanti pareri sulla debitoria extra gestione delle partecipate e bocciando la sfrenata campagna festaiola quest’anno intrapresa finanche senza programmazione.

Dopo aver anzi tempo lasciato la presidenza della società “Marina di Casamicciola”,
Arnaldo Ferrandino rassegna nuovamente le dimissioni questa volta da Revisore dei Conti. A quanto pare il noto professionista casamicciolese alla vigilia dell’approvazione del prossimo bilancio non se le è sentita di avvallare nuove alchimie finanziarie ed espedienti legal numerici per far passare tutte le velleità e le pretese di bilanci notoriamente artati in più di una municipalità. Arnaldo se ne va e non lo fa in punta di piedi, anzi, quando la situazione si fa particolarmente delicata solleva i suoi dubbi e le perplessità, evidentemente fondati su dati inconfutabili e tangibili, preoccupanti. Getta la spugna alla vigilia del Consiglio Comunale di fine anno e la sua rinuncia pesa come un macigno per società come l’Amca alle prese fin’ora  con l’impossibilità di versare gli stipendi e di ottenere a questo un necessario aumento di capitale previo il riconoscimento di pareri positivi sulla regolarità contabile della manovra, o quando si è dato il la a spettacoli e manifestazioni senza neppure prevedere la necessaria programmazione per l’accesso alle “sovvenzioni “ e a questo gravando ulteriormente sulle già provate casse comunali con voci di spesa che sarebbe da illusionisti poter inserire nei costi di gestione senza scrupoli e preoccupazioni di sorta. Ovviamente si tratta di ipotesi potrebbe anche trattarsi di una manovra pro voto visto che da più parti i parla di “presunte società segrete” riunitesi più volte per discutere di alleanze, coalizioni e allargamenti in vista della prossima campagna elettorale. Congetture ovviamente che non debbono distogliere dalla questione essenziale: la nuova presa di distanza dall’essere e dall’esistere di figure chiave della possente macchina amministrativa comunale. Arnaldo lascia il suo ruolo di spicco e lo fa con roboanti eccezioni sollevate e messe per iscritto, ad esempio i pesanti pareri sui bilanci e i debiti fuori bilancio riconosciuti, i 30mila euro di aumento che si voleva concessi all’Ascom per manifestazioni ed eventi organizzati con il contributo anche di terzi e concessi senza neppure uno straccio di previsione, insomma questo e molto altro ancora mettono a rischio la seduta del civico consesso che si riunirà proprio quando il Comune è apertamente in polemica con uno dei suoi membri più autorevoli.
Sarà forse che nel suo Natale più splendido e splendente, illuminato Casamicciola rischia il dissesto?
Ma analizziamo i possibili motivi di attrito. In data 28 novembre il Sindaco proponeva di deliberare in relazione al Bilancio di previsione 2006 per il riconoscimento debiti fuori bilancio, una operazione di variazione e assestamento dei fondi in zona cesarini rispetto al termine ultimo previsto per il 30 novembre entro il quale  l’organo consiliare dell’Ente deve attuare la verifica generale di tutte le voci al fine di assicurare il mantenimento del pareggio di bilancio. Con qualche forzatura la mozione passa ed Il Ferrandino a chiusura del suo intervento scrive: « Il presidente rappresenta al Collegio di rimettere il proprio mandato al Consiglio Comunale, e di rassegnare le proprie dimissioni dalla carica di revisore, in quanto da un lato il prestigio della carica, richiede un impegno non trascurabile in termini di tempo e di applicazione, e dall’altro avverte la sensazione(probabilmente errata) di non godere più della piena fiducia, accordata in sede di nomina. Formula un caloroso ringraziamento a tutti gli organi istituzionali ( Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale) nonché ai dipendenti che hanno alacremente collaborato in questo breve periodo». Insomma qualcosa c’è ed è più di qualcosa. Volendo per un attimo scagionare L’Amca più volte bocciata nelle sue richieste di aumento capitale e l’Asse piaga insanabile, la seduta del 28 novembre scorso che ha poi portato alle dimissioni si apre con la nota della dott.ssa de Palma che evidenza in tre punti l’impossibilità dell’ente di adempiere con puntualità ai pagamenti, per tutti gli impegni assunti dai responsabili dei servizi, il conseguente blocco di tutti gli impegni e liquidazioni di spesa che non siano relative al personale, imposte e tasse, il cui mancato adempimento comporti penalità, infine, a ciò, richiamando in modo perentorio i responsabili dei servizi ad occuparsi e preoccuparsi di porre in essere gli adempimenti finalizzati alla riscossione effettiva delle entrate. Di queste determinazioni il collegio fa propri i campanelli d’allarme e spinge per il rispetto dei paletti suggeriti dalla Di Palma, chiedendo la sollecita riscossione delle entrate. Dunque, ragionando da profani per il recupero di tutte le somme richieste ai cittadini con l’invio delle ben note cartelle recapitate al contribuente casamicciolese. Confidando forse in un Contribuente che abbagliato dallo splendore natalizio non s’avvede della spremitura tassaiola. Insomma soldi il comune non ne ha, sono stati spesi, i flussi di bilancio non sono equilibrati e a nuje o bonn! E si nujè nunn tinimm? Lo stato di agitazione che sta vivendo in questa fase l’apparto di responsabili e revisori contabili è tale che neppure la fase imminente che vedrà la raccolta delle somme derivanti dall’ICI può placare, cosa accadrà in altra stagione?
Si giunge così, chiariti i limiti di cassa, alla proposta di variazione di bilancio per l’esercizio in corso di E 356.788,47 approvata con qualche riserva pur se ritenuto che la stessa è in linea con quanto determinato per gli impegni di spesa soli ed esclusivi per stipendi ed oneri riflessi e dunque escluso lo stanziamento di fondi per manifestazioni turistiche di 80mila euro con un aumento di 30 mila.
Ritenendo altresì non sufficiente la documentazione relativa al riconoscimento dei debiti avverso l’AMCA per E186.000,00 perché « una società partecipata per quanto svolga servizi a favore dell’ente lo fa sempre senza previa autorizzazione, svuotando di qualsiasi significato il suo bilancio di previsione. Infatti per quanto virtuoso sia  un Ente Pubblico, il suo bilancio sarà sempre alla mercè delle società partecipate… Il collegio ritiene che il riconoscimento di tali costi non possa avvenire se contestualmente non si fissano i limiti ed i criteri di spesa delle società partecipate, rispetto ai contratti di servizi stipulati. In merito all’ASSE il collegio sollecita la chiusura della società nel più breve tempo possibile». Insomma l’Amca dopo il trasferimento del Global Service avrebbe solo dovuto incassare i proventi del servizio di raccolta e smaltimento per il successivo risanamento, orbene a parte le difficoltà del ramo in Campania, cosa lo ha impedito? In buona sostanza il rapporto dei revisori non è altro che l’ecografia di un sistema ambiguo determinato per suo essere connaturato dalle partecipate che per legge sono società private a tutti gli effetti ma che nella sostanza operano con il contributo imprescindibile del Pubblico, facendo ricadere sullo stesso, con notevole aggravio, la debitoria extra gestione, determinata da un operato che l’Ente non raperò potuto controllare in via diretta.
In sintesi il prossimo Lunedì il civico consesso andrà ad esprimersi su tre perdite di esercizo derivanti per la somma di 47mila euro relativi al 2005 per l’Asse, 120mila per l’Amca al 2005 e 66mila sempre per l’Amca ed il suo lavoro per l’Igiene Urbana e 50 mila euro di diritti ed oneri liquidati all’avv.Maria Grazia Di Scala per Sentenza emessa dal Tribunale di Napoli accettando la proposta transattivi avverso la quale l’ente nella figura del sindaco non si è costituito.
Le difficoltà economiche palesate sin qui sono solo per la parte ordinaria posta all’ordine del giorno del prossimo consiglio, dense nubi di altre mazzate economiche si prospettando all’orizzonte del bilancio comunale in quanto non è ancora riportata la reale entità dei costi che andranno a ricadere sull’Ente in relazione alla debitoria Asse che si trascina dietro l’Amca per tutto quanto è stato manifestamente richiesto da Iannotta in sua relazione e non riportato sin qui per evitare il sicuro dissesto. Tegole attese anche i contenziosi con noti immobili privati impiegati dal pubblico in diversa misura a monte e a valle del paese.
Ultimo aggiornamento Giovedì 25 Giugno 2009 07:23