LAVORI GIÀ APPALTATI PRIMA DELLA RELATIVA AUTORIZZAZIONE REGIONALE Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Mercoledì 03 Agosto 2005 18:17

Visionati gli atti messi a disposizione delle autorità di controllo, come l’acqua sul fuoco, appare l’autorizzazione n°90 a firma del dirigente regionale di area 14, Antonio Beliosario. Il nulla osta sembra esserci se non fosse per un particolare: La delibera di giunta comunale 53 richiamata a giustificare la sottoscrizione non riporta alcuna domanda d’impianto struttura temporanea in acciaio e ferro lungo il tratto di scogliera esterna al braccio di levante.

Forse è quella più famosa, la più nota, forse la più significativa, è la locandina pubblicitaria del comune di Casamicciola Terme. Quella raffigurante un’immagine d’altri tempi del porto, una brochure su cui campeggia la scritta: « Light and shadow», luci ed ombre. Ed è proprio così, sempre più ombre che luci ammantano la questione Scalo della cittadina termale ad una attenta, ma non troppo, analisi degli atti municipali e regionali riguardanti gli ultimi lavori e provvedimenti posti in essere nell’area retrostante ed esterna l’approdo stesso.
Nell’attesa di conoscere quale documentazione è giunta sulla scrivania del comandante Santisi che, occorre evidenziare, aveva già richiesto e da tempo la visione del materiale cartolare, sicuramente, prima del 4 giugno scorso. Dal palazzo Bellavista si distribuiscono “ le carte” e si commenta l’operato dell’ente e della sua dirigenza: « E’ tutto a posto, tutto in regola, i documenti ci sono!», sostiene il sindaco Giosi Ferrandino.
Allora con fiducia ed apprezzamento per la lodevole intenzione di voler ampliare e meglio sfruttare lo scalo, senza però capire perché non vi sono in merito reperti scritti,esaminiamo quanto riportato negli atti resi visibili dagli amministratori locali per giustificare le attività in corso. Nel primo documento recante l’intestazione : « Giunta Regionale della Campania assessorato ai trasporti e viabilità area generale di coordinamento trasporti e viabilità settore demanio marittimo- navigazione- porti- aeroporti-opere» , con registro concessioni n°15 del 2004, repertorio n°166, con il quale vista la richiesta del comune di Casamicciola Terme di rinnovo concessione demaniale marittima 237/03 ricadente nel porto della cittadina stessa e scaduta il 31/12/03, si può leggere che la regione concede al comune, legalmente rappresentato dall’Architetto Silvano Arcamone, un’area demaniale marittima di mq 2.800,00. allo scopo di occupare uno specchio acqueo antistante il praticabile di banchina per una superficie di mq 2000 al fine di svolgere attività di ormeggio imbarcazioni conto terzi, mediante installazione di corpi morti e gavitelli ed inoltre un’area a terra ubicata presso la banchina di levante dal Torrino all’edificio prefabbricato uso ufficio, per complessivi mq 800,00. Tutto ciò sottoscritto con gli obblighi ed i corrispettivi dovuti all’erario era in data 30 aprile 2004 a firma del coordinatore dell’area Avv. Renato Capalbo. Fino a questo punto non si evidenziano anomalie od alchimie di sorta in merito alle attività svolte nel rispetto di quanto previsto nei rapporti degli anni precedenti. Poi lo svelarsi delle reali intenzioni e delle effettive finalità del comune dei suoi amministratori(ndr) che a ricalcare le orme di quanto svolto nel vigore della pregressa concessione, sembrano ben lungi. Infatti viene indetta gara d’appalto e sempre nei mesi passati, per l’esecuzione di opere così come previsto dalla delibera n°97 del 14/04/2004 con prevista installazione di pedana nelle acque antistanti il porto. I lavori vengono affidati alla regola dell’incanto alla ditta LGP costruzioni e per cui il circondario marittimo emette apposita ordinanza, la n° 18/04.
Ma nella visione degli atti, fino alla data dello scorso venerdì 4 giugno nessun provvedimento amministrativo visionato portava ad oggetto la realizzazione di pedana così come invece si poteva credere dai lavori che si stanno eseguendo e già menzionati. Tutto ciò fino a quando, dicevamo il 4 giugno scorso con firma del dottor Antonio Belisario, dirigente del settore Demanio Marittimo, navigazione- porti- aeroporti- OO.MM. area 14 settore viabilità, al numero di autorizzazione 90, il dirigente vista in primo luogo la delibera di giunta del comune di Casamicciola n° 53 del 23/02/2004 , autorizza l’ente ad eseguire lavori di manutenzione, bonifica ed ammodernamento nell’area demaniale marittima già assentite in concessione allo stesso comune con atto concessorio n° 15/04, analizzato in precedenza. Oltre alle varie attività, nello spazio acqueo e di banchina tra il limite della concessione Cala degli Aragonesi e fino alla Torretta del molo di levante con l’impianto di pubblica illuminazione e laddove necessario di cavidotti fino alla posa in opera, questo secondo quanto previsto al punto 3, della realizzazione di una struttura temporanea in acciaio e legno di facile rimozione lungo il tratto di scogliera esterna al braccio di levante al fine di ottimizzare l’utilizzo di tale banchina per gli ormeggi di barche di grandi dimensioni.
Così, almeno non vi siano altri documenti, non in nostro possesso, dobbiamo dunque ringraziare solo il dottor Belisario per aver sottoscritto tale autorizzazione in maniera tanto celere e repentina, dall’oggi al domani. Un autorizzazione, a ben vedere, mai richiesta, visto che nella delibera n° 53, richiamata dallo stesso Belisario come presupposto della sua sottoscrizione, l’installazione della pedana facilmente rimovibile non è affatto presente. Una installazione, non richiesta, non autorizzata addirittura all’epoca della preesistente uscita della gara d’appalto con la quale si procedeva all’affidamento prima del 4 giugno, guarda, caso della suddetta installazione della “pedana fantasma”, attualmente in corso d’opera.
Così per la pace di tutti e delle autorità competenti che appaiono diversamente abili nell’intervenire sulla vicenda vogliamo credere che tutte le carte siano in regola, siano in ordine? Almeno ammettiamo, però che è evidenziabile chiaramente una qualche lieve discrepanza nella loro sottoscrizione, nelle date, nella forma ad effetto retroattivo, reversibile ed invertibile… alchimistico e forzato, che definire “ togli castagne dal fuoco” è dir poco. Sugli arcani della Eurocharter rimandiamo a breve ed altro capitolo.