Nuovo crollo alla'altezza degli Scogli Innamorati Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Sabato 05 Marzo 2005 17:51

Nuovo crollo all'altezza degli Scogli Innamorati 

Il consolidamento statico e la realizzazione di una nuova struttura metallica per la discesa a mare finanziato dalla protezione civile mostra già i suoi limiti, cedendo sotto i colpi dell’inattesa stagione di piogge. La strada potrebbe venir giù improvvisamente. Piogge i cui effetti possono essere inattesi per la gente comune, ma non certo per un tecnico progettista, per giunta direttore dei lavori che della efficienza, della sicurezza e della durevolezza delle opere deve garantire… la qualità oramai è un optional. Intanto lo stesso tecnico visti gli esiti disastrosi del suo parto ha ben pensato di scrivere alla ditta esecutrice dei lavori affinché disinstalli le reti contenitive incernierate nel terreno cedevole.

Torna il pericolo crollo sulla litoranea di Forio all’altezza degli Scogli Innamorati, dove i lavori di consolidamento statico finanziati dalla protezione civile e terminati nel Luglio scorso mostrano già tutti i propri limiti e le carenze. Carenze che comportano il serio rischio che il costone e con esso la strada sovrastante vadano giù con tutte le conseguenze e le ripercussioni che la qual cosa comporta. La struttura metallica posta a contenimento del terreno si arrende alle prime sollecitazioni e gli effetti dell’inattesa stagione di piogge risultano esser devastanti per un opera che già sul nascere suscitò polemiche e dissensi per la totale assenza di riguardo in merito alla questione sicurezza e funzionalità dei servizi metallici realizzati (ndr). La posizione delle incernierature che avrebbero dovuto fissare il manto di tenuta al terreno è tale da determinare il distaccamento dello stesso. Un terreno particolarissimo che conservando già un propria natura friabile allo stato attuale e fortemente sottoposto a spinte e forze di terrapieno dopo le copiose perturbazioni meteoriche dei giorni scorsi. Così il cedimento fisico e strutturale ha già tirato via grosse placche del suolo d’ancoraggio. La qual cosa, dunque rende serio ed allarmante il rischio che la costa crolli ancora tirandosi dietro la litoranea sovrastante. Certo effetti pioggia che potrebbero ritenersi inaspettati per i più non certo per un tecnico progettista, laureato in architettura che si pecca di esser progettista e per giunta direttore dei lavori, ancor di più se gli esisti delle sue imprese determinano cotanto disagio e pericolo per la comunità residente, ma anche per l’utenza che numerosa frequenta tali luoghi, tanto suggestivi e meravigliosi da attirare quotidianamente centinaia di visitatori e passanti senza contare l’intenso traffico viario che per il particolare tratto transita quotidianamente per raggiungere le varie destinazioni e le località interne al centro storico del comune foriano. Ancor che talee opera fu voluta e posta in esser per contrastare il pericolo frane e riparare all’avvenuto crollo della strada in questione proprio all’altezza della detta scogliera. Della serie “a kopp o cuott acqua velluta”. Ora a cosa potrà mai servire, e questo per quanto speso e prospettato al contribuente che per molto tempo non poté godere e usufruire dei luoghi, che l’architetto direttore dei lavori scriva alla ditta trevisana una lettera urgente perché corra a smontare la rete che tempo qualche giorno tirerà giù nuovamente e con effetti ancor più disastrosi la strada del litorale fororiano? Forse per parargli il culo! E poi chi pagherà per questa parata? Qualcuno potrà dirci che quelle reti sono state montate in maniera analoga sul costone di Cava dell’Isola, sarà pur vero, ma nella fattispecie si tratta di altra costa e di altro terreno, con spinte e sollecitazioni notevolmente diverse, comprensibili anche per un profano che semplicemente guardando sa e può rendersi conto.
Ultimo aggiornamento Sabato 09 Maggio 2009 12:00