Presidio fisso a Montecito Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Giovedì 21 Gennaio 2010 20:43

Presidio fisso a Montecito

I “demoliscion bloc” non mollano, al contrario la politica tentenna.
Il comitato di lotta non demorde e notte e giorno piantono la Borbonica sotto il grosso pino. Per tutto il giorno si sono susseguite le attestazioni di solidarietà. Il Meccanico Termico si è astenuto dalle lezioni. Salta l’incontro voluto dal sindaco D’Ambrosio per una azione compatta di tutti i sindaci. Una veglia di preghiera si è tenuta in serata.

Organizzato per stamani a Casamicciola un corteo studentesco di protesta a cui parteciperanno gli istituti superiori isolani. Nessuna comunicazione è giunta per il momento al comando Vigili Urbani, una semplice nota della procura affida la custodia giudiziaria dei cantieri sequestrati sindaco e Polizia Municipale. Il Ministro Prestigiacomo ha già ricevuto le informative richieste. In fase di definizione una delibera che esautori il comune dall’obbligo di accender mutui per gli abbattimenti imposti dalla procura.
Scocca l’ora delle demolizioni per l’edilizia fuorilegge? Si avvicina il demoliscion day per mattone selvaggio? Dopo la svolta impressa dalla magistratura, secondo la quale il condono del 2003 non si applica in un’area vincolata come Ischia, sembra davvero arrivato il momento delle ruspe. E l’isola va in fibrillazione!Non tutta però. Si divide tra posizioni contrastanti. Ma qualcosa cambia l’inerzia ci sono i bloc…i demoliscion bloc ed il d-day diventa dbloc-winner day.  Ora l’indirizzo è diverso  è necessario che si stabilisca una volta per tutte che i principi  del condono devono essere applicati anche sull’isola. E le reazioni, sull’isola, sono molteplici. Per il sindaco di Casamicciola, Vincenzo D’Ambrosio, «è importante la decisione presa dai giudici, ma la questione è complessa e delicata», ed auspica una svolta sul piano politico. «Non ci sono dubbi - sottolinea D’Ambrosio - sulla necessità di fermare la devastazione del territorio, ma bisogna dare ai cittadini un indirizzo chiaro, per evitare disparità di trattamento. Occorre verificare con l’attuale governo di Berlusconi, lo stesso presidente del Consiglio che varò il condono del 2003, se c’è la volontà di chiarire definitivamente se per Ischia si applicano o meno quelle norme». Ma per gli esperti gli indirizzi locali dovrebbero essere altri. Il mini condono del 2003 sana soltanto gli abusi conformi agli strumenti urbanistici e paesistici. Il Piano paesistico vieta la realizzazione di ogni volume, dunque le opere non sono sanabili. In questa prospettiva i sindaci dell’isola dovrebbero pertanto rivolgersi alla Regione per chiedere che sia cambiato il Piano paesistico. Ma mentre il medico studia il malato langue. Al punto che sin’anche taluni suoi portavoce, artefici primi del sistema stritola cittadini, nicchiano e desertano gli incontri e le riunioni a tema. Infatti mentre è sfumata l’iniziativa del sindaco D’Ambrosio di tenere un incontro con tutti i sindaci isolani per una azione forte da sottoporre all’attenzione del governo romano a Montecito il blocco non demorde e presidia con un centinaio di persone, senza sosta, la Borbonica sotto il grosso pino. « Sono sconfortato!», ha detto il sindaco D’Ambrosio, « sono un fautore del comune unico e vedo che in queste circostanze in cui dovremmo essere uniti non riusciamo a fare fronte comune», ammette sconsolato il primo cittadino di Casamicciola evidenziando l’impossibilità di trovare una data giusta per tutti, «per oggi ho registrato solo l’adesione di tuta Irace e di Franco Regine, il sindaco di Barano, Paolino Buono, aderisce, ma era impegnato con la festa di San Sebastiano, mentre irreperibile anche ai telefoni di Tuta Irace e non solo ai miei Giosy Ferrandino. A questo punto non so come raggiungerlo , speravo che Tuta fosse più fortunata di me. Resta la conferenza convocata dal sindaco di Ischia Ferrandino per venerdì. Speriamo che a quella ci sia almeno lui », conclude D’Ambrosio. Sindaco che anticipa gli accordi ed i tentativi che si stano allestendo con il sindaco di Sant’Antonio Abate,Varrone: « Ho parlato con il sindaco Varrone presso il cui municipio ci recammo sempre senza il sindaco d’Ischia e anche lui concorda con la necessità di portare una folta delegazione di autorità e sindaci a Roma. Questo in vista anche della discussione sul decreto mille proroghe. Per questo decreto è previsto un emendamento in merito ala questione terzo condono ed abbattimenti delle prime case promosso dai senatori Carlo Sarro e Nespoli, quest’ultimo anche sindaco di Afragola». La lieta notizia però sta nel particolare affatto minore che il Ministro Prestogiacomo attraverso la sua segreteria ha fatto sapere al Sindaco D’Ambrosio di aver ricevuto la nota informativa richiesta martedì. È dunque giunta a destinazione la lettera della speranza per le case di tanti umili cittadini isolani e non solo di “Luigiotto” a cui anche il sacrificio ed il dolore, lo stupro di tante altre vittime campane dell’abbattimento ha dato una speranza.
Intanto sul campo casamicciolese in quel di Montecito per tutto il giorno si sono susseguite le attestazioni di solidarietà. Il Meccanico Termico si è astenuto dalle lezioni. L’intera isola è stata tappezzata di manifesti per l’arruolamento di manifestanti. Una veglia di preghiera si è tenuta in serata al termine di una lunga due giorni di tensioni e voci contrastanti che hanno alimentato il dibattito e la voglia di contrastare il progetto abbattimenti delle prime case. Organizzata per stamani a Casamicciola un corteo studentesco di protesta a cui parteciperanno gli istituti superiori isolani. Nessuna comunicazione è giunta per il momento al comando Vigili Urbani, una semplice nota della procura affida la custodia giudiziaria dei cantieri sequestrati sindaco e Polizia municipale. Ecco le dichiarazioni del comandante Gelsomino Sirabella: « Da ieri a mezzogiorno quando abbiamo lasciato la Borbonica non abbiamo avuto comunicazioni. Non ci ha contattato nè la Questura nè il Commissariato o la Procura o i Carabinieri. Nessuna notizia. La verità è che nessuno sa il vero motivo della sospensione. Ordine pubblico? Troppo pochi per fermare i celerini. Se volevano potevano rimuoverli quando volevano. La verità, forse, è che emerso un nuovo elemento, quale il condono ’95, che ha spinto De Chiara ad approfondire la questione. Ieri intorno alle 13.00 abbiamo ricevuto solo un fax dalla Procura e non riguardava gli abbattimenti, ma la mano pesante sui nuovi abusi, sui cantieri sequestrati la cui custodia ora passa sotto la nostra responsabilità». È sempre di queste ore poi la notizia che l’amministrazione di Casamicciola Terme ha dato mandato all’avvocato Di Meglio di prevedere secondo le leggi vigenti un delibera di giunta che esautori il comune ad accendere mutui per gli abbattimenti la cui responsabilità deve essere della Procura che li ordina, senza che imponga impegni di spesa ed indebitamenti agli Enti Locali che in breve si vedrebbero strozzati dal peso dei prestiti richiesti per abbattere case di necessità.

Ultimo aggiornamento Venerdì 22 Gennaio 2010 17:45