Inquinamento del sottosuolo, L’Agip da inizio alla caratterizzazione Stampa
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CasamicciolaNews - Cronaca
Scritto da Ida Trofa   
Martedì 10 Marzo 2009 16:59

Bonifica di Piazza Marina

Inquinamento del sottosuolo, L’Agip da inizio alla caratterizzazione

Venerdì 6 marzo le prime indagini sullo stato della falda. La società petrolifera ad inizio millennio riverso nel terreno quasi 8mila litri di carburante a causa di un difetto nel suo impianto di distribuzione
 Iniziata la Caratterizzazione dei luoghi in prossimità di Piazza Marina.

L’Agip in collaborazione con l’ARPAC si è attivata per la bonifica del sottosuolo casamicciolese nei pressi dell’ex impianto di distribuzione carburanti di loro pertinenza. Nella mattinata di venerdì un ditta specializzata è giunta nel centro del paese per effettuare la serie di carotaggi necessari ad una prima fase volta a stabilire lo stato e l’inquinamento della falda sottostante interessata dal processo inquinante svelatosi circa dieci anni fa. E' una storia che si trascina da diversi anni. Un bel giorno Casamicciola si svegliò terrorizzata: negli scantinati della farmacia così come di alcuni negozi limitrofi, vi era una fortissima puzza di benzina. I Vigili del Fuoco stabilirono che si trattava del pericolosissimo benzene: un gas sprigionato dalla benzina, fortemente esplosivo, oltre che cancerogeno. Un elemento che, disciolto in natura, è fortemente inquinante e si espande resistendo per anni. Ne seguì la chiusura degli esercizi interessati, oltre che dell'impianto di distribuzione di carburanti dell'AGIP, gestito dalla famiglia Verde. Con il tempo l'impianto è stato smantellato, ma della bonifica di Piazza della Marina, e del suo sottosuolo, sin ora non si era visto nulla. All’epoca dei fatti, secondo i tecnici della compagnia petrolifera, passato il tempo, non ci sarebbero più tracce di inquinamento nel sottosuolo casamicciolese. Eppure se dai dati accertati risulta che l'AGIP ha perso, tramite il suo impianto di Casamicciola Terme, la bellezza di ottomila litri di carburante, questo non può essere certamente svanito nel nulla. Atteso che né benzina né benzene si dissolvono facilmente, in qualche parte della falda cittadina devo pure essersi andati a cacciare. Tanto che nonostante il trascorrere del tempo venerdì mattina,come dicevamo, i tecnici della stessa compagnia petrolifera stavano ancora eseguendo dei sondaggi. Il Comune aveva chiesto, oramai anni fa, ad una società specializzata in materia di verificare le condizioni del territorio. Dal che è emerso che gran parte del sottosuolo della piazza sarebbe interessato dall'inquinamento. Addirittura, secondo i tecnici dell'ARPAC, Piazza della Marina sarebbe da considerarsi "intossicata" dall'area dell'ex impianto fino a nei pressi del Capricho de Calise. Si è parloto di un coinvolgimento dell’acqua salmastra per effetto delle maree ed una serie di risvolti inquinanti per il vicino mare. Nessuna azione in merito è stata sin ora intrapresa. Siamo quindi ora, finalmente, ad una prima fase di studio di quella che dovrebbe essere una vera e propria bonifica del sottosuolo interessato dall'infiltrazione di carburante e benzene, e con lavori a carico della stessa compagnia. Questo potrebbe anche significare in pratica, sollevare il pavimento dell'intera Piazza della Marina, a cui far seguire una adeguata areazione e quindi lavaggio del terreno, per poi riportare il tutto all'originario stato dei luoghi. La bonifica, vera, potrebbe costare alla compagnia petrolifera quasi 1,5 milioni di €, ed il paese ne ricaverebbe una piazza praticamente rimessa a nuovo da cima a fondo.
Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 17:06