Forio: Edilizia e la politica abusiva, Affrontassero i problemi invece di preoccuparsi di far votare se stessi attraverso Del Deo: sono ancora i responsabili ultimi del disastro di Forio ! Stampa
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ForioNews - Cronaca
Scritto da Ignazio Castagliuolo   
Lunedì 13 Maggio 2013 10:11

Forio: Edilizia e la politica abusiva, Affrontassero i problemi invece di preoccuparsi di far votare se stessi attraverso Del Deo: sono ancora i responsabili ultimi del disastro di Forio !


OGGETTO: REITERAZIONE del a 25 gennaio 2010 pprovazione e riqualifica PRG e PTCP, reiterazione richieste del 15/12/09, protocollata

IL VOLO, Associazione per la rinascita della Politica Attiva, nel perseguire i propri obiettivi etici e statutari di tutelare il diritto ed i diritti civili dei cittadini in base ad elementari principi democratici di partecipazione attiva alla vita del Paese;
premesso che
la tutela architettonica, ambientale e paesaggistica del territorio da parte dell’Ente Comune di Forio è da sempre assente, elusiva ed evasiva, incanalando spesso le poche iniziative stesse intraprese, in vie senza uscita, per lungaggini burocratiche e risorse inutilizzate e/o mal utilizzate, pertanto determinando e creando le attuali condizioni di disastro e di degrado, oltre che di danno economico ed occupazionale nel comparto edile e pertanto turistico,

con l’abbassamento della qualità della vita; assunto che - il fenomeno dell’abuivismo edilizio ha radici profonde e strutturali in un sistema politico malato, sottoprodotto di una politica o di politici che di certo ed evidentemente non operano per il bene comune;
- tale fenomeno è, innanzitutto, sintomo dell’assenza, della cattiva gestione e delle gravissime responsabilità del governo del territorio da parte dell’Ente locale;
- la crescita dell’abusivismo è stata ovunque indiscriminata: senza alcun orientamento e senza alcuna contemporanea integrazione delle necessarie opere di urbanizzazione quali parcheggi, spazi di verde, eliminazione delle barriere archtettoniche, opere fognarie (per una necessaria ma assente depurazione), etc.;
- ad ogni buon conto, bisogna perseguire la via del recupero urbanistico, ambientale e paesaggistico del territorio ponendosi l’obiettivo di recuperare condizioni di vivibilità armoniche alla spettacolare rilevanza, per l’appunto, delle nostre qualità uniche storiche ed architettoniche, paesaggistiche ed ambientali;
considerato che il Comune di Forio non ha mai stato approvato il Piano Regolatore Generale  vigente;
nel Comune di Forio è ad oggi vigente la normativa urbanistica dettata dalle leggi nazionali e regionali e dal Regolamento Edilizio approvato con delibera di G.M. n. 41 del 12.08.1926 e successive modifiche e integrazioni; in data 08.02.1999 è stato approvato cn decreto Ministeriale il Piano Territoriale Paesistico dell’isola d’Ischia pubblicato sulla Gazzetta Ufficilae n.94 del 23.04.99 il quale vieta su tutto il territorio del Comune di Forio qualsiasi realizzazione di volumi ex novo su terreni inedificati;
con delibera del Commissario ad acta n.1 del 30.08.02 è stato adottato il P.R.G. del Comune di Forio in pubblicazione dal giorno 16.12.02, trasmesso all’Amministrazione Provinciale di Napoli indata 10.04.2003, ad oggi, non ancora approvato e vigente;
rilevato che
pertanto l’unico atto amministrativo utile per i cittadini foriani dal 1926 ad oggi, de facto è stato adottato dal Commissario ad acta nel 2002;
le Amminstrazioni locali, in special modo il Comune di Forio, appaiono continuare a non affrontare dell’istruttoria delle pratiche di condono presentate;
sono esecutivi ordini di abbattimento per centinaia di abusi edilizi successivi al condono ultimo e/o interessati anche al condono ultimo;
il Comune di Forio è dotato di:
a) RUEC (Regolamento Urbanistico di Edilizia Comunale)
b) un restrittivo Piano Territoriale Paesistico (PTP) che non garantisce uno sviluppo armonico del territorio;
c) di un Piano Regolatore Generale (PRG) dell’edilizia adottato ma mai approvato;
il Comune di Forio non è dotato di Piano particolareggiato e di recupero delle zone abitate e/o dei rioni baraccali;
chiede

nei tempi e modi consentiti, previsti ed imposti dalla legge di sapere:
se l’Ente Comune di Forio stia procedendo all’esame delle pratiche di condono
presentate e secondo quale criterio e/o ordine, dato anche l’immininenza di paventati procedimenti di abbattimento;
impegna le autorità in indirizzoad approvare definitivamente il Piano Regolatore Generale (PRG) dell’edilizia;
ad attivarsi in tutte le sedi istituzionali per far si che il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), importante strumento volto al restauro paesaggistico, ecologico ed urbanistico venga tempestivamente approvato.
Altresì l’Ass. IL VOLO preannuncia fin d’ora l’esercizio di azioni collettive inibitorie di atti e comportamenti eventualmente lesivi degli interessi e dei diritti dei cittadini ed elusive delle dirette responsabilità della pubblica amministrazione.
Pres. C. Direttivo
Vito Impagliazzo

VITO IMPAGLIAZZO Pres- Cons. Direttivo- IL VOLO- L’isola d’Ischia vive da sempre male per una politica spregiudicata , elettoralistica e clientelare, il
delicatissimo rapporto tra il cemento e l’ ambiente ed il paesaggio: risorse straordinarie - ma anche fragili e depauperabili - per un possibile sviluppo
economico e sociale fondato sull’industria dell’accoglienza. E non è possibile non pensare alla necessità di una forte mediazione della politica per equilibrare la sostenibilità degli interventi con quella voracità per il cemento che è diventata una pericolosa costante nei comuni dell’isola.
La semplificazione della pericolosa equazione: più cemento= più ricchezza sta distruggendo i piccoli e grandi imprenditori, ma arrichendo piccoli e ai grandi
speculatori. Il costo al solito alle persone per bene e soprattutto per quei cittadini costretti all’abuso per la “prima casa”. L’isola d’Ischia, ma in particolare Forio, appare abbandonata a se stessa. In balia degli eventi. La svendita della Caremar, il problema scuola, la privatizzazione dell’acqua, il rischio chiusura della Pretura perché da anni non si riuscivano a trovare pochi soldi per la messa in sicurezza a fronte degli sprechi enormi in genrale della pubblica amministrazione, l’assenza di qualsiasi regola elementare urbanistica e per l’edilizia, assenza di depurazione etc. Una infintà di problemi che stanno piovendo addosso alle generazioni di oggi senza che niente, nessuna soluzione venga proposto, detta ..attuata. A Forio è emblematico che l’unico piccolissimo intervento in materia di edilizia sia solo di pochi anni fa ad opera di un commissario prefettizio.
Nel frattempo un territorio deturpato dalla speculazione ed una generazione di senza tetto, la buona impresa in ginocchio e livelli occupazionali a rischio.
Sono gravissime le responsabilità della classe politica che concepisce il consenso solo sulla capacità di dipensare l’elemosina degli invece diritti di
tutti, dopo aver creato negli anni l’attuale miseria culturale, sociale, economica e civile. Bisogna dare spazio alla maggioranza silenziosa degli ischitani!
Ritengo che bisogna con forza combattere il partito, quello si vero…reale, dello status quo, che ha affossato l’isola d’Ischia e Forio in particolare.

IGNAZIO CASTAGLIUOLO - Pres. IL VOLO - : invece di preoccuparsi di far votare la lista del candidato Del Deo, affrontassero i problemi anche ora visto che
sono ancora amministrazione! Assurdo!
Che l’edilizia abbia bisogno di una potente iniezione di fiducia e di un quadro normativo di sostegno per poter essere rianimata è una premessa
ampiamente condivisa. Come è sicuramente un’esigenza sentita da tutti la semplificazione delle complicatissime procedure urbanistiche. Altrettanto certo
è che una materia complessa e articolata come l’edilizia non può essere ridotta a una cornice “omnibus”, valida quindi per tutte le situazioni. Impossibile non
percepire, per esempio, le differenze sostanziali tra interventi nei centri storici o sulle coste, tra riqualificazioni e nuova edilizia residenziale,
soprattutto su di un territorio come quello ischitano a grave dissesto idro-geologico ed ad alto rischio sismico e vulcanico. Invece il nulla della classe politica, laddove appare sempre più paradossale in questi ultimi mesi, il silenzio delle istituzioni politiche in una situazione così grave.