Barano: È solo una questione di equita' Stampa
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BaranoNews - Cronaca
Scritto da Roberta Maria D'Ambra   
Sabato 27 Febbraio 2010 07:54

Barano: È solo una questione di equita'

Il sindaco Paolino Buono invita i suoi concittadini a stare attenti alle false promesse.
Pienamente legittimi gli accertamenti che il Comune di Barano sta facendo per combattere l’evasione fiscale e così tentare di abbassare la TARSU.
Vengo a conoscenza del volantinaggio promosso dalle opposizioni di questa Amministrazione comunale con cui si invitano i cittadini a non pagare la tassa dovuta per l’anno 2004.

va subito al nocciolo della questione il Sindaco dottor Paolino Buono. Tale invito si basa sulla convinzione (completamente errata) che l’anno 2004 non sia più accertabile. È  bene precisare che gli avvisi di accertamento sono stati notificati a contribuenti che non hanno mai ottemperato all’obbligo della dichiarazione per assoggettarsi volontariamente al pagamento della tassa smaltimento rifiuti oppure che abbiano fatto una dichiarazione infedele. In base alle norme vigenti il termine di decadenza per la notifica degli atti impositivi relativi alla tassa smaltimento rifiuti dell’anno 2004 è il 31 dicembre 2010. L’anno 2004 può essere, senza dubbio alcuno, accertato dal Comune entro il 31 dicembre 2010. Infatti, la norma di legge che bisogna tenere come riferimento è l’articolo 1 comma 161 della Legge 296/2006 (Legge Finanziaria 2007). Tale articolo stabilisce che “gli avvisi di accertamento in rettifica e d’ufficio devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuti essere effettuati”. (vedere lo schemino a fianco)
La dichiarazione ai fini Tarsu deve essere effettuata entro il 20 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento, come sancito dall’art. 70 del D. Lgs. 507/93. In base a tale combinato normativo è chiaro che la dichiarazione del contribuente sarebbe dovuta essere stata fatta per l’anno 2004 entro il 20 gennaio 2005 e, pertanto, il conteggio per valutare se il Comune è decaduto dal potere accertativo deve partire dal 2006. Quindi il nostro comportamento è assolutamente in linea con la norma e rispettoso della legge. Invito pertanto i miei concittadini a non lasciarsi ammaliare da false chimere che li porterebbero solo ad una maggiore spesa con la conseguenza di perdere la possibilità del pagamento ridotto previsto dalla legge e la certezza di soccombere innanzi le commissioni tributarie, commissioni che già in altri casi, ben noti, hanno riconosciuto la valenza dell’operato di questa Amministrazione. Mi riferisco in particolare al contenzioso con i titolari degli stabilimenti balneari dei Maronti che, anzicchè dare ascolto a questa Amministrazione che sconsigliava il ricorso al contenzioso ed anzi proponeva una soluzione equa, hanno preferito altre strade, sobbarcandosi maggiori oneri dopo la soccombenza nei giudizi sia di primo che di secondo grado. I cittadini del Comune di Barano d’Ischia sanno che uno degli obiettivi della nostra Amministrazione è quello di rendere perfettamente equa la tassazione facendo pagare a tutti il dovuto perché solo in questo modo è possibile mantenere e  migliorare lo standard qualitativo dei servizi oltre che cercare di abbassare la tassa. Quest’ultima sembrerebbe una grossa preoccupazione per l’attuale minoranza che non vede di buon occhio, ai fini elettorali, un abbassamento della tassa che è conseguenza del risparmio legato alla raccolta differenziata, ma che non può prescindere da un allargamento della base contributiva con una adeguata lotta all’evasione totale o parziale. Inoltre tengo a precisare che il volantinaggio dell’opposizione ha un evidente scopo elettoralistico che crea, tra l’altro, gravi tensioni sociali nella nostra comunità ponendo in contrasto cittadini che hanno sempre pagato e cittadini che evadono, con la conseguenza che il costo del servizio sopportato dal Comune viene posto sulle spalle solo di chi paga mentre i frutti sono raccolti da tutti. Cosa dirà l’opposizione al cittadino quando il suo ricorso verrà rigettato e si troverà a pagare l’intero accertamento oltre gli interessi? O si spera che i tre gradi di giudizio si prolunghino oltre la prossima tornata elettorale? È assurdo spingere il cittadino contribuente a non pagare sulla scorta di considerazioni che non stanno in piedi dal punto di vista sia tecnico che giuridico. Perché l’opposizione non informa la cittadinanza sulle sentenze della Suprema Corte di Cassazione che dicono l’esatto contrario di ciò che essa sostiene? Alla luce di quanto detto  mi sento di consigliare ai miei concittadini, destinatari della richiesta di pagamento dell’accertamento tributario, una consapevole e civile riflessione sia per le ragioni normative sopra riportate, sia perché si tratta di somme non rilevanti ma che rappresentano un significativo contributo ad uno scopo comune che è quello di far funzionare sempre meglio il servizio dello smaltimento rifiuti. In qualsiasi momento che un cittadino abbia delle perplessità o dei dubbi sulla validità degli atti impositivi notificati, può e deve rivolgersi esclusivamente alle sedi istituzionali ovvero presso gli uffici del Comune che sono a completa disposizione per ogni chiarimento. Questo nell’interesse unico del cittadino-contribuente i cui diritti sono da questa Amministrazione considerati primari.

Ultimo aggiornamento Mercoledì 07 Novembre 2012 18:04